Carach Angren – track-by-track di ‘Franckensteina Strataemontanus’ scritto da Ardek in esclusiva per Metal Hammer Italia

Il 22/06/2020, di .

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Carach Angren – track-by-track di ‘Franckensteina Strataemontanus’ scritto da Ardek in esclusiva per Metal Hammer Italia

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È la penna di Ardek che ci illustra i dettagli del nuovo ‘Franckensteina Strataemontanus’, in uscita per Season Of Mist il 26 giugno 2020. Il concept partorito dai maestri olandesi dell’horror metal Carach Angren, con una produzione eccellente, è un’opera cinematografica intensa e brillante che gli amanti del genere non potranno lasciarsi sfuggire. 

1. ‘Here In German Woodland’

La prima è una traccia introduttiva che apre le porte all’ascoltatore nel mondo in cui si svolgerà la storia che sta per essere raccontata. L’atmosfera iniziale è leggera ma, allo stesso tempo, pensierosa e densa. Il narratore ci racconta di un ragazzo andato a giocare nei boschi vicino alla città di Darmstadt, in Germania, che, dopo il ritorno a casa, si ammala gravemente e alla fine muore per quella che sembra essere una misteriosa infezione.
Per quanto riguarda la musica, il destino che sta per compiersi e un sentimento di tristezza angosciante sono già presenti sin dall’inizio, poiché un organo solitario è accompagnato da un coro di bambini. L’orchestra cresce lentamente mentre il narratore rivela i dettagli della storia.

2. ‘Scourged Ghoul Undead’

L’atmosfera dell’introduzione si è gradualmente trasformata in qualcosa di più inquietante e pericoloso. Dopo una prima esplosione di terrore, il tono cupo iniziale ritorna ancora una volta preponderante, mentre il narratore conclude il suo discorso. Inizia ad esserci un accento sulle chitarre e sul blast-beat, mentre l’orchestra e la voce portano avanti la storia. Il giovane ragazzo è stato seppellito, la famiglia è straziata, ma una notte trova la strada per uscire dalla tomba. Torna a casa in versione zombie e divora il viso di sua madre stringendola in quello che voleva essere un abbraccio. La musica rivela suoni sempre più inquietanti, meccanici e ultraterreni agghindati di elementi orchestrali mentre la traccia si evolve nel suo ultimo movimento. Qui si avverte il primo sentore della presenza del personaggio principale dell’album, vale a dire Johan Conrad Dippel, intento a sperimentare con corpi morti nel castello di Frankenstein secoli prima degli eventi in questa canzone …

3. ‘Franckensteina Strataemontanus’

Ci troviamo al cospetto di un uomo brillante nel suo laboratorio preso dalla smania incessante di creare un elisir di lunga vita, che nel frattempo, come frutto delle sue ricerche, crea mostruosità. Questa canzone rivela il personaggio principale in tutta la sua gloria: “Oh In the Name of God, now I know how it feels to be God – I Am God!“, sono le parole che Johan Conrad Dippel pronuncia mentre riesce a raggiungere uno dei suoi obiettivi prefissati. Laceranti chitarre, tamburi che pestano annegati in suoni meccanici industrial portano a compimento questa traccia. Per noi Carach Angren è uno dei momenti salienti dell’album, ci siamo spinti in territori molto sperimentali e, per noi, del tutto inesplorati dal punto di vista sonoro. Alcuni dei misteriosi suoni industrial che sentirete sono in realtà suoni “distrutti” di violini che suonano. Nei versi c’è un forte contrasto tra il ronzio dei bassi delle chitarre, batteria e voce e la leggerezza dello xilofono dissonante. Lo xilofono può essere immaginato come la mente creativa capace di costruire ogni genere brillante connessione .

4. ‘The Necromancer’

Permane il mood della title-track, intanto che rimaniamo in compagnia di Johan Conrad Dippel e dei suoi macabri esperimenti. Siamo al punto in cui riesce a creare un mostro e affonda nel narcisismo come mai prima d’ora. La traccia si snoda attraverso diverse impostazioni e atmosfere mentre si conclude nel folle coro: “It’s alive!”. Questa è la prima traccia in cui viene introdotta la lingua tedesca (poiché il personaggio principale era di origine teutonica). L’orchestra si fonde con theremin, sintetizzatori e molti altri tipi di effetti sonori per creare un paesaggio sonoro fresco e moderno.

5. ‘Sewn For Solitude’

È la traccia più triste dell’album in quanto descrive il destino miserabile che spetta alla Creatura a cui Dippel aveva dato vita nel brano precedente: un mostro talmente orrendo da essere costretto a nascondersi nelle foreste, tagliato fuori da qualsiasi connessione con altri esseri umani. L’emozione di questa canzone è retta principalmente da un violino solista, brillantemente interpretato da Nikos Mavridis che ha suonato il violino in tutti i nostri album. La voce in clean rivela l’umanità nascosta sotto la spessa corteccia del mostro, che, in realtà si dimostra intelligente, emotivo e pronuncia sentite parole di rancore: “What have you done, see the creature I’ve become – Monster to many, friend to none.”. Per noi questo brano è celebra i nostri lavori precedenti (‘Lammendam’).

6. ‘Operation Compass’

Ci piace sempre molto il contrasto sui nostri album, proprio come quando si guarda un film svilupparsi da una scena all’altra. Riteniamo che per l’ascoltatore la variazione sia la chiave per stabilire una connessione con il tutto. ‘Operation Compass’ non poteva essere più lontana dalla canzone precedente, eppure mentre si sviluppa finisce musicalmente in una Fata Morgana, esattamente dove ‘Sewn for Solitude’ ci ha lasciato, prima di tornare al sound death metal stabilito fin dall’inizio .
La canzone inizialmente sembra scollegata dalla trama principale, ma è legata al resto attraverso un importante elemento chiave: l’olio d’ossa, meglio detto ‘Dippel’s Oil’. Dippel ai suoi tempi creò un olio fatto di ossa di animali. Le forze armate britanniche consigliarono di utilizzare quest’olio durante la Seconda guerra mondiale nel Nord Africa come arma chimica rudimentale per rendere imbevibili i pozzi d’acqua per via dell’odore fetido e nauseante che emana. Abbiamo permesso alla nostra fantasia di fare un passo ulteriore mentre descriviamo immagini di soldati che ritornano indietro dal regno dei morti creando una composizione fantastica e infinita di zombie.

7. ‘Monster’

Quindi cos’è un “mostro”, un serial killer è un “mostro”? Un “mostro” è qualcuno o qualcosa che non ci è familiare, qualcosa di orribile? Se chiamiamo qualcuno “mostro”, questo giudizio ci rende a nostra volta dei mostri? Sono concetti che sollevano non poche domande. Questa traccia è come l’occhio del ciclone, non è destinata a far respirare aria fresca per l’ascoltatore. Il riff principale cresce ciò inizia con un pianoforte giocattolo e finisce per essere un tornado di sinfonie pazze e riff calpestanti. Musicalmente e creativamente è un omaggio ai film horror classici, Seregor infatti passa dalla narrazione cinematografica alle risate maniacali e ai grugniti profondi.

8. ‘Der Vampir von Nürnberg’

Dippel, che attraverso le sue creazioni ha ispirato la guerra molti anni dopo, diventò un idolo anche per Kuno Hofmann, che in realtà è ancora vivo e abita in Germania. Durante gli anni Settanta, questo giovane sordo muto sembrava lentamente evolversi da un uomo per il quale si potrebbe provare pietà ad un vampiro che annusa tombe durante la notte. Vagava per i cimiteri e per le ‘Leichenhausen’ per bere sangue dai morti. Ispirato dagli scritti di Dippel, partì e uccise due persone che dormivano in una macchina e bevve anche il loro sangue.
Durante le registrazioni vocali siamo rimasti piacevolmente disgustati e divertiti mentre Seregor ingoiava l’acqua davanti al microfono per imitare la deglutizione del sangue. Uno dei momenti salienti delle registrazioni.

9. ‘Skull With A Forked Tongue’

Dopo i viaggi nel tempo e le esplorazioni geografiche seguendo i tentacoli figurativi di Dippel, ecco che torniamo nel suo laboratorio mentre intensifica le ricerche per trovare l’elisir di lunga vita: vuole essere immortale, vivere per sempre e non avrà riposo prima avercela fatta. Notte dopo notte, consulta un teschio dalla lingua biforcuta per farsi svelare il mistero della vita e della morte. Alla fine, in uno stato vicino all’estasi, trova il segreto e completa l’elisir. Eppure la promessa assume contorni cupi, mentre continua a vivere, infatti, deve vedere la propria carne marcire: “Forever in decay, my flesh rots away”.
Uno dei momenti salienti di questa traccia è il ritornello, melodico ed epico che si conclude in un assolo di chitarra di Seregor verso la fine.

10. ‘Like A Conscious Parasite I Roam’

 Riflessione su ciò che è appena successo: Dippel, ora un fantasma, è legato al suo corpo in decomposizione e al luogo della morte fisica mentre si lamenta la propria esistenza. “I drank from the promise of a life eterenal, yet the rotting of my flesh spills into irony. My being now doomed to witness the decay of my corpse”: la sua unica possibilità di continuare a vivere è quella di trovare un corpo nuovo. Si nasconde per lunghi anni, poi, improvvisamente, un ragazzo arriva a giocare nei boschi …
Ecco che viene stabilita una connessione con la traccia d’apertura. Da ascoltatori ora capiamo finalmente la storia e scopriamo che Dippel ha preso il giovane ragazzo. L’inizio era la fine e nella fine stessa si è creato un nuovo inizio.

ENGLISH VERSION

1. ‘Here In German Woodland’

This track introduces the listener to the story about to be told. The atmosphere starts light yet brooding and thick as the narrator tells us about a young boy that went playing in the woods near the town of Darmstadt in Germany. After returning home het got very sick and eventually dies from what seems to be a mysterious infection.
Music wise the incoming doom and sadness is already present from the very beginning as a lonely organ tone is accompanied by a children’s choir. The orchestra then slowly swells as the narrator reveals more of the story.

2. ‘Scourged Ghoul Undead’

The vibe of the introduction has gradually changed into a more haunting and dangerous atmosphere. After an initial blast of terror the gloomy tone of the introduction once more returns as the narrator concludes his speech. Here we go then into the highest gear as guitars, blast beats, the orchestra and vocals push the story forward. The young buy was buried amidst heavy family grieve but one night finds his way back from the grave. He walks back home in zombie-like state and in the embrace of his mother gnaws of her face. The tone is set.
The music reveals more and more eerie, mechanical and otherworldly sounds dressed in orchestral flavours as the track evolves into its last movement. This is the first hint of the main character of the album, namely Johan Conrad Dippel, who was experimenting with dead bodies in Frankenstein Castle centuries before the events in this song…

3. ‘Franckensteina Strataemontanus’

We find ourselves amidst the relentless pursuit of a brilliant man in his laboratory, creating monstrosities, finding a way to create an elixir of life. This song reveals the main character in all his glory. “Oh In the Name of God, now I know how it feels to be God – I Am God!”. Johan Conrad Dippel utters as he succeeds at one of his set-out goals. Ripping guitars, pounding drums drowned in industrial mechanical sounds pushes this track forward. For us as Carach Angren one of the highlights of the album as we moved into very experimental and new territory sonically speaking. Some of the eerie industrial sounds you hear are actually “destroyed” sounds of violins playing. In the verses there is heavy contrast between the low rumbling guitars, drums and vocals and the lightness of the dissonant xylophone. The xylophone can be seen as the creative mind making all kinds of brilliant connections.

4. ‘The Necromancer’

The tone of the title track continues as we stay with Johan Conrad Dippel and his experiments. He succeeds at creating a monster and bathes in narcissistic tendencies like never before. The track moves through different settings and atmospheres as it concludes in the mad chorus “It’s alive!”. This is the first track where the German language is introduced as the main character was of German origin. The orchestra blends with theremin, synthesisers and all kinds of sound effects to create a fresh soundscape.

5. ‘Sewn For Solitude’

The saddest track on the album as it describes the miserable fate of Dippel’s creation from the previous song. A monster, so horrendous it has to hide in forests and is cut off from any connection to other beings. The emotion in this song is articulated through a solo violin, as always brilliantly performed by Nikos Mavridis who has played solo violin parts on all our albums. The clean vocals reveal the hidden aspect of humanity under thick monstrous layers. The monster is actually intelligent, emotional and utters words of grievance. “What have you done, see the creature I’ve become – Monster to many, friend to none.”
For us this track is the one that celebrates our earlier works (‘Lammendam’).

6. ‘Operation Compass’

We always like contrast on our albums, just as you are watching a movie develop from scene to scene. We feel variation is key into establishing an expanding connection to the whole as a listener. Operation Compass couldn’t be further apart from the song before, yet as it develops it ends up musically in a Fata Morgana, exactly where ‘Sewn for Solitude’ left us, before returning to the death metal pace it set out from the very beginning.
The song at first feels disconnected from the main story line, yet it is tied to the whole through one important key element: – Bone Oil –, or better said “Dippel’s Oil”. Dippel in his time created an oil made out of animal bones. The oil was advised to be used in WWII in North Africa by the British forces as a rudimentary chemical weapon to render the water wells undrinkable. We allowed our fantasy to take things a step further as we depict images of soldiers returning from the dead creating an endless zombie extravaganza.

7. ‘Monster’

So what is a Monster, is a serial killer a monster? Is a monster someone or something that looks unfamiliar, hideous? If we call someone a monster, does that act in itself make us a the judgemental ones also into monsters? Some questions that can be raised thinking about the concept. The track is like the stomping eye of the storm but not intended to create fresh air to breathe for the listener. The main riff grows and grows and what started as a toy piano ends up being a tornado of mad symphonies and stomping riffs. Musically and creatively an oath to classical horror movies as Seregor moves from cinematic narration to manic laughter and deep grunts.

8. ‘Der Vampir von Nürnberg’

Just as Dippel through his creations inspired war many years later, we say he became an idol to Kuno Hofmann, who in fact is still alive and lives in Germany. During the seventies, this deaf mute man slowly seemed to evolve from a man one would feel sorry for into a vampire sniffing out graves during night. He would go out into cemeteries and “Leichenhausen” to drink blood from the dead. Inspired by the writings of Dippel he set out and killed two people sleeping in a car and drank their blood as well.
During the vocal recordings we were pleasantly disgusted and entertained as Seregor swallowed water in front of the microphone to mimic the swallowing of blood. One of the highlights of the recordings.

9. ‘Skull With A Forked Tongue’

After time travels and geographical explorations following Dippel’s figurative tentacles, we return back to his home, his laboratory as he intensifies his pursuit of finding the elixir of life. He wants to be immortal, live forever and won’t rest before. Consulting a skull with a forked tongue night after night to unveil the mysterious of life and death. Eventually he ecstatically finds the secret and completes the elixir. Yet the promise turns bleak as he indeed keeps living, but has to witness his flesh rotting away. “Forever in decay, my flesh rots away”.
One of the highlights in this track is the chorus, melodic and epic which concludes into a guitar solo by Seregor towards the end.

10. ‘Like A Conscious Parasite I Roam’

Reflection on what has just happened. Dippel, now a ghost, l is bound to his rotting body and place of physical death as he laments his own existence. “I drank from the promise of a life eterenal, yet the rotting of my flesh spills into irony. My being now doomed to witness the decay of my corpse”. His only chance of life continuation is finding a fresh body. He lurks there as years and years pass by. Then, suddenly a young boy comes playing in the woods…
The connection is made to the opening track. We as the listener now understand the story and find out that Dippel took a hold of the young boy. The beginning was the end and in itself creates a new beginning.

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