ROUTE 666 – Billy Sheehan (Talas, Mr Big, Vai, David Lee Roth, Winery Dogs)
Il 23/03/2023, di Andrea Lami.
In: Route 666 - Storie di r'n'r dal Sunset Strip.
Noto per le doti tecniche e la competenza nel suonare il basso, tanto da guadagnarsi il soprannome di “l’Eddie Van Halen del basso”, Billy Sheehan ha collaborato con David Lee Roth, Steve Vai, Joe Satriani, Gregg Howe, John Petrucci, Richie Kotzen, Ron ‘Bumblefoot’ Thal, Terry Bozzio oltre a essere il cofondatore del complesso musicale Mr. Big assieme a Paul Gilbert. È stato più volte indicato come il miglior bassista rock al mondo dalla rivista Guitar Player. L’uscita di ‘1985’, album che segna il ritorno sulle scene dopo 37 anni di silenzio dei Talas, è la splendida occasione per approfittare della disponibilità di Billy Sheehan per fare una chiacchierata retrospettiva e farci raccontare qualche aneddoto della sua carriera musicale.
Ciao Billy, come stai e come vanno le cose nella tua parte del mondo?
“(Billy Sheehan) Tutto bene! Grazie. Io e mia moglie italiana ci stiamo godendo la vita a Nashville e presto avremo anche una nuova casa a Milano!”
Puoi dirmi come è nato il tuo amore per la musica? La leggenda narra che tu abbia iniziato a suonare senza saper leggere la musica, come se fosse qualcosa che avevi dentro di te…
“Mia madre era un’amante della musica e avevo un fratello maggiore e delle sorelle che ascoltavano molta musica. Ho visto i Beatles in televisione per la loro prima esibizione in America: questa è stata una grande influenza, poi il mio primo concerto è stato quello di Jimi Hendrix”.
Direi di cominciare dall’inizio, con i Talas. La band non ha avuto il successo che meritava, anche se aveva le carte in regola. Basta ascoltare “Shyboy” per rendersi conto della qualità del materiale.
“Grazie mille Avevamo molte possibilità e alla fine siamo stati scritturati ed abbiamo fatto un tour importante. Ho imparato molto nei molti anni trascorsi in quella band. Sono contento di aver potuto fare questo nuovo disco: la risposta è stata fantastica!”
I Talas si sono riuniti per dare vita a un nuovo album. Ci racconti come è successo?
“Avevamo fatto qualche concerto di reunion e suonato le nostre vecchie canzoni del 1985: sono piaciute a tutti e abbiamo deciso di registrarle. Il disco sta andando molto bene, sono felice di dirlo”.
Il 1985 è l’anno in cui il gruppo si è fermato, siete ripartiti da lì mantenendo quel tipo di sound per dare continuità anche musicale…
“Sì, esattamente. Non volevamo “modernizzare” nulla. Gli anni ’80 sono stati un’epoca fantastica e volevamo fare le cose come le facevamo all’epoca”.
La copertina è bellissima e ci fa capire che è un salto indietro nel tempo. Come ci si sente a riportare in vita una band ferma da oltre 30 anni, il cosiddetto primo amore?
“Fantastico! Ci siamo divertiti molto a registrarlo e siamo tutti molto soddisfatti del risultato”.
Avete un ricordo di Naro (RIP) da condividere con noi.
“Phil Naro. Un talento incredibile e uno dei migliori esseri umani che abbia mai conosciuto. Ci manca molto. Questo disco è un tributo alla sua eredità. Ha cantato così incredibilmente bene e ha fatto una performance straordinaria. Conserviamo i nostri ricordi di questo grande cantante e caro amico”.
Andiamo avanti ed ecco arrivare la chiamata di David Lee Roth. Come ti sei sentito quando l’ex Van Halen ti ha chiamato?
“È stata la mia “grande occasione”, piuttosto spettacolare. Sono molto grato per questo”.
Dal momento che la nostra rubrica si occupa di gruppi musicali e dell’atmosfera degli anni ’80-’90. Hai voglia di raccontarci qualcosa di quegli anni in cui il rock, i concerti, le feste erano all’ordine del giorno? A ruota libera, ricordo alcune dichiarazioni decisamente ‘hot’ di Steve Vai…
“Gli anni ’80 erano uno spasso, Sunset Boulevard era pieno di gente ogni sera della settimana, le band erano ovunque. Il rock era il re. Sono stati alcuni dei momenti più belli della nostra vita”.
Dopo la parentesi con David Lee Roth hai fondato con Paul Gilbert i Mr. Big. Una band composta da musicisti eccezionali dediti alla melodia e alla ricerca della bellezza delle canzoni utilizzando tutta la tecnica di cui eravate e siete maestri.
“Conoscevo Paul e Pat, poi ho trovato Eric ed eravamo tutti entusiasti di suonare insieme. Abbiamo iniziato subito a scrivere e a provare. Mr Big è stato il mio più grande successo: abbiamo vissuto un’avventura incredibile insieme”.
Ricordo di aver letto che ‘To Be With You’ è stata scartata in prima analisi per poi essere aggiunta in chiusura di registrazione dell’album. Cosa rappresenta per te questa canzone? Ricordo che Gilbert disse che rappresentava la sua villa al mare (lol).
“Non è mai stata scartata. Pat, Paul e io l’abbiamo amata la prima volta che l’abbiamo sentita. Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Eric, ma siamo stati tutti subito d’accordo. Non pensavamo che sarebbe stata una hit, ma pensavamo che sarebbe stata la canzone perfetta per chiudere il disco”.
La domanda sugli anni ’80-’90 dovrebbe essere ripetuta anche per Mr. Big, perché credo che l’atmosfera fosse più o meno sempre la stessa anche se all’epoca del primo album non eri più un ragazzino e forse cercavi meno distrazioni e intrattenimento?
“Non eravamo una band di festaioli, ma ci divertivamo lo stesso. Abbiamo fatto tournée pazzesche in tutto il mondo. Davvero impressionante”.
The Winery Dogs. Da dove è nata l’idea di questo spaventoso trio? Ho sempre pensato che Portnoy cercasse i musicisti giusti per realizzare i suoi progetti. Mi sbaglio? Vi conoscete da anni e avete già pubblicato un live a Tokyo a vostro nome (Portnoy/Sheehan/Macalpine/Sherinian). Cosa ne pensi dei Winery Dogs? Ci sono novità per la band?
“Il nuovo disco è pronto, pronto a partire. Il tour è in fase di prenotazione. Il 2023 sarà un grande anno con un nuovo disco e un tour dei Winery Dogs: siamo estremamente felici di questo”.
Sons Of Apollo. La tua presenza è dovuta alla tua amicizia/feeling musicale con Portnoy? Cosa ne pensi della band? C’è qualcosa in programma o, dati gli impegni di tutti, si dovrà aspettare?
“Non ci sono progetti al momento, ma amo la band e mi piace molto suonare con loro. Non vedo l’ora di fare qualcosa di più il prima possibile”.
Guardando al passato hai suonato con alcuni dei migliori musicisti della scena, inutile elencarli tutti. C’è qualcuno con cui non hai ancora suonato e con cui ti piacerebbe suonare?
“Sono davvero molto fortunato: ci sono grandi musicisti. Non mi viene in mente nessuno su due piedi, ma sono sicuro che ce ne saranno altri”.
Grazie per la tua disponibilità. Questo spazio è suo per salutare i suoi fan italiani
“Un grandissimo Grazie Mille ai miei amici in Italia! Vi voglio molto bene e spero di rivedervi molto presto!”