I dieci migliori fumetti del 2020 secondo Filippo Conte

Il 13/01/2021, di .

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I dieci migliori fumetti del 2020 secondo Filippo Conte

Dopo la classifica del 2019, siamo lieti di ospitare di nuovo Filippo Conte per una nuova lista dei migliori fumetti dell’anno appena passato. Ecco cosa ha selezionato per noi quest’anno.

Difficile tirare le somme di un anno così particolare, i cui effetti devastanti si sono visti in ogni settore, produttivo e culturale. Un 2020 segnato, anche nell’editoria a fumetti, da una resistenza/sopravvivenza, con progetti rimandati o addirittura cancellati, con conseguente ridimensionamento. Probabilmente gli effetti dovranno ancora vedersi negli anni a venire, sperando non siano troppo nefasti: abbiamo bisogno di leggere e abbiamo bisogno di tutto ciò di buono che la lettura porta con sé. Anche di ciò che sarà quando tutto l’accaduto sarà stato metabolizzato e alcuni autori sapranno intercettare sentimenti, riflessioni, critiche, trasportandolo nelle tavole a fumetti.
In ogni caso si può lo stesso affermare che titoli di interesse ne sono usciti e trovarne dieci è stata comunque un’impresa non così agevole, specialmente per gli inevitabili tagli. Si tratta di fare delle scelte e ho deciso di impiegare un criterio non solo qualitativo, ma anche rappresentativo, proprio per suggerire una panoramica delle proposte pubblicate nel nostro paese, tra stili e generi differenti.

– ‘Celestia (vol.2)’, Manuele Fior (Oblomov)

Cominciamo proprio dall’Italia, con due autori e due opere analoghe nella scelta del contesto futuro, ma diametralmente opposte nella messa in scena: il primo è Manuele Fior, sempre più un’eccellenza, il quale propone il secondo tomo del suo ‘Celestia’, già un classico del fumetto italiano e internazionale: una sorta di futuro prossimo, immaginato tra le nebbie di una Venezia mai così trasognante tra un tempo che fu e uno che sarà.

– ‘Il buco noir’, Stefano Zattera (Eris)

Sempre di anni a venire si parla con il secondo autore, Stefano Zattera, ma su temi completamente diversi: il suo ‘Il Buco Noir’, la prima avventura lunga del suo detective Earl Foureyes, è infatti un’esplosione sensoriale, con idee che sembrano provenire sia dal cyberpunk più corrosivo, che dal pop di Allred o anche del Groening di Futurama, con sensazioni tipiche delle produzioni underground (da cui l’autore proviene). Rimane arduo riuscire a spiegarlo in poche parole, il consiglio è quello di leggerlo e godervi il viaggio, tanto allucinato quanto solido e divertente.

– ‘Swan vol.1: Il bevitore di assenzio’, Nejib (Coconino)

Passiamo le alpi e andiamo nel mondo franco/belga con ‘Swan’ di Nejib, un altro centro dell’autore di origini tunisine, dopo l’acclamato Stupor mundi di qualche anno fa. In maniera similare, Nejib ricostruisce uno scenario storico ineccepibile, nel quale si dipana un intreccio appassionante, con tutti i personaggi, anche quelli apparentemente di contorno, che hanno un ruolo specifico. Nella Parigi impressionista, vi sembrerà veramente di bere dell’assenzio con gli artisti del tempo. È il primo volume, ma è già qualcosa di imperdibile.

– ‘Imbattibile’, Pascal Jousselin (Comicon)

Dalla stessa regione fumettistica, proviene “il più grande supereroe di tutti i tempi”: ‘Imbattibile’, di Pascal Jousselin, ovvero come giocare con le leggi del fumetto, tra umorismo e metanarrativa, e creare qualcosa di mai visto prima. Ogni vignetta potrebbe essere utilizzata in qualsiasi scuola del fumetto.

– ‘Superman: Su, nel cielo’, Tom King e Andy Kubert (Panini)

Se si parla di supereroi, allora come non celebrare il primo di tutti, il più classico Superman? Con più di ottanta anni di vita editoriale, appare arduo scrivere qualcosa che non sia la stessa ricetta; eppure King e Kubert riescono a celebrarne il mito, rinnovando un’altra volta la sua più grande caratteristica: l’umanità. ‘Su, nel cielo’ è un’odissea universale memorabile ed è già una delle storie più belle sull’eroe con la “S” sul petto.

– ‘Outer Darkness vol.2: Il suono dell’odio’ (Saldapress)

Le profondità dello spazio sperduto sono il luogo di svolgimento di una delle serie più sorprendenti uscite negli ultimi anni in USA, ovvero ‘Outer Darkness’. Quest’anno sono usciti il secondo e terzo volume (con il crossover con i personaggi dell’altra serie di Layman, ovvero Chew), e ogni volta rimango con la voglia di leggere ancora le vicende di questo gruppo sghembo di personaggi alla deriva nelle profondità più nere dell’universo, una specie di Star Trek, mai così horror, mai così appassionante.

– ‘Bowie’, Mike Allred e Steve Horton (Panini)

C’è tanta musica e tanta storia della musica in ‘Bowie’, di Horton e Mike Allred, la ricostruzione appassionata degli anni che trasformarono David Robert Jones in una delle più grandi icone contemporanee, tra mille incarnazioni e mille generi. A pochi anni dalla morte, un tributo dovuto all’uomo che cadde sulla terra, David Bowie.

– ‘Dipartimento di teorie folgoranti’, Tom Gauld (Mondadori)

Il genio di Tom Gauld colpisce ancora: il suo ‘Dipartimento di teorie fulminanti’ è un altro gioiello di umorismo e acume. La raccolta delle vignette a tema scientifico, pubblicate in precedenza in New Scientist, sono quanto di meglio si possa leggere per affrontare questo anno malaugurato.

– ‘One night’, Yoshiharu Tsuge (Oblomov)

Dal Giappone: ‘One Night’, di Yoshiharu Tsuge, una raccolta di racconti inediti, scritti tra il ’58 e il ’65. Intense, drammatiche fino alla disperazione, le piccole storie del padre della gekiga (letteralmente”immagini drammatiche”) sono un’esperienza di altissimo spessore che fanno bene all’animo, anche quando con i destini grigi dei suoi personaggi riescono a straziarci.

– ‘Labirinti’, Charles Burns (Coconino)

L’ultima casella delle dieci disponibili va inevitabilmente a un maestro come Charles Burns, con il suo ‘Labirinti’, un’altra visione, dopo il classico Black Hole, spaventosamente affascinante della crescita, della formazione e della ricerca della nostra identità.

Inevitabilmente ne rimangono fuori alcuni, anche fondamentali (Chris Ware, per fare un esempio), ma come dicevo, ho cercato di dare un quadro il più esauriente possibile di questo 2020.