The Library (45) Mark Lanegan – Una storia stupefacente
Il 30/09/2022, di Alessandro Ebuli.
In: The Library.
Pubblicata da Officina di Hank nel 2020, l’autobiografia di Mark Lanegan è un documento importantissimo in cui il cantante statunitense si racconta senza filtri, mettendosi completamente a nudo. Questo libro assume un valore di importanza maggiore alla luce della prematura e recente scomparsa di Lanegan, avvenuta il 22 febbraio scorso. ‘Sing Backward And Weep’ non è soltanto un libro, una classica autobiografia in cui un artista racconta la propria vita in parallelo all’attività musicale.
Nelle pagine di questo volume Lanegan racconta i suoi eccessi, la sua costante e impellente dipendenza dall’eroina e da molte altre sostanze stupefacenti; vizi e stravizi mescolati alla musica degli Screaming Trees, la sua prima band in cui entra da vocalist quasi per caso, fino ai suoi primi due album solisti – gli straordinari ‘The Winding Sheet’ e ‘Whiskey For The Holy Ghost’ – che si scopre essere stati vittime sacrificali di scelte sbagliate e confusione mentale data dall’abuso di droghe eppure divenuti due classici, passando per uscite discografiche della band madre che lo stesso Lanegan reputava poco valide. Ma non soltanto musica, anzi, paradossalmente la musica tra queste pagine risulta essere un condimento ai folli stati d’animo dell’autore, alle storie d’amore e di sesso consumate senza soluzione di continuità, al forte legame d’amicizia con Kurt Cobain e Layne Staley, al dolore per la loro morte prematura (curiosamente entrambi il cinque aprile, se pure a nove anni di distanza l’uno dall’altro), agli eccessi e alle contraddizioni di una vita trascorsa al limite della sopravvivenza all’interno della quale due carriere artistiche – quella degli Screaming Trees e quella solista – procedono senza sosta, tra alti e bassi, live interrotti da scazzottate e fughe improvvise dal palco. Lanegan spinge molto nel raccontare la propria aggressività, non nasconde affatto di essere stato un truffatore e un approfittatore, non si nasconde nell’autocommiserazione di una condizione di tossicodipendenza estrema, al contempo senza tentare di accrescere il senso di pietà nel lettore.
Tutt’altro, qui la fragilità dell’uomo è messa completamente a nudo, donata ai posteri. D’altronde la sua carriera musicale, costellata di grandi successi ma anche di alcuni passi falsi – quantomeno per i dati di vendita dei dischi, non di certo per chi ha amato la sua musica – ha sempre corso sul filo della sobrietà, quella che negli ultimi due decenni in qualche modo arriverà. Ma Lanegan non intende svelarci questo lato e infatti la sua autobiografia si interrompe quando decide di entrare finalmente in clinica per disintossicarsi, grazie anche alla spinta da parte del neoamico Duff McKagan dei Guns’n Roses e la vicinanza dell’amico fraterno Josh Homme. Leggendo questo libro – lo divorerete, ne sono certo – non potrete non chiedervi come Lanegan sia riuscito a sopravvivere fino al 2022. Per quanto mi riguarda avrebbe potuto morire ad ogni pagina tanti sono gli episodi di follia che egli racconta.
‘Sing Backward And Weep’ è un libro che i fan di Mark Lanegan non possono assolutamente lasciarsi scappare, ma che per ovvi motivi potrà destare curiosità anche in chi non ama la sua musica ma vuole scoprire cosa si nasconda dietro al lato pubblico di un musicista. Sofferenza, dolore, solitudine e talvolta un pizzico di fortuna, oltre ad un infinito genio, quel genio che lo stesso artista non credeva di possedere e soprattutto nei primi anni di carriera denigrava fortemente.
Titolo: Sing Backward And Weep
Autore: Mark Lanegan
Anno: 2021
Editore: Officina di Hank
Pagine: 371 pagine
Formato: 15 x 18
Prezzo: Euro 20,00