Eric Clayton (Saviour Machine) – I miei 10 album fondamentali
Il 01/12/2020, di Fabio Magliano.
In: Hammer Chart.
Compie gli anni oggi, 1 dicembre, Eric Clayton, fondatore insieme al fratello Jeff dei fenomenali Saviour Machine, band autrice di alcuni lavori eccellenti in ambito symphonic/gothic metal di stampo cristiano come i quattro capitoli di ‘Legend’, sino allo scioglimento nel 2012. Dopo lo scioglimento della band originaria Eric ha intrapreso una carriera solista a che lo ha portato a incidere qualche mese fa l’album ‘A Thousand Scars’. Per celebrare il suo compleanno siamo andati a indagare su quelli che sono stati i suoi album fondamentali.
Pink Floyd – ‘The Wall’ (1979)
Si parte con una autentica pietra miliare del rock. Con il loro undicesimo album uscito il 30 novembre 1979 per Harvest/EMI in Europa e in Giappone, e Columbia/Sony nel resto del mondo, i Pink Floyd danno vita ad un’autentica opera rock divenuta negli anni tra le più e influenti nella storia della musica. ‘The Wall’ fu l’album più venduto negli Stati Uniti nel 1980 divenendo uno degli album doppi più venduti nella storia.
U2 – ‘The Joshua Tree’ (1987)
Ci si allontana decisamente dai canoni del rock classico con un album che rientra comunque tra le pietre miliari della storia della musica. Il quinto album della band, uscito su Island Records il 9 marzo 1987 e prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, è considerato il migliore album degli anni Ottanta, vincendo il premio come album dell’anno alla cerimonia dei Grammy Award del 1988 ed occupa la posizione 26 nella lista dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.
The Doors – ‘The Doors’ (1967)
Peter Gabriel – ‘Passion’ (1989)
Johnny Cash – ‘At Folsom Prison’ (1968)
Album numero 26 per Johnny Cash, il ventesimo uscito sotto Columbia Record. Si tratta di un disco live inciso il 13 gennaio 1968. Si tratta di un album discografico live inciso il 13 gennaio 1968 all’interno del carcere di massima sicurezza di Folsom, in California. Sono presenti nell’album anche June Carter, Carl Perkins e i Tennessee Three.
The Beatles – ‘White Album’ (1968)
Il disco omonimo dei quattro di Liverpool, noto anche come ‘White Album’ è il decimo della loro carriera, in origine pubblicato come LP solo negli USA e come EP in UK), pubblicato nel 1968 dalla Apple Records. Viene considerato come uno dei più grandi, importanti e complessi capolavori musicali del XX secolo e tutti i tempi per l’enorme varietà dei generi musicali e testi. Negli Stati Uniti d’America ‘The Beatles’ si rivelò un successo ancor prima di essere distribuito nei negozi di dischi. La Capitol Records dovette far stampare oltre 3,2 milioni di copie del ‘White Album’ per soddisfare la forte richiesta da parte dei fan. L’album debuttò al numero 11 della Billboard Albums Chart il 14 dicembre 1968, raggiungendo il secondo posto nella settimana seguente e balzando in vetta alla classifica il 28 dicembre, nella sua terza settimana di permanenza. Con 24 milioni di copie vendute in tutti gli Stati Uniti, ‘The Beatles’ non fu solo l’album più venduto del 1969 ma anche l’album con la più alta certificazione dell’intera discografia dei Beatles.
David Bowie – ‘The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars’ (1972)
Ancora un album culto per tutti gli amanti del glam rock, il quinto della discografia di David Bowie. Il lavoro pubblicato nel 1972 arriva a vendere oltre 7 milioni di copie ed è uno dei più amati dai fan di Bowie grazie ad alcune canzoni entrate di diritto a far parte della storia del rock come ‘Starman’, ‘Ziggy Stardust’, ‘Suffragette City’ e ‘Rock’n’Roll Suicide’. Questo lavoro secondo la rivista Rolling Stone è al numero 35 tra i 500 dischi più influenti della storia del rock.
The Jimi Hendrix Experience – ‘Are You Experienced’ (1967)
‘Are You Experienced’ è l’album di debutto della The Jimi Hendrix Experience pubblicato nel 1967 nel Regno Unito e negli USA. L’album fin dalla sua pubblicazione si rivelò un successo commerciale e di critica, raggiungendo nel 1967 il secondo posto nella classifica del Regno Unito quando i Beatles erano al primo posto con ‘Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band’. Viene considerato uno dei migliori album di debutto della storia del Rock. L’album si è aggiudicato un disco d’oro e 4 dischi di platino. Nel 1987 la rivista statunitense Rolling Stone al suo ventesimo anniversario inserisce l’album al quinto posto nella classifica dei migliori album degli ultimi vent’anni, e poi nel 2003 la versione americana dell’album viene inserita al quindicesimo posto nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi.
Black Sabbath – ‘Black Sabbath’ (1970)
Il disco di debutto della band di Ozzy Osbourne vede la luce il 13 febbraio del 1970. Un lavoro che influenzerà fortemente la scena musicale dell’epoca e delle generazioni a venire, con il suo oscuro mix di psichedelia e heavy metal. Un disco costruito su ritmi lenti ed inquietanti, tra atmosfere horrorifiche e arie esoteriche. Un classico nel panorama musicale internazionale, un disco seminale che ha aperto nuove strade creando un suono inconfondibile, grazie a brani come la title-track, e i singoli ‘Evil Woman’ e ‘Wicked World’. Ad oggi l’album ha venduto oltre 2.300.000 di copie in tutto il mondo.
Led Zeppelin – ‘Physical Graffiti’ (1975)
‘Physical Graffiti’ è il sesto album della band di Jimmy Page pubblicato il 24 febbraio 1975 per la Swan Song Records, l’etichetta fondata dal gruppo su suggerimento del manager Peter Grant di realizzare un album doppio che raccogliesse anche materiale registrato in precedenza ma rimasto inedito fino ad allora. Ad oggi l’album ha conquistato tre dischi d’oro e quattro dischi di Platino. Il disco è stato classificato d’oro anche in Italia dove ha venduto oltre 25.000 copie.