‭Floria Sigismondi, tra shock e realtà

Il 08/02/2020, di .

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‭Floria Sigismondi, tra shock e realtà

Come si potrebbe non parlare di Floria Sigismondi su Metal Hammer,‭ ‬nell’ambito dell’arte visiva quando questa s’intreccia indissolubilmente alla musica ed in particolare alla produzione di videoclip.‭ ‬Dal segno inconfondibile di un’artista pluripremiata di origini italiane.
Floria Sigismondi nasce a Pescara nel‭ ‬1965‭ ‬in una famiglia di cantanti d’opera lirica che si trasferiscono in Canada due anni dopo la sua nascita,‭ ‬aprendo la strada alla piccola Floria che diverrà nel corso della sua vita una delle registe di video più ricercate negli Stati Uniti.‭ ‬Studia disegno all’Ontario College of Art‭ & ‬Design e si diploma in fotografia.

 

Incomincia la sua attività professionale nel campo pubblicitario e della moda,‭ ‬ma ben presto viene notata per la forza e l’originalità delle immagini prodotte,‭ ‬che le permettono di sviluppare la passione per i cortometraggi di taglio‭ “‬dark‭” ‬introducendola nell’ambiente musicale dove il videoclip prende piede nella promozione mediatica intorno agli anni‭ ‘‬88-‭‘‬90‭ ‬iniziando a collaborare successivamente con la casa di produzione Revolver Film.
Si dedica intensamente alla Scultura ed alla fotografia oltrechè alla realizzazione di cortometraggi e videoclip dal primo grande esordio del‭ ‬1995‭ ‬con‭ ‘‬Beautiful People‭’ ‬e‭ ‘‬Tourniquet‭’ ‬di Manson e con‭ ‘‬Little Wonder‭’ ‬e‭ ‘‬Dead Man Walking‭’ ‬di David Bowie,‭ ‬lavori caratterizzati da un gusto surrealista ed onirico.‭ ‬Nel‭ ‬1997‭ ‬dirige il video di Tricky‭ (‘‬Makes Me Wanna Die‭’) ‬e per Robert Plant e Jimmy Page‭ ‬‭(‘‬Most High‭’)‬.‭ ‬Citando da fonti di stampa si racconta di un particolare aneddoto dell’incontro tra Manson e la Sigismondi‭ ‬per la lavorazione di‭ ‘‬Beautiful People‭’‬‭.

 

 “Quando i due si incontrarono dieci anni fa,‭ ‬sul set del videoclip,‭ ‬diretto da lei,‭ ‬Floria mostrò a Manson un aggeggio,‭ ‬una specie di apparecchio per i denti,‭ ‬ma decisamente più diabolico.‭ ‬Un attrezzo di tortura.‭ “‬Mettilo‭”‬,‭ ‬gli disse.‭ ‬Figuriamoci se Manson,‭ ‬che con le sfide e il terrore flirta da una carriera,‭ ‬poteva rifiutare.‭ ‬Il video fu un cult e il migliore biglietto da visita per la Sigismondi,‭ ‬da allora diventata una delle videomaker più corteggiate dalle star.‭ ‬Manson invece tornò a casa con dei tagli in bocca per colpa di quell’attrezzo‭”.‭ ‬ (Gianni Santoro‭ ‬-‭ ‬La Repubblica‭)‬.
Floria diviene velocemente riconoscibile attraverso il carattere blasfemo e‭ ‬irriverente delle sue immagini,‭ ‬dove mescola abilmente contenuti sociali e politici ad immagini catastrofiche e post-moderne con abilità tecnica e formale raffinata.‭ ‬La stessa Floria definisce le sue immagini come‭ ‬“antropici sottomondi abitati da anime torturate ed esseri onnipotenti,‭ ‬mondi paralleli devastati ed alieni,‭ ‬inconfondibilmente legati alla realtà,‭ ‬come fossero ombre di noi stessi‭”‬ ( Donatella Mezzotero-Femiconism‭ ‬2011‭)‬.‭ ‬

 

La deformazione della realtà e l’imperfezione dei personaggi,‭ ‬talvolta freak,‭ ‬mutilati,‭ ‬bambini alienati,‭ ‬donne androgine,‭ ‬sensuali ed aliene,‭ ‬insetti viscidi ed animali notturni e sotterranei,‭ ‬come usciti da un incubo,‭ ‬atmosfere oniriche,‭ ‬sfocate e violente,‭ ‬urlano allo spettatore l‭’‬intento di esprimere il nascosto,‭ ‬le ombre celate della vita,‭ ‬il nefasto e l’oscuro,‭ ‬ciò che l’uomo stesso,‭ ‬atavicamente,‭ ‬rifugge e teme,‭ ‬come gli abissi dell’anima ed i mostri che danzano con le paure più recondite.‭ ‬Talvolta le immagini sono spinte al limite della sopportazione in un richiamo costante alla tentazione di‭ “‬vedere l’invisibile‭”‬,‭ ‬di vedere quello che può‭ “‬anche essere‭”‬,‭ ‬in una istigazione perversa a guardare ed esorcizzare il male attraversandolo con l’immaginazione.
Indubbiamente vicina alla ricerca artistica di Witkin di cui abbiamo parlato nello scorso numero,‭ ‬la Sigismondi sviluppa per lo più l’aspetto post-moderno e l‭’ ‬intersecanza continua di una realtà vicina ad un mondo alieno,‭ ‬situazioni poco rassicuranti ed ansiogene,‭ ‬dove l’essere umano viene rappresentato in situazioni simboliche di asfissia fisica e dell’anima,‭ ‬dove a tratti riconosciamo uno stile un po‭’ “‬glam‭” ‬e patinato nella costruzione dei set per le riprese e negli scatti fotografici.

 


Il carattere inconfondibile delle immagini-video si ritrova nella stessa ricerca‭ ‬fotografica e nelle sculture dell’artista,‭ ‬dove la donna,‭ ‬messa al centro dell’attenzione,‭ ‬diviene messaggera di una metamorfosi apocalittica cui non può trovare scampo.‭ ‬Deformazioni e mutazioni corporee,‭ ‬espressioni di relazioni snaturate tra l’essere ed il corpo,‭ ‬tra l’essere ed i suoi simili,‭ ‬il cambiamento stesso della materia-corpo come condizione obbligata che ci viene proposta e riproposta nel delirio di onnipotenza dalla ricerca genetica ed estetica,‭ ‬come fosse una tappa fondamentale per l’evoluzione della specie,‭ ‬l’essere umano come manichino,‭ ‬la donna come bambola sexy e stereotipata,‭ ‬intrappolata in automatismi gelidi,‭ ‬rappresentazioni di una umanità ibrida,‭ ‬extra-umana,‭ ‬intrisa di innesti cybernetici,‭ ‬queste le tematiche ricorrenti nell’opera di Floria.
Tanti i riferimenti alla storia dell’arte che si ritrovano nella sua produzione,‭ ‬dalla mitologia greca fino alla pittura di Frida Kalo,‭ ‬Francis Bacon e quella iperrealistica di Gottfried Helnwein‭ ‬.
La casa editrice tedesca d’Arte‭ ‬Die Gestalten Verlag‭’‬ha pubblicato due sue monografie fotografiche:‭ ‘‬Redemption‭’‬(1999‭) ‬e‭ ‬’Immune‭’‬(2005‭)‬. Le sue opere sono state invece esposte a Toronto,‭ ‬New York,‭ ‬Los Angeles,‭ ‬in California,‭ ‬a San Francisco,‭ ‬Chicago,‭ ‬Parigi‭ ‬,‭ ‬Francoforte,‭ ‬Londra ed in Italia.‭ ‬
Floria Sigismondi vive tra Toronto e New York,‭ ‬ed è ormai ospite fissa in numerose conferenze internazionali di settore:‭ ‬dal Mexico City International Film Festival al‭ ‬31°‭ ‬International Film Festival di Rotterdam,‭ ‬dal TED City Conference di Toronto,‭ ‬al Fotomässan di Goteborg.‭ Nell’ottobre‭ ‬2004‭ ‬ha avuto una figlia dal marito‭’‬Lillian Berlin, frontman dei Living Things.‭
‬Non resta che elencare alcuni dei lavori più noti dell’artista per chi volesse‭ (‬e non l’ha già fatto‭)‬,‭ ‬prendere visione dello stile inconfondibile:‭ ‬Marilyn Manson-‭ ‬’Beautiful People‭’ ‬(1996‭) ‬-‭ ‬’Tourniquet‭’ ‬(1996‭)‬,‭ ‬David Bowie‭ ‬-‭ ‬’Little Wonder’.