Metallica, i 30 anni di Live Shit: Binge & Purge
Il 23/11/2023, di Monica Atzei.
In: Speciali Monografici.
Son passati 30 anni e non sembra vero che questo live sia a distanza di tempo così energico e innovativo, ma è la verità. Che dire di una band che ha travalicato ogni confine, che ha vissuto e vive 40 anni di successi, che ha sofferto per l’amico/compagno di band perfetto e che è riuscita a “dividere” in un prima e dopo i propri fan? Nulla, perchè sono i Metallica e il loro lavoro lo sanno fare, eccome!
Chi c’era negli anni 80 e 90 come me, si ricorda benissimo le uscite metal del periodo e di come aspettavamo le pubblicazioni degli album e delle riviste specializzate; ci ricordiamo del passaparola, della “fratellanza”, delle registrazioni “home made” su cassetta e quando venne pubblicato, questo live, non passò di certo inosservato.
Fu la “summa” di un periodo d’oro per i live dei Metallica che, erano partiti per un tour che aveva toccato quasi ogni angolo della terra, iniziato come ‘Wherever We May Roam Tour’ (138 date da ottobre 91 a luglio 92) e finito come ‘Nowhere Else To Roam Tour’ (altre 77 date nel 1993), senza dimenticare i live con i Guns N’ Roses nel 1992.
Numeri da capogiro come presenze, forti dei loro album che ormai li aveva consacrati come star mondiali del metal e di un tour davvero magniloquente, i nostri al termine del tour mondiale vogliono che questo rimanga un ricordo vivo e ben impresso non solo nelle loro menti ma soprattutto in quelle dei loro fan.
In effetti, dopo 11 anni e cinque album (‘Kill ‘Em All’, ‘Ride the Lightning’, ‘Master of puppets’, ‘… And Justice for All’ e ‘Metallica/Black Album’), era giusto chiudere un cerchio e questa era l’occasione migliore per una celebrazione della band. Infatti, il 23 novembre del 1993 uscì un cofanetto composto da 3 Cd e 3 VHS, un libro fotografico, dei gadget, quasi un documentario dei Metallica on the road per la Elektra Records.
24 brani estrapolati dai live tenutisi a Città del Messico, San Diego e Seattle, quest’ultimo era il ‘Damage Justice Tour’ svoltosi tra 1988 e 1989.
Una furia e una scaletta senza precedenti composta anche di cover e citazioni in musica celebri, come l’intro di ‘The Ecstasy of Gold’, omaggio al nostro Ennio Morricone e al film “Il buono, il brutto, il cattivo” di Sergio Leone oppure le cover di ‘I’m a Evil’ dei Diamond Head, ‘Last Caress’ dei Misfits e ‘Stone Cold Crazy’ dei Queen, quest’ultimo veramente sorprendente in versione metal: in questi brani sono rappresentati tutte le anime dei Metallica e alcuni dei loro mentori musicali.
I nostri quattro cavalieri suonano sei brani dal ‘Black Album’ tra cui l’onirica ‘Enter Sandman’, la malinconica ‘The Unforgiven’, la rabbiosa ‘Sa but true’ e il brano che forse, più di tutti, ha spiazzato i fan dei Metallica, la “ballad”: ‘Nothing Else Matters’.
Ma la furia, la storia, passa specialmente da ciò che presentano al pubblico dagli album precedenti, brani come ‘One’ la perla di ‘…And Justice for All’; i capolavori ‘Master of Puppets’, ‘Welcome Home (Sanitarium)’ e ‘Battery da ‘Master of Puppets’; le inossidabili ‘Creeping Death’, ‘For Whom the Bells Toll’ e ‘fade to Black’ da ‘Ride the Ligting’. E poi gli inizi, il “sangue, sudore e lacrime” con ‘Seek & Destroy’, ‘Whiplash’ ( da cui prese nome l’omonima band thrash) e ‘The Four Horsemem’.
Non tralasciando gli assoli di basso e chitarra dove Jason e Kirk si cimentano anche in passaggi di ‘Dazed and Confused’ dei Led Zeppelin e nella ‘Marcia funebre per una marionetta’ di Charles Gounod che era la sigla del telefilm “Alfred Hitchock presenta”: una genialata!
Un “tributo” al thrash metal di questo tipo mancava, consideriamo che sono anche gli anni del grunge e il nostro genere preferito a volte faticava; questo cofanetto è stato anche rimesso nel mercato nel 2002 con dei DVD a dimostrazione che il tempo non poteva scalfire una operazione del genere, sicuramente anche commerciale ma nostalgica di un tempo molto importante per i Metallica.
Album che sicuramente può essere annoverato sia per completezza che per potenza, per energia e sfrontatezza ad altri grandi album live (come ‘Live After Death’ degli Iron Maiden ad esempio), e anche se, i Metallica, come altre band, fanno parte del motto “divide et impera” (forse mai nessuna band come loro!) non hanno sbagliato pubblicando questo excursus del loro primo decennio, anzi!
Alle nuove generazioni, a chi si misura da poco col metal, date spazio nella vostra discografia al ‘Live shit: Binge & Purge’ credo che non ve ne pentirete.
CD 1
- Enter Sandman
- Creeping Death
- Harvester of Sorrow
- Welcome Home (Sanitarium)
- Sad but True
- Of Wolf and Man
- The Unforgiven
- Justice Medley: Eye of the Beholder- Blackened- The Frayed Ends of Sanity- … And Justice for All- Blackened
- Solos (Bass/Guitar)
CD 2
- Through the Never
- For Whom the Bell Tolls
- Fade to Black
- Master of Puppets
- Seek & Destroy
- Whiplash
CD 3
- Nothing Else Matters
- Wherever I May Roam
- Am I Evil? (Diamond Head cover)
- Last Caress (Misfits cover)
- One
- Battery
- The Four Horsemen
- Motorbreath
- Stone Cold Crazy (Queen cover)
Line up
James Hetfield (vocals- guitars)
Kirk Hammett (guitars)
Jason Newsted (bass)
Lars Ulrich (drums)