The Library (28) – Nicolai Lilin – Criminal Tattoos
Il 19/10/2020, di Alessandro Ebuli.
In: The Library.
‘Criminal Tattoos Vol.1’ è la penultima pubblicazione dell’artista Nicolai Lilin, attualmente il suo primo libro illustrato, che esula dalle classiche uscite cartacee dell’autore – ricordo che l’ultimo suo libro, ‘Putin, l’Ultimo Zar’ è uscito lo scorso settembre. ‘Vol. 1’ lascia intendere la possibilità di vedere pubblicato un secondo volume e incuriosisce la scelta di un titolo che lascia ben poco spazio all’immaginazione. Da tempo Lilin ci ha abituati a crude rivelazioni riguardo il suo passato e la sua terra, la Transnistria, e le origini siberiane che hanno ispirato uno tra i suoi libri più conosciuti. Il suo trasferimento in Italia e la scelta della professione di tatuatore unita a quella di narratore raccontano un passato complicato, difficile, più volte messo in dubbio da numerosi detrattori. Curiosa la scelta di dedicare un’intera opera ai soli tatuaggi criminali, peraltro in un formato inedito di notevoli dimensioni (30×21), che permette di osservare nel particolare ogni disegno proposto a partire dalla copertina a sfondo nero sopra la quale campeggia l’immagine di due pistole e un teschio sormontati dal titolo del libro in colore oro.
I disegni rappresentato tatuaggi che celano storie di appartenenza, di gerarchie e di regole conosciute agli appartenenti a talune organizzazioni criminali. Le storie di Lilin appassionano da più di un decennio milioni di persone in tutto il mondo, morbosi fruitori di certa letteratura criminale, ma qui non troviamo traccia alcuna di quelle storie dense di sfumature noir. Soltanto disegni che una volta interpretati potranno raccontare qualcosa legato alla criminalità. In questo libro l’autore ha scritto l’introduzione, la quale si conclude con un preciso monito: “Non tatuatevi nessuno dei disegni presenti in questo libro”.
Ciò per un motivo ben preciso, quello che dobbiamo tenere sempre a mente, ovvero che il tatuaggio ha assunto nella nostra società un ruolo oggettivo dell’espressione della propria individualità, al quale troppo spesso si ricorre in quanto simbolo di moda, ma in alcuni luoghi l’inchiostro sotto pelle rimane simbolo di quella appartenenza citata sopra, che caratterizza la persona al fine unico di risultarne il marchio e il segno distintivo. Se amate la scrittura di Nicolai Lilin ritroverete in queste illustrazioni molti dei suoi racconti, e il fatto che si possano comprendere nel profondo poco importa, giacché si tratta di un’opera principalmente visuale e quindi fruibile da chiunque, anche di chi è totalmente digiuno della materia. C’è oscurità tra queste pagine, c’è la voglia di raccontare e raccontarsi attraverso un linguaggio universale, quello dei tatuaggi, che parla al mondo attraverso linee, punti, tratti più o meno marcati e simboli. Perché il tatuaggio è “simbolo”, lo è divenuto nel tempo attraversando millenni di storia e mai fino ad ora l’autore gli aveva reso omaggio come oggi. Attendiamo l’uscita del secondo volume, nella speranza che l’autore decida di inserire una sezione scritta nella quale spieghi, o per meglio dire racconti, la storia intrinseca delle illustrazioni proposte.
IMMAGINI DA NICOLAILILIN.IT
IL LIBRO È ORDINABILE A QUESTO INDIRIZZO.