Vent’anni fa, la BBC apriva i suoi archivi ai fan degli Iron Maiden
Il 04/11/2022, di Francesco Faniello.
In: The Birthday Party.
Se provassimo a chiedere a un campione di metalheads quale sia il disco dal vivo più bello degli Iron Maiden, ci sarebbero risposte variegatissime, a seconda dei gusti ma anche dell’età. La stragrande maggioranza probabilmente risponderebbe ‘Live After Death’, un pugno di irriducibili (tra cui mi annovero spesso e volentieri) direbbe ‘Maiden Japan’ magari in versione extended, altri si baserebbero sul valore affettivo di quanto uscito in corrispondenza dei primi approcci con la Vergine di Ferro, sia esso lo strabiliante ‘Rock In Rio’ o magari il vituperato ‘A Real Dead One’, riconosciuto in maniera quasi plebiscitaria come il punto più basso e svogliato della discografia live ufficiale dei Nostri.
Ecco, “ufficiale” è la parola chiave, dato che molti ripongono le loro simpatie in prodotti semi-ufficiali, a edizione limitata o in veri e propri bootleg, quando si parla di Harris e soci: io stesso sostengo da tempo che la versione migliore in assoluto di ‘Phantom Of The Opera’ sia quella catturata dal vivo al Marquee e presente sull’EP ‘Live!! + one’, tanto per dirne una. E a proposito di semi-ufficiali, la sensibilità di Rod Smallwood e Andy Taylor è stata sempre vicina alle istanze del pubblico, tanto da rendere disponibili nel tempo documenti sonori di sicuro interesse per i più affezionati, tra cui questo doppio ‘BBC Archives’. Realizzato nell’ambito del cofanetto ‘Eddie’s Archive’, contiene ben quattro esibizioni: un’ospitata al Friday Rock Show che precede di vari mesi il debutto sulla lunga distanza, il trionfale concerto da headliners al Reading Festival del 28 agosto del 1982, lo stesso passaggio a Reading di due anni precedente (che comunque li vedeva in posizione alta nel bill, precedenti solo agli amatissimi UFO) fino alla testimonianza che è tra gli apici della carriera maideniana, quell’headlining slot a Donington nel 1988 che li vide suonare persino dopo i Kiss.
Sebbene da sempre siano i reperti d’archivio con Di’Anno alla voce a rappresentare il materiale più interessante della storia della Vergine di Ferro, i due contributi con Dickinson stavolta concorrono alla pari, con un’intensità esecutiva e un entusiasmo figlio di quella volontà di primeggiare che porta a risultati eccelsi, ben evidenti sia nella foga irruenta del ‘Beast on the Road’ che nell’approccio più ragionato ma non meno convincente del ‘Seventh Tour Of A Seventh Tour’. Personalmente ho sempre ritenuto i primi live con Dickinson (sia quelli della parte finale del ‘Killer World Tour’ che l’intero ‘Beast On The Road’) come la prosecuzione naturale dell’approccio diretto avuto con Di’Anno, prima che il ‘World Piece Tour’ rappresentasse il vero punto di svolta: così, Reading ’82 ci regala le migliori versioni di ‘Children Of The Damned’ e di ‘Prisoner’, impreziosite – neanche a dirlo – dal drumming vario e incisivo del compianto Clive Burr. Allo stesso modo, Donington ’88 sta a testimonianza di quella che personalmente è la migliore ‘Wrathchild’ dell’era Dickinson, ma anche i pezzi del momento non scherzano: ‘Moonchild’, ‘Infinite Dreams’ e ‘Seventh Son Of A Seventh Son’ combinano in questa fase le elaborate trame prog con un approccio live che ancora porta i segni della gavetta fatta nell’East End.
Non si creda che io sia qui a sminuire i live con Di’Anno, di cui sono grande estimatore: solo, la dialettica dei due singer messa qui a confronto fa pendere per una volta convintamente l’ago della bilancia verso l’Air Raid Siren, e in più posso dire che sono altri i live che preferisco del periodo. L’estratto del ’79 al Friday Rock Show ha il “merito” di catturare la formazione con Tony Parsons alla chitarra accanto a Murray e Doug Sampson alla batteria, le cui testimonianze ufficiali passano comunque anche per i pezzi su ‘Metal For Muthas’, mentre la partecipazione a Reading Festival dell’80 vede Dennis Stratton alle prese con una versione embrionale di ‘Killers’. Forse avrei preferito una scelta di pezzi più audace, ma è anche vero che la selezione ha come denominatore comune quello di aver avuto un broadcasting sulla BBC, quindi la scelta è relativamente ristretta. In ogni caso, tutto l’album rappresenta una testimonianza efficace di una band live in continua evoluzione, che comunque dimostra ancora una volta di aver avuto standard già alti nei primi periodi di attività. Per i fan – ma non solo – è un ascolto irrinunciabile.
Hammer Fact:
– Curiosamente, nei quattro concerti qui compresi i Maiden dispiegano quattro formazioni diverse (tra il 1982 e il 1988 l’ovvio avvicendamento è quello tra Burr e McBrain, con il primo che dunque suona su due dei live qui presenti). Se vogliamo, la grande assente è quella che ha visto per un annetto la convivenza tra Di’Anno e Smith e che dunque ha registrato ‘Killers’: un quintetto molto amato da una frangia degli aficionados, ma che vede Adrian Smith esprimersi non ancora appieno, come farà con l’innesto di Dickinson poco dopo. In effetti, la leggendaria carica live dei primissimi anni passa anche dalle differenze e dalle peculiarità di Stratton e Smith, con il primo che si rivelerà nel tempo più affine al buon Paul, mentre il secondo avvierà una collaborazione di lunga durata e a più livelli con il buon Bruce…
– A proposito della citata apparizione di ‘Killers’ in scaletta: calendario alla mano, siamo dinanzi a un piccolo giallo. Paul Di’Anno aveva più volte dichiarato di averne scritto la versione provvisoria del testo direttamente nel backstage del ‘Live At The Rainbow’, registrato a dicembre del 1980, ma l’esibizione al Reading Festival dello stesso anno qui inclusa è datata 28 agosto. La memoria del corpulento singer vacilla o ha calcato la mano sulla leggenda? In ogni caso, entrambe le esibizioni hanno una versione provvisoria del testo, diversa da quella (francamente più efficace) che finirà sulla title track dell’album del 1981!
Line-Up:
Paul Di’Anno: vocals
Bruce Dickinson: vocals
Dave Murray: guitars
Tony Parsons: guitars
Dennis Stratton: guitars
Adrian Smith: guitars
Steve Harris: bass
Clive Burr: drums
Nicko McBrain: drums
Tracklist:
Disc One
BBC Radio 1 Friday Rock Show, 14 November 1979
01. Iron Maiden
02. Running Free
03. Transylvania
04. Sanctuary
Reading Festival, 28 August 1982
05. Wrathchild
06. Run to the Hills
07. Children of the Damned
08. The Number of the Beast
09. 22 Acacia Avenue
10. Transylvania
11. The Prisoner
12. Hallowed Be Thy Name
13. Phantom of the Opera
14. Iron Maiden
Disc Two
Reading Festival, 23 August 1980
01. Prowler
02. Remember Tomorrow
03. Killers
04. Running Free
05. Transylvania
06. Iron Maiden
Monsters of Rock festival, Donington, 20 August 1988
07. Moonchild
08. Wrathchild
09. Infinite Dreams
10. The Trooper
11. Seventh Son of a Seventh Son
12. The Number of the Beast
13. Hallowed Be Thy Name
14. Iron Maiden
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