LADY KILLER: Veronica Bordacchini, un soprano da Fleshgod Apocalypse
Il 15/09/2023, di Marghe.
In: Lady Killer.
Veronica Bordacchini è una delle voci più belle e intriganti nel panorama metal internazionale, capace di ben sposare la sua natura lirica con l’amore per il metal, che si sublima nella collaborazione dal 2013 ad oggi con i Fleshgod Apocalypse. Un autentico personaggio che Metal Hammer non poteva lasciarsi scappare per la sua rubrica in rosa…rigorosamente borchiata!
Dal 2013 hai iniziato la tua avventura con i Fleshgod Apocalypse e tramite ‘Labyrinth’, riconosciuto da Metal Hammer come uno dei migliori album metal italiani di tutto il decennio, hai presentato un ottimo biglietto da visita delle tue doti canore. Insomma, sono ufficialmente più di 10 anni che incanti il pubblico con la tua voce, e, che sia una canzone metal sostenuta o un ‘Requiem’ di Mozart, la pelle d’oca è sempre quella. Come hai scoperto la tua voce?
“Ciao a tutti! Grazie mille per avermi qui con voi e per le belle parole! Partendo dal presupposto che non sono una figlia d’arte e che nessuno in famiglia è mai stato un musicista, devo dire di aver scoperto la mia voce e passione per la musica per caso con un brano dei miei adorati Epica. Canticchiando qua e la mi sono resa conto che non ero poi così stonata come pensavo di essere e da lì ho iniziato ad intraprendere uno specifico percorso di studi”.
Suvvia, raccontacelo…
“Ho iniziato molto giovane come studentessa di una scuola musicale privata in provincia di Perugia dove ho studiato per 3 anni canto Pop, Rock e Jazz per poi iscrivermi al conservatorio di musica classica dove ho studiato da Soprano Drammatico”.
Quand’è stato il momento in cui hai realizzato che la tua passione poteva trasformarsi in professione?
“Quando un giorno i signori Fleshgod vennero ad un concerto in un pub del mio gruppo di allora (In Tenebra) e mi proposero di iniziare a collaborare con loro. Non serve dire che non mi è sembrato vero e non stavo nella pelle di mettermi in gioco”.
Pensi che la figura lavorativa del musicista sia valorizzata in un Paese come il nostro?
“No, purtroppo non credo esista la giusta concezione di Artista nel nostro paese…per il momento almeno. Sono convinta che le cose cambieranno presto però”.
A proposito sempre della precedente domanda…tanti sono i live che avete fatto all’estero, qualche differenza percepita, in termini di mentalità all’interno del settore musicale, che hai riscontrato rispetto all’Italia?
“Credo che il divario che anni fa c’era tra “resto dell’ Europa” ed Italia ora sia percepito molto meno, soprattutto grazie alla evidente crescita qualitativa ed organizzativa deo locali, gestori, promoter ed organizzatori. Credo però sia giusto continuare a guardarci intorno per poter stare sempre al passo coi tempi ed essere “concorrenziali””.
Solitamente ci si focalizza a sentire le fonti d’ispirazione di un’artista metal all’interno dello stesso settore artistico…come definisci il tuo personaggio? Qualcuno a cui ti ispiri, anche al di fuori appunto, del metal?
“Beh, se mi chiedi dei miei gusti, la risposta potrebbe essere degna di una rivista che si chiama “Tutto E Di Più Hammer”! Scherzi a parte, tra le mie muse ed artisti che mi hanno ispirato di più ci sono sicuramente Tarja Turunen, Floor Jansen, Mike Patton per citare delle divinità metal e rock, e una delle mie cantanti, artiste preferite di tutti i tempi è la Peruviana Yma Sumac, che portò il canto lirico nelle balere di Mambo negli anni ’40”.
C’è qualche artista e collega che hai avuto modo di conoscere bene tramite la condivisione di date e palco che ti ha colpito maggiormente?
“Tra le più grandi sia artisticamente che umanamente devo assolutamente citare le mie amiche Cristina Scabbia e Simone Simons: due persone squisite, dolci e incredibilmente talentuose. Sicuramente anche Warrel Dane e Trevor Strnad, due animali da palco scenico e persone incredibili che purtroppo ci hanno lasciato recentemente”.
Che ci racconti invece del tuo canale Twich? So che hai una passione un po’ nerd…
“Heheheh touchè! Sono una fanatica di videogames da quando ero bambina, quando mio zio mi regalò l’immortale Super Nintendo (che tra l’altro ancora ho ed uso con mio marito) Il canale Twitch è nato sotto pandemia ed è ancora aperto. Le dirette streaming sono principalmente incentrate su videogiochi che mi appassionano di più al momento e saltuariamente anche delle sessioni di live singing o vocal warm ups, dove do qualche consiglio sui metodi di
riscaldamento e raffreddamento pre e post concerto”.
Sappiamo che lo scorso gennaio sei stata la protagonista di una certa sorpresa inaspettata proprio durante un live…che effetto fa ricevere una proposta di matrimonio sul palco?
“Che dire…considerando entrambi i nostri caratteri, devo dire che è stata davvero inaspettata! Lui è molto timido ed ha voluto combattere questa timidezza facendo la proposta dove 5 anni prima, nello stesso giorno eravamo insieme sempre ad esibirci nella stessa venue. (Lui ai tempi era il nostro drum tech-stage manager). È stato magico e mi sento davvero la persona più felice del mondo ad averlo accanto!”
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Hai in mente qualche collaborazione?
“Spero vivamente di continuare questo percorso stupendo con i miei colleghi, amici e fratelli dei Fleshgod. Le collaborazioni ci sono e spero ci saranno! Mi piace spaziare e mettere la mia voce in pezzi unici scritti e pensati appositamente per me, mi fa sentire speciale!”