5 curiosità che forse non sapete su… Jonathan Davis
Il 18/01/2021, di Gianfranco Monese.
In: The Birthday Party.
Jonathan Davis nasce a Bakersfield il 18 gennaio 1971 ed è una delle figure più importanti e influenti del panorama Nu Metal mondiale, sottogenere che ha contribuito a fondare con la sua band, i Korn, di cui è frontman. Negli anni, oltre a svariate collaborazioni, ha anche dato il via ad una carriera di dj con il nome di JDevil. Scopriamone qui cinque curiosità.
Il meglio e il peggio
In un’intervista rilasciata il tre giugno 2017 all’Independent Davis affermò quali, della sua band, sono per lui il miglior e il peggior disco. Sul migliore la scelta cadde su ‘Untouchables’ (2002) per una serie di motivi: dal produttore, Michael Beinhorn, tra i migliori con i quali Davis collaborò, a quella ricerca del suono perfetto che, ai tempi, impegnò la band per un paio d’anni (e se le tempistiche si dilatarono, lo fu anche il budget: si vocifera infatti che l’album sia costato qualcosa come quattro milioni di dollari). A tal proposito, ecco cosa egli rilasciò nell’intervista finita sul numero di Metal Hammer Italia (luglio 2002): “…E la scelta di Michael Beinhorn come produttore s’è rivelata quella giusta da fare. Chiusi nel suo studio in Arizona, abbiamo lavorato molto sul sound e sui samples da usare, sperimentando con tutta una serie di macchinari che hanno dato una nuova potenza e forza alla nostra musica […] Quello che abbiamo ottenuto è superiore anche rispetto ai nostri precedenti album. Abbiamo innalzato il livello, riuscendo ad estrarre melodie strepitose dal caos…”
Pure sull’album peggiore Davis non ebbe alcun dubbio ritenendo che, col senno di poi, sarebbe stato meglio guardare avanti invece che indietro, verso le proprie radici: infatti, è ‘III: Remember Who You Are’ (2010) il disco “vissuto peggio” dal cantante. Un album che a lui suona forzato, risultato forse delle pressioni che Ross Robinson creò, forse involontariamente, per ottenere il meglio dalla band. Come egli stesso ammise in quell’intervista, ‘III: Remember Who You Are’ “…sarebbe stato un album migliore se Ross non fosse stato così fottutamente duro e ci avesse lasciato un pò di svago…” In quanto a svago, sicuramente Davis si rifarà poco dopo, mettendo tutta la sua passione per la Dubstep in ‘The Path Of Totality’ (2011).
Queen Of The Damned
In collaborazione con Richard Gibbs, Davis produsse la colonna sonora del film ‘La Regina Dei Dannati’, uscita nel marzo del 2002. Il disco presenta artisti che, ai tempi, andavano per la maggiore in campo Nu Metal/Alternative Metal, tra i quali Deftones e Papa Roach, oltre alle voci amiche di Marilyn Manson, David Draiman (Disturbed), Chester Bennington (Linkin Park), Wayne Static (Static-X) e Jay Gordon (Orgy). Proprio a queste amicizie fece appello Davis, in quanto inizialmente era stato previsto che egli cantasse su parecchi brani, ma alcune condizioni del suo contratto con la Sony non lo permisero. La casa discografica esigeva che, nel 2002, solo ‘Untouchables’ uscisse per il “marchio” Korn.
Personal Issues
Dopo anni di collaborazioni in studio, ‘Issues’ è il primo album dei Korn privo di ospiti. Questo è sicuramente dovuto al fatto che, per Davis, il quarto album in studio della band è, fino a quel momento, il più personale ed intimo. I brani sarebbero dovuti essere interpretati solamente da lui. Non a caso, l’introduzione nel primo brano ‘Dead’ è “All I want in life is to be happy…”, una frase che traccerà l’intero spirito dell’album, ma anche della persona, ai tempi in continua lotta tra serenità e disperazione e a differenza di molti, desiderosi di apparire come le persone più felici di questo mondo, sempre apparsa per quello che era in quel preciso periodo, senza mai nascondere le sue problematiche. Come dichiarò alla rivista Kerrang!, ‘Issues’ fu un disco che la band realizzò in fretta. Non solo, ma è il primo disco che Davis registrò da sobrio, e come dichiarò: “…Ora guardo indietro, mi rendo conto che mi stavo disintossicando, ma in quel momento pensavo di impazzire. L’intero album parla di questo: gli intermezzi che stanno nel mezzo erano gli strani pensieri nella mia testa…” Come egli inoltre disse, ai tempi la band voleva imitare i Led Zeppelin nel realizzare un album all’anno (infatti ‘Follow The Leader’ è del 1998 ed ‘Issues’ del 1999), tuttavia tale desiderio svanì scontrandosi contro la lunga gestazione del già approfondito ‘Untouchables’.
HIV
No, queste tre lettere non indicano la sieropositività di Davis: fu semplicemente il soprannome che gli venne dato ai tempi della scuola, in quanto in costante contrasto negli atteggiamenti e nei modi di vestire con i compagni. Egli era solito imitare gli stili delle sue star preferite, come The Cure e Duran Duran. A proposito del quartetto formatosi a Birmingham, la canzone che Davis preferisce è ‘The Chauffeur’. Tuttavia, la scritta HIV è presente in una delle sue cornamuse ed è pure tatuata sul suo braccio sinistro.
Here To Stay
Il Nu Metal ebbe un periodo di massimo splendore tra la seconda metà degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio. Ai tempi di ‘Untouchables’ a Davis venne chiesto di fare il punto della situazione riguardo quel genere che Jonathan, con la sua band, contribuì a fondare. Ebbene, come da intervista per Metal Hammer Italia, nel 2002 per la voce dei Korn la corrente Nu Metal era “…decisamente affollata. […] Mi è più difficile capire invece dove sta andando oggi questa scena. Col nostro arrivo abbiamo sicuramente contribuito ad aprire nuove strade alla musica estrema. Solo che sono proprio pochi quelli che approfittando della possibilità hanno anche saputo dire qualcosa di interessante. Anche molti dei nomi osannati, quelli che vendono di più, non so… Non riesco a capire il senso di ciò che fanno. […] È solo che continuano a ripetere all’infinito un sound che sembra già aver esaurito il suo corso…”