5 curiosità che forse non sapete su…Phil Anselmo

Il 30/06/2021, di .

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5 curiosità che forse non sapete su…Phil Anselmo

Quando penso a Phil Anselmo cerco di rispolverare con tutta onestà il ricordo che ho di lui in qualità di dinamico, accattivante e fenomenale cantante dei Pantera e cerco di pensare meno alla figura che, all’età oggi di 53 anni, ci propone come leader dei Philip H. Anselmo & The Illegals, dei Down e delle tante altre band che ha deciso di portare avanti e di seguire.
Perché si sa, se è fisiologico perdere parte del fascino che incarnava l’immagine di rockstar bella e dannata ormai lontana è meno naturale ostinarsi a continuare a vivere nel passato, insistere nell’essere quel qualcuno che infiammava le folle 30 anni fa o semplicemente sperare di ottenere gli stessi risultati.
So che è un inizio un po’ provocatorio per l’articolo di oggi ma la domanda, altrettanto provocatoria, che vi pongo, è questa: siamo davanti ad una presa di coscienza oppure ad un malinconico rimpianto verso una vita da Rockstar in quella che è stata, obiettivamente, una delle band metal migliori di sempre?
Mentre elaborate il vostro pensiero ripercorriamo la vita del nostro Anselmo in questi 5 punti.

Music is the Answer

La voce dei Pantera nasce a New Orleans il 30 giugno del 1968: la storia della Rockstar maledetta che scappa di casa da adolescente per fuggire ad una famiglia problematica penso calzi a pennello alla figura di Phil Anselmo, la cui leggenda narra che, per colpa di un padre gestore di qualche bar che alzasse troppo spesso il gomito, avesse addirittura tentavo di incendiare casa oltre che litigato violentemente con i compagni della madre. La musica, di conseguenza, rimaneva l’unica ancora alla quale aggrapparsi nel mare burrascoso in cui la vita a volte si trasforma.
Ma lo sapete come si sono incontrati i fratelli Dimebag e Phil Anselmo? La sua fama già dilagava per l’incredibile talento canoro sfoggiato tramite la partecipazione ad una band chiamata Razor White, cover dei Judas Priest: Dimebag Darrel in persona, “un ragazzo simpatico talmente tanto magro che perdeva i pantaloni come me”, lo aveva mandato a chiamare direttamente in studio registrazione, per poi proporgli di cantare a Shreveport, in Louisiana, ancora prima di averlo sottoposto ad un provino. Phil ricorda con malinconia che quel giorno si era presentato in sala nei suoi calzoncini corti e maglietta lunga, con sotto il braccio qualche vinile ed in mano una grande voglia di fare.

Vulgar Display of Power…and Honesty.

Le interviste odierne con Phil Anselmo racchiudono in sé un’esperienza sacra-profana che si vive con incredulità e poca lucidità: è come andare in pellegrinaggio a Lourdes e trovarsi davanti ad una statua che ha appena finito di scolarsi una bottiglia di Jägermeister.
Il rispetto che si ha verso di lui è un qualcosa di obiettivo e, nonostante ci si sforzi di capire una persona che in un colorato urban slang stia cercando di dirti la sua, come si fa a non provar ammirazione verso tutto ciò che è stato per la musica metal?
Le sue sono dichiarazioni che tradiscono sempre onestà e sincerità: sapete quali sono ad esempio le sue canzoni preferite dei Pantera da suonare live?
‘Floods’, ‘Hollow’ e la meravigliosa ‘Cemetery Gates’, la stessa canzone però che ha ammesso di non essere più in grado di cantare come un tempo per l’allontanamento dello stile vocale di allora.

Regular People

Penso sia abbastanza scontato chi è, chi è stato e soprattutto le vicissitudini che hanno coinvolto il protagonista di oggi, però magari qualcuno di voi non sa che ha trovato la pace personale nelle sconfinate campagne dello stato della Louisiana, dopo aver perso la propria casa di New Orleans a causa dell’uragano Katrina del 2005. Si è sposato il 31 ottobre 2001 con la sua fidanzata storica, Stephanie Opal Weinstein, con cui ha suonato anche in un duo acustico, da cui ha però divorziato nel 2004.
Dal 2011 ha iniziato una relazione con Kate Richardson, che ha saputo dargli la pace dopo una vita di alti e bassi. Appassionato di film horror e di boxe, ottimo modo per sfogare la rabbia che sin da giovane ha accompagnato la sua vita.

Illegale

Messa in pausa l’attività dei Down, ha registrato un ultimo album con i Philip H. Anselmo & The Illegals nel 2018: ‘Choosing Mental Illness As A Virtue’ è un titolo che non è stato scelto a caso, e se tutti i progetti di Phil possono suscitare diffidenza, questo lavoro si presenta davvero molto compatto e ben delineato rispetto al tentativo precedente, ‘Walk Through Exits Only’.
Segue pure come band i Superjoint Ritual, i Viking Crown, e nel 2020 fonda En Minor, un progetto folk-blues con membri proprio dei Superjoint e dei Down; il loro primo album, ‘When the Cold Truth Has Worn Its Miserable Welcome Out’, esce nel mese di settembre. Ha pure un’etichetta, la Housecore Records, con cui ha firmato la Season of Mist. Si ritiene patito degli Slayer e dei Black Flag.

Remorses

Sapete qual è il rimorso più grande per il nostro Phil?
Quello di non aver parlato bene di Dimebag qualche settimana prima della sua triste scomparsa.
A volte si sa, in preda alla rabbia, soprattutto quando si ha una certa confidenza verso le persone, ci si lascia andare a commenti poco opportuni. Fra questi Phil aveva dichiarato che Dimebag avrebbe meritato davvero “una bella lezione” per essere stato il colpevole dello scioglimento della band. Esattamente due settimane prima del momento in cui Nathal Gale, ex militare invidioso del successo di Dimebag, salì sul palco e sferrò 5 colpi di pistola diretti alla testa del chitarrista. Non è la prima volta che un musicista si pente di ciò che viene realmente rilasciato durante un’intervista, per questo motivo Phil decise di non presentarsi alle esequie dell’amico come forma di rispetto verso la famiglia.

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