Area99vinile (La Spezia), intervista a Stefano Leoni
Il 23/06/2020, di Alessandro Ebuli.
In: Sell Your Vinyls To The Devil.
Area 99 Vinile è un piccolo negozio, un luogo raccolto nel quale si respira la musica in tutte le sue declinazioni, con disponibilità di nuovo e usato, nel sacro nome del Vinile. Metal, Rock, Blues, Dark, Indie, Soul, Pop, Punk, Country e molto altro in questa piccola realtà alla Spezia, di fatto l’unica ancora aperta in città. Che si tratti di un revival dettato dalla moda o di un reale ritorno ad un supporto che sembrava destinato alla pensione, il disco nero pare godere di nuova vita e molti appassionati non si lasciano sfuggire la possibilità di recuperare titoli abbandonati nelle soffitte e nelle cantine, spesso con l’intento di riscoprire della buona musica, o in altri casi di guadagnare qualcosa. Inoltre, sono ormai moltissime le ristampe di vecchi album fuori catalogo oppure pubblicati soltanto su Compact Disc, per i quali la nuova veste a 33 giri diviene qualcosa di allettante tanto per il contenuto sonoro quanto per la veste grafica.
In un caldo pomeriggio di inizio giugno, ancora in balia degli strascichi del virus Covid-19, debitamente igienizzato, guantato e mascherato, scambio qualche parola con il titolare del negozio, Stefano Leoni.
Ciao Stefano, benvenuto su Metal Hammer. Ti va di presentarti, di raccontarci qualcosa di te? A te la parola.
Certamente. Prima di tutto un caro saluto a tutti quelli che amano qualsiasi genere di musica e che in questo momento ci stanno dedicando un po’ del loro tempo. Come mi posso presentare… sono orgoglioso di essere vissuto da sempre in una piccola, ma nello stesso tempo importante, realtà come La Spezia che non cambierei per nulla. Avevo vent’anni quando i Sex Pistols devastarono il Regno Unito e non solo… Ho 62 anni e sono felicemente sposato con Natalia.
Vorrei iniziare la nostra chiacchierata chiedendoti se hai avuto precedenti esperienze lavorative nel settore musicale, nello specifico per quanto riguarda la vendita di dischi.
Sì, più che altro passioni lavorative, dato che sono stato da sempre un appassionato del mitico vinile, collezionando e ascoltando dalla fine degli anni Sessanta; in seguito, per nove indimenticabili anni, dal 1976 al 1985, ho fatto parte del Team di Radio Spezia Stereo, divenuta poi Primaradio, svolgendo un programma radiofonico di musica “giovane”. Ricordo che Radio Spezia nel lontano 19 marzo 1976 fu la prima radio libera a trasmettere nel nostro territorio.
Quando nasce Area99 e soprattutto cosa ti ha spinto a intraprendere questa avventura nel mondo del vinile?
Riallacciandomi alla domanda precedente Area99vinile è la prima esperienza lavorativa nel settore musicale per quanto riguarda la vendita al pubblico. Area99vinile nasce ormai otto anni fa, nel 2012, quasi per caso e come complemento all’altra attività di famiglia, quella principale, che svolgo da sempre. Certamente la molla è stata la passione per la musica e soprattutto la certezza che il vinile non sarebbe passato mai di moda.
Raccontami com’è nata la tua passione per la musica e in particolare per l’oggetto vinile.
Sanremo prima di tutto. Non perdo un’edizione del festival fin da bambino. Le indimenticabili audio cassette con cui andavamo in giro che ascoltavamo con l’inseparabile mangianastri – che i nastri spesso se li mangiava davvero – e infine per le copertine dei dischi che spesso sono delle vere e proprie opere d’arte.
Hai rapporti di lavoro in particolare con alcune etichette e distributori oppure tratti indistintamente con tutte le realtà discografiche, piccole e grandi esse siano?
Sia l’una che l’altra. Punto principale di riferimento sono due aziende di distribuzione tra le più importanti a livello nazionale e poi un contatto continuo e stimolante con le piccole etichette che quasi sempre riservano delle grandi sorprese in positivo riguardo le produzioni. Nessuna preclusione per qualsiasi genere musicale.
Parliamo dell’utenza del tuo negozio, uno degli aspetti che personalmente mi incuriosisce molto essendo io stesso un appassionato di musica in supporto vinilico. Hai a che fare maggiormente con clienti abituali o di passaggio visti anche i numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo grazie alle navi da crociera che attraccano nel nostro golfo?
Certamente i clienti, o meglio gli amici vinilofili e cdofili abituali sono un supporto essenziale e irrinunciabile, perché con loro la vendita è solo l’ultimo tassello di un “percorso” di continui consigli e suggerimenti reciproci riguardo soprattutto alle nuove uscite. D’altro canto, vedersi piovere in negozio spesso e volentieri ragazzi, e diversamente ragazzi, dai posti più lontani del globo, grazie alla vocazione turistica della nostra città e alla passione planetaria per la musica, genera una immensa felicità.
E quali sono le richieste più strane che ti sei sentito rivolgere?
Mah, come ho già detto, essendo nato musicalmente con Sanremo, non posso davvero stupirmi di nessuna richiesta. Certo, quando un ragazzo entra e mi chiede se vendo “LETTORI PER VINILE”, mi fa un po’ strano…
Nonostante Area99 sia aperto soltanto da pochi anni tu hai un legame cinquantennale con la musica. Qual è il tuo rapporto con lei, ti definiresti più un fruitore, un divulgatore oppure un semplice venditore?
Sicuramente un semplice venditore assolutamente no. Fruitore direi nella norma, ma non più di tanto. Divulgatore mi sembra reboante. Piuttosto un umile ricercatore di realtà musicali che amano un po’ nascondersi al grande mercato discografico. In quel caso, quando trovi qualcosa, è molto interessante poter condividere e ragionare con altri della scoperta.
Eccoci arrivati alla domanda che ogni appassionato di musica vuole sentirsi rivolgere: c’è un genere musicale oppure un artista in particolare che ami, o che hai amato, più di altri?
Qui gioco a carte scoperte, dato che il negozio si chiama Area99vinile. Infatti, gli Area sono sempre stati e sono tuttora qui accanto a me come dei vecchi amici sui quali puoi fare affidamento. Come genere, mi attira tutto ciò che è difficilmente fruibile ad un primo ascolto, ovvero avant-garde o experimental.
Che importanza ha nel 2020, sulla base della tua esperienza, il rapporto tra negoziante e acquirente? Pensi che le grandi piattaforme di distribuzione online e quelle di ascolto in streaming potranno in futuro soppiantare completamente i negozi di dischi come Area99? Personalmente ritengo che il rapporto tra negoziante e cliente abbia in sé qualcosa di magico, perché il confronto e lo scambio di opinioni tra le due parti, come dicevi tu poco fa, sia irrinunciabile.
Se avessi pensato questo non avrei nemmeno iniziato. Penso invece che siano due percorsi completamente diversi. Gli amici di Amazon offrono soprattutto un prodotto che sia preferibilmente e il più possibile già conosciuto, in modo da fare grossi numeri. Per noi piccoli negozi è decisivo il famoso “percorso” già citato, che nessuna piattaforma potrà mai offrire. Poi a noi piccoli bastano numeri piccoli… bye bye…
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