Taur-Im-Duinath, track-by-track di ‘The Burning Bridges’ in esclusiva per Metal Hammer

Il 24/11/2020, di .

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Taur-Im-Duinath, track-by-track di ‘The Burning Bridges’ in esclusiva per Metal Hammer

Avevamo già ospitato i Taur-Im-Duinath all’uscita del debut album, ‘Del Flusso Eterno’. In questo funesto 2020 la one-man band di Francesco “Oudeis” Del Vecchio torna con il nuovo ‘The Burning Bridges’ per l’etichetta Cult Of Parthenope. Siamo lieti di presentarvi un track-by-track che vi porterà tra le oscure melodie della recente fatica dei Taur-Im-Duinath con le parole del mastermind.

Parte 1 – ‘Randir’

’L’Incedere Del Vuoto’ / ‘Scrutare L’Abisso’
Perenne senso di caduta:
Una caduta infinita, senza direzione o destinazione. L’abisso, che tutto reclama, mi circonda. Il vuoto mi pervade, mi stringe nel suo freddo abbraccio. I miei occhi non vedono, non odo più suono. Sono perso nel baratro. Visioni, ombre che evoca la mia mente, mi assalgono. L’oscurità è totale. Vago, senza speranza di ritrovare la Via. Eppur mai raggiungo il fondo dell’abisso.

’Fuochi Estinti’
La flebile voce della Grande Madre:
Debole è ormai il richiamo, il tenue mormorio della Terra. Un inno che sale, inascoltato, inudibile, disperato, si abbatte sugli aridi lidi della nostra coscienza. Il lamento di un’origine perduta, di una condizione ormai aliena.
Flebile è la voce del vento che accarezza le foglie. La voce della grande madre più non raggiunge le nostre anime svuotate. Arida e sterile è ormai la terra.
Non c’è più luce a guidare il cammino, solo braci già spente. Solo Fuochi Estinti.

’La Chiusura Del Cerchio’
Finalità e ripetizione:
L’inevitabile soccombere delle ere, il tempo erode le fondamenta dell’essere. Le idee scorrono nel fiume dell’eternità, lontane dal clamore. Enigmi incomprensibili a chi cerca di capire.
E così giunge la notte più lunga.
“Una notte di Tutto che è Nulla. Una notte di Nulla che è Tutto.”
Ma ecco che improvvisamente un bagliore strappa il velo, le ombre fuggono e l’oscurità soccombe. Il Cerchio si chiude, e tutto ritorna ancora una volta.

Parte 2 – ‘Bare Boughs’

‘To Wander / Clearing Path’
Bruciati sono i ponti con il passato, e tagliato è ogni legame con quello che fu.
Passi risuonano nell’aria immobile. Un’eco che riverbera tra questi silenti guardiani. Su foglie cadute avanzo, incurante di quale strada stia seguendo.
Qui il tempo perde significato, tutto scorre placidamente. Senza fretta, ansie o incertezze.
Tutto ricordo: ogni pietra, fiore o ramo. Perché ogni nome reca potere in sé. E io tutto stringo nel mio cuore.
Avanzo, con mani tremanti e mente annebbiata, verso la radura.
“The clearest way into the Universe is through a forest wilderness”.

‘Night Hymn’
Il sole morente tutto circonda nel suo abbraccio. Giunto è il tempo del reame di mezzo, signoria del velo cremisi, che con i suoi sospiri annuncia lo svanire della luce.
Cala l’astro, il suo viso luminoso è lentamente celato alla fredda terra.
Sussurrando lievemente, l’araldo annuncia l’arrivo della notte.

‘Hyades’
Danzano nei reami celesti, danzano senza tregua. Veloci navigano, seguendo la rotta dei venti.
Inutile indovinare i loro disegni, vana ogni bramosia di controllo su di esse. Perché la loro è la voce del tuono, loro è la voce della tempesta.
Accogli il loro dono, la loro eterna benedizione.
Lavate via il dolore, con lo scrosciare della pioggia.

‘Erinnerung’
Memorie perdute aleggiano nell’aria tersa. Riecheggiano, dense, nella foresta.
Ci parlano attraverso la polvere di ere svanite, ci tendono la mano. Riluttanti, volgiamo loro le spalle, verso il futuro.
Dimenticare è la nostra maledizione, e la nostra condanna. Ma molto spesso ciò che ci lasciamo alle spalle, ci aspetta per incontrarci davanti.

‘Aeqour Animi’
La vibrazione originaria si espande in un’eco silenziosa. Come frammenti sparsi, vaghiamo senza meta, obliati.
Naufraghi senza dimora, nell’eterno fluire, veniamo sospinti lontani dalle sottili trame del caos.
Tutto ci attraversa, compenetra il nostro spirito, e tutto sopportiamo nei nostri cuori pesanti.

‘Ashes’
Sono cessati i canti, terminati gli inni. L’oscurità ci assale da ogni dove, le ombre si allungano minacciose.
Eppur ancor arde il fuoco, incessantemente, solido e risoluto.

‘The Burning Bridges’ è ordinabile a questo indirizzo

Le foto sono di Marco Alfieri.

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