Animals -Il Lato Oscuro Dei Pink Floyd
Il 25/08/2022, di Alessandro Ebuli.
In: The Library.
Inutile negarlo, quando si parla dei Pink Floyd si rischia di cadere nel tranello della banalità, del già detto e del già sentito, con pericolose derive in luoghi comuni e la non troppo lontana possibilità di attirare o generare feroci e talvolta immotivate critiche nei confronti delle due figure più controverse del gruppo, David Gilmour e Roger Waters, coppia indiscutibilmente vittima di una altalenante forma di amore/odio a causa delle straconosciute vicissitudini e dei trascorsi legali. Le fasi che hanno caratterizzato l’ascesa e la discesa dei PF sono molteplici e non sempre analizzate in maniera approfondita, mi riferisco alle singole fasi nello specifico.
Ecco che in soccorso arriva ‘Animals – Il Lato Oscuro Dei Pink Floyd’ di Giovanni Rossi – autore di anche di ‘Roger Waters, Oltre Il Muro’ e di numerosi altri volumi biografici tutti editi dal consolidato marchio editoriale ‘Tsunami edizioni’, tra i quali le biografie di Disciplinatha, Nine Inch Nails, Einsturzende Neubeuten, Mike Patton ed un libro sulla storica notte al Vigorelli dei Led Zeppelin – un faro pronto a illuminare un momento storico tanto controverso quanto fondamentale nella carriera dei PF. Il libro si presenta con una breve introduzione dell’autore e già dalle prime battute (le prime dodici righe sono sufficientemente esplicative) riesce a stuzzicare il lettore solleticando la curiosità dell’appassionato. Appassionato, sì, perché di sicuro questo volume attirerà soprattutto i fan curiosi di approfondire un capitolo unico nella vita del gruppo. Da qui quattro brevi racconti, un excursus sul ruolo dei membri della band (Barrett escluso, se ne parla all’interno di uno dei quattro), passando per un tassello fondamentale – quanto poco scorrevole – capitolo sul Punk, nato intorno al 1977, anno dell’immissione sul mercato di ‘Animals’, apparentemente slegato dal contesto ma in realtà estremamente importante al fine di comprendere come alcune dinamiche musicali fossero unite tra loro anche nel contesto sociale della Londra degli anni Settanta.
Ciò che rende unico questo libro – e ve lo dico fin da subito: è assolutamente imperdibile – è la capacità da parte dell’autore di raccontare fatti reali perfettamente in linea con il percorso dei Pink Floyd attraverso una chiave narrativa a tratti romanzata, in grado di mettere in luce aspetti meno conosciuti di quel periodo oscuro che i quattro stavano attraversando. La riunione precedente l’ingresso in studio riguardo la linea da intraprendere per il nuovo disco, i dubbi circa il materiale da utilizzare o da scrivere ex-novo, le prolungate assenze di Waters dallo studio, la professionale applicazione al lavoro di Gilmour, i problemi familiari a causa dei quali Wright si auto isola dal lavoro di squadra, la figura sempre più di pacificatore collante di Mason, l’alternanza tra buone e cattive vibrazioni nelle fasi di lavorazione dell’album, il solo di Gilmour su ‘You’ve Got To Be Crazy’ (quella che diventerà ‘Dogs’) involontariamente cancellato da Waters e Mason. Tutte queste situazioni conducono il carro Pink Floyd ad un approccio differente rispetto al passato (certe tensioni si erano già profondamente avvertite durante la lavorazione di ‘Wish You Were Here’) e riveleranno un lato della band fino ad allora non troppo conosciuto che sfoceranno in un disco dal forte carattere sociale e politico.
‘Animals’ è una metafora, simbolo di un gruppo giunto ad un bivio. La vera deviazione – quella definitiva che condurrà al taglio finale – sarà nel 1979 il profondo ‘The Wall’, ma ‘Animals’ riuscì a mettere le carte in tavola senza più possibilità di bluffare. È una svolta importantissima, quanto tutt’ora incompresa e ingiustamente vittima di un risicato riconoscimento per quanto sia un album meraviglioso ed abbia comunque venduto un numero enorme di copie in tutto il mondo. Affermare che sia l’opera floydiana più importante del decennio è quantomai un azzardo, ma dal racconto – resoconto – di Giovanni Rossi ad ‘Animals’ va riconosciuto l’indubbio, potente, fondamentale impatto sul futuro di un gruppo ormai ridotto ad una compagine disunita.
Tra queste pagine, per la prima volta, l’autore ci svela ogni retroscena dell’album in analisi senza mai – dico mai – cadere nell’opinabilità di giudizi espressi con il senno del puro fan, il che non è cosa facile, soprattutto quando si vanno a toccare opere o nomi di un certo calibro. Dentro ‘Animals – Il Lato Oscuro Dei Pink Floyd’ ci viene raccontata l’importanza di quella che fu – ed oggi possiamo constatarlo di persona vista l’attualità dei temi trattati – un’opera di feroce critica sociale, un grido di rabbia che fu anche un rifugio sicuro dai “porci volanti” che oggi come allora si traducono nelle false promesse dei politicanti. Ma anche una summa di umane alienazioni che sfoceranno in una psicotica misantropia di Waters (fate attenzione al capitolo 13).
‘Animals – Il Lato Oscuro Dei Pink Floyd’ è, come ho già scritto, un prodotto imperdibile sia per chi i Pink Floyd li ha amati, li ama e li amerà, sia per chi li conosce poco e desidera approfondire quel lato nascosto che, ce lo auguriamo, potrà spingere ad una scoperta del loro intero e formidabile catalogo.
Di certo un fatto: ‘Animals’ è un album bellissimo che merita il giusto riconoscimento e a distanza di quarantaquattro anni Giovanni Rossi lo celebra con un libro che colma un vuoto editoriale gravissimo per un’opera di tale importanza storico/musicale. Da oggi ‘Animals’ (il disco) ed ‘Animals’ (il libro) dovranno viaggiare di pari passo e datemi ascolto, non potrete fare più a meno né dell’uno, né dell’altro.
L’ennesimo centro pieno per Giovanni Rossi.
DETTAGLI DEL VOLUME:
Titolo: ‘Animals – Il Lato Oscuro Dei Pink Floyd’
Autore: Giovanni Rossi
Anno: 2021
Editore: Tsunami
Collana: Le Tormente
Pagine: 192
Prezzo: Euro 16,00