5 curiosità che forse non sapete su… Nick Menza
Il 23/07/2020, di Federica Sarra.
In: The Birthday Party.
Nick, al secolo Nicholas Menza, nasce a Monaco il 23 Luglio del 1964 in una famiglia di musicisti. È con i Megadeth che Nick dimostra al mondo tutto il suo talentuoso drumming e accresce la sua fama. Negli anni si ritrova a lottare contro l’abuso di droghe e un tumore. Nick ci lascia all’età di 51 anni, nel 21 Maggio del 2016. Vorremmo ricordalo così, come nella foto scelta non a caso, dietro le sue pelli, impegnato e sorridente.
Di padre in figlio
Comincia a suonare la batteria a soli cinque anni e cresce ascoltando i dischi di musica Jazz e Blues del padre, il noto musicista Jazz Don Menza. Grazie alle frequentazioni musicali del padre, Nick ha la possibilità di esibirsi in concerto già a soli 13 anni. Fra gli amici di Don Menza alcuni noti batteristi, tra cui Buddy Rich, Louie Bellson, Steve Gadd e Jack DeJohnette, che Nick ha la fortuna di conoscere sin da piccolo. Buddy Rich diventerà uno dei suoi riferimenti musicali, così come lo studio della batteria Jazz lo formerà come musicista ipertecnico.
Un tecnico del suono molto, troppo abile
Vi siete mai chiesti come venne reclutato Menza come Drummer dei Megadeth? Penserete che in qualche modo c’entri David Mustaine, a cui nulla sfugge eppure non è del tutto così. E nulla a che vedere con le classiche audizioni, nelle quali una sequela di aspiranti batteristi si susseguono l’uno dopo l’altro. Nick viene notato e in seguito assunto come tecnico del suono dell’allora batterista della band, Chuck Behler. Durante alcune registrazioni in studio, Mustaine nota che Menza è in grado di sopperire ad alcune carenze tecniche di Behler e quando quest’ultimo lascia la band, l’ingresso di Menza nei Megadeth è ormai ovvio.
Il primo Live di una promettente, nuova avventura
Il primo show non si scorda mai, sia che lo si viva da ascoltatori, sia da musicisti. È quello che devono aver pensato in quel di Bradford in Inghilterra nel 1988, quando alcuni fortunati fan si godono per la prima volta, i virtuosismi di Menza dietro le pelli. L’esordio live con i Megadeth si rivela un successo e viene a crearsi un’ottima alchimia, on stage e off stage, con il resto della band. Mustaine vuole assolutamente Nick anche per le registrazioni di ‘Rust In Peace’, quarto album dei Megadeth uscito nel 1990 per la Capitol Records.
La zona nera
Il vero motivo che vede l’allontanamento dai Megadeth è legato alla diagnosi di un tumore nell’estate del 1998. Una piuttosto accurata biografia del batterista narra che fu Mustaine a licenziare Menza, a quel punto non più utile ai Megadeth. Menza apprese la notizia al suo risveglio dopo l’operazione e non da colui che considerava come un mentore, l’enigmatico Mustaine. Nonostante tutto, Nick riesce a sconfiggere il cancro e a celebrazione della sua rinascita personale e artistica pubblica l’album solista ‘Life After Death’. Purtroppo il male si ripresenta e le continue terapie a cui viene sottoposto lo spingono verso una spirale di rabbia e frustrazione che lo porta ad abusare delle automedicazioni. È un periodo oscuro per uno dei batteristi più virtuosi e tecnici che il Metal abbia mai conosciuto.
Pezzo per pezzo, ricostruirsi. E no, non è una morte legata all’abuso di droghe
Per anni Nick è on & off dalle scene, partecipa a una reunion dei Megadeth per poi venire allontanato nuovamente ma se abbiamo imparato qualcosa da Nick Menza, è quella sua straordinaria capacità di lottare. Non si molla, la vita, la musica, le collaborazioni, gli affetti, soprattutto la sua batteria. È lì, proprio lì che un infarto lo colpisce mentre sta suonando con la sua nuova band OHM, nel Jazz club The Baked Potato in California. Le prime news che giungono da oltremare, parlano di morte per abuso di droghe, quasi a voler gettare fango e dare voce al solito cliché del musicista dannato. L’autopsia rivelerà invece che Menza era pulito da anni e che il suo cuore di leone ha collassato, forse sotto il peso degli anni di terapie, di delusioni, di lotte.
Di una cosa siamo certi, non lo dimenticheremo mai. Oggi avrebbe compiuto 56 anni.