5 curiosità che forse non sapete su… Ian Paice
Il 29/06/2021, di Monica Atzei.
In: The Birthday Party.
Ian Paice è nato il 29 Giugno del 1948 e fa parte dei Deep Purple dal 1968. Uno dei batteristi più importanti e famosi del rock; il suo stile e il suo suono sono particolari, utilizza tecniche di batteria jazz e swing (poco utilizzate nel mondo rock), ed è visto come uno dei batteristi più influenti anche per la creatività e i lunghi assoli.
The First Love
Il suo primo strumento è stato il violino, ma dopo poco tempo passò alla batteria suonando nell’orchestra del padre. Non ha mai studiato con un insegnante, ma ha imparato suonando sui dischi e i suoi maestri sono stati i migliori batteristi della scena jazz di quei tempi. Ha dedicato il suo tempo e studio a sviluppare il suo stile che è il suo marchio di fabbrica personale. Un batterista rock pesante, ma con l’approccio della musica swing e jazz. Il suo primo gruppo si chiamava Georgie and the Raveons, poi conosciuto come Shindings e poi è passato per i MI 5 (o Maze).
There is always a first time
Non ha mai amato la doppia cassa, ma l’ha utilizzata nel brano ‘Fireball’, dell’album omonimo pubblicato nel 1971, e per incidere questa canzone ha utilizzato quella di Keith Moon della band degli Who che si trovava negli stessi studi di registrazione. Aveva capito che la doppia cassa in quel brano avrebbe fatto la differenza. I suoi contributi alla band dei Deep Purple sono notevoli: nello stesso album troviamo ‘The Mule’ che viene riproposto nell’album live ‘Made in Japan’, l’assolo del live è ritenuto uno dei migliori di sempre. Paice esegue un solo di oltre sei minuti di batteria, dove troviamo tutte le sue abilità tecniche, rock e swing insieme, resistenza e potenza.
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Ian & Friends
Ha suonato anche nei Whitesnake dell’amico David Coverdale ed anche in alcuni dischi di Gary Moore e nel progetto Paice, Ashton & Lord. Tra le tante collaborazioni di Paice vi è anche quella dell’album ‘Run Devil Run’ del ’99 con Paul McCartney, dove suonano alcuni classici degli anni ’50 e ’60 in chiave rock. Oltre questi grandi nomi lui partecipa nelle tribute band dei Deep Purple in Italia e nei seminari di drum-clinic che tiene; Ian suona con le tribute band per tenersi allenato, per ripassare i repertori prima dei tour, il suo modus vivendi è quello di uno studente, per lui non si smette mai da imparare.
I’ll handle that!
Anche il brano ‘Burn’, vede il suo apporto fondamentale; sembra che l’arrangiamento finale, con la batteria ad accompagnare la voce, sia nato perché gli altri erano in fase di stallo e lui aveva iniziato a improvvisare un assolo, perché stufo di aspettare, sul riff di chitarra, l’ assolo colpì Jon Lord, che avrebbe subito detto: “Fallo ancora, abbiamo trovato l’arrangiamento“ e, in ‘Burn’, possiamo ascoltare e apprezzare la tecnica e la potenza sopraffina di Paice.
Cucina Made In Italy
Il nostro Ian pare che ami la cucina italiana e in particolare la carbonara, sembra che qualche anno fa, in una data a Verona sia stato visto in un locale del centro storico a mangiare sia il giorno prima che il giorno stesso del concerto. Sui social è finita una foto di lui che assaggia una carbonara e il titolare del locale ha raccontato: “Era venuto il giorno prima del concerto a pranzo e aveva provato la carbonara e il giorno successivo è tornato dicendo che voleva nuovamente la ‘carbonara numero uno’ facendoci capire che aveva particolarmente apprezzato il piatto”. Buongustaio!