Giulio Maceroni, il rombo della sei corde

Il 30/01/2023, di .

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Giulio Maceroni, il rombo della sei corde

Giulio Maceroni, comasco, classe 1994, è un musicista e compositore di colonne sonore per spot pubblicitari. Fin da bambino ha capito che la sua passione per la chitarra l’avrebbe portato lontano e così è stato: gli studi al Berkeley College of Music di Boston, il lavoro con il regista Federico Badiali per il film “Surfing Sicily”, la collaborazione con Yamaha Music e Yamaha Motor, Sky Sport, RTL, solo per citarne alcuni.
A settembre 2022 in diretta mondiale ha suonato l’inno di Mameli e della Repubblica San Marino nella griglia di partenza della MotoGP a Misano, per la prima volta in chiave rock con la chitarra casco al centro della melodia. E a luglio ’22 presso il circuito di Donington Park nel Regno Unito Giulio si era esibito nel Paddock Live Show, del mondiale Superbike, uno show veramente unico con i brani più iconici del Rock oltre a brani inediti intrattenendo il numeroso pubblico presente nel Paddock. E il 2023 si preannuncia altrettanto incandescente, inaugurato dall’esibizione in apertura della coppa del mondo di sci a Cortina lo scorso 21 gennaio e con gli show al teatro Galli di Rimini durante la premiazione dei Caschi D’oro di Motosprint il 31 gennaio e il concerto rock il sabato sera nel paddock live show al mondiale Superbike a Misano il 3 giugno già confermati. Un autentico personaggio che ha saputo fondere insieme l’amore per le moto con quello per la musica rock, con il quale non ci siamo lasciati perdere l’occasione di scambiare due chiacchiere…
Ciao Giulio. Benvenuto tra le pagine di Metal Hammer. Partiamo dall’inizio, come è nato il tuo amore per la musica?
“(Giulio Maceroni) Guarda, è una domanda che mi fanno in tantissimi! Credo, che il tutto derivi dai musicisti che sin da quando sono piccolo mio papà in viaggio mi fece ascoltare, Deep Purple, Dire Straits… insomma il classic rock. Un giorno, a dodici anni, ho voluto, non ricordo bene come e perché, provare a suonare la chitarra… e da lì a poco… ho sempre sognato di poter vivere come sto facendo ora, di musica, di essere un chitarrista, e questa cosa mi rende veramente fiero e grato a tutti coloro che ho incontrato nel mio percorso, soprattutto la mia famiglia che mi ha supportato sin dall’inizio”.
Vogliamo sapere tutto di te, musicalmente parlando. Quali sono i primi gruppi che hai ascoltato? Cosa ascolti adesso? Cosa apprezzi nella musica?
“Ti dico solamente una cosa, anzi un personaggio, per me IL PERSONAGGIO: Tom Morello. Lui sicuramente è il chitarrista che più mi ha influenzato. Poi come sappiamo, la domanda “che gruppi ascolti o cosa ti piace di più?” Penso potrebbe farci parlare per ore e ore, anzi, giorni. Tutto ciò che è fatto bene mi piace, anche l’elettronica, le contaminazioni, generalmente prediligo, il Chitarrone pesante e potente con riff virtuosi ma altrettanto espressivi! Diciamo che sono cresciuto principalmente con Muse, Slipknot, Deep Purple, Red Hot, Dave Matthews… tantissimi altri”
Quindi ti chiedo come è nato il tuo amore per i motori?
“Anche qua, sempre grazie alla mia famiglia, forse in questo caso, grazie a mio fratello, più grande, Riccardo, indirettamente mi ha sempre inculcato l’amore, la sensibilità sulla due ruote, però… con una differenza, lui ruote lisce, io il tassello, fango, e boschi!”.
Hai preso parte a spettacoli in America in cui rock e due ruote si formano in un’esibizione mozzafiato. Vuoi parlarcene?
“E’stata un’esperienza stupenda vissuta in California. Si tratta di spettacoli in cui le moto mi saltano sopra la testa come in una danza, con una scenografia coordinata con luci e fuochi.. Altrettanto bella è stata l’accoglienza per questa tipologia di show, il pubblico americano mi ha dimostrato un calore pazzesco che porterò sempre con me”.
Abbiamo avuto occasione di vederti a Misano prima dell’inizio del motoGP mentre suoni l’Inno di Mameli. Raccontaci tutto. Come è nata la cosa, come si è evoluta ma soprattutto cosa si prova a suonare l’inno di Mameli in una manifestazione come questa.
“Ad oggi, l’emozione più bella della mia vita! Unire così a fondo la mia passione in diretta mondiale davanti ai miei idoli, quegli eroi che ho sempre seguito passo passo in tv, trovarmi lì, dopo anni di lavori e sacrifici… è stato Clamoroso! Grazie a tutti, ma soprattutto a Davide Bulega, il mio manager, che sin da subito ha accolto questa pazzia, folle…qualcosa mai visto in MotoGP, specie in Italia. Ovviamente è stata una cosa non semplice all’inizio, come tutte le cose nuove, però poi vedendo come è andata…yeahhh!”

Sei solito esibirti con una chitarra a forma di casco. Come è nata questa idea?
“Idea di Davide: ‘Giulio, tu sei un rocker, vuoi lavorare nel mondo del motorsport…’ Da qui l’idea di unire le due cose e creare una chitarra dalla forte impronta motoristica. Anche qui si è trattato di un lavoro in team che ha fuso insieme queste due mie passioni. La chitarra è stata fatta a mano da Mauro Gaudenzi della Gaudenzi Guitars, mentre a verniciarla è s tato Nicolas Casadei della CSD Racing Design, un grafico con alle spalle collaborazioni con molti piloti della SBK e MotoGP. Il risultato, ovviamente, è qualcosa di pazzesco!”
Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
“Mi sono esibito nell’apertura dei mondiali di Sci a Cortina con un’esibizione ovviamente in chiave rock ed è stato qualcosa di unico, di clamoroso… ora sono in partenza, poiché farò un concerto molto rock a Madesimo: suonerò in cima ad un gatto delle nevi tra luci, fuochi e fiamme con la mia LTD 7 corde, chitarra stupenda, con un attacco, una potenza smisurata, perfetta per me…”
Per concludere?
“Seguitemi se avete piacere su Instagram, lì sono presente, vedrete tutti i miei lavori, mi potrete chiedere ogni dettaglio, fare domande… sarò felice di rispondervi… ora, testa bassa e via con altri lavori stupendi!”.