The Library (17) – Children Of Doom
Il 20/12/2018, di Giuseppe Cassatella.
In: The Library.
Doom, destino. E nel destino di Eduardo Vitolo c’era scritto che un libro sul Doom prima o poi il saggista campano l’avrebbe pubblicato. Tutta la sua, ormai cospicua, produzione letteraria si muoveva in questo senso: il fil rouge che lega Black Sabbath, Antonius Rex, underground italico e horror rock è, appunto, il Doom. Ovviamente, Edu ha trattato la materia con il solito piglio certosino, tirando fuori un’opera che non è un semplice elenco di band, ma un’attenta analisi del fenomeno anche, e non solo, attraverso i gruppi celebri o di nicchia che ne hanno scritto l’epopea.
Per questo Children Of Doom diventa un libro che è leggibile su più livelli: quello base, per il neofita del genere, che può entrare in contatto con quanto composto da Black Sabbath, Candlemass, Saint Vitus, Winter, Type O Negative, Sleep, solo per citare alcune band più celebri; e il livello superiore, per il patito/collezionista, che troverà in queste pagine qualcosa che va oltre le sette note, cioè la filosofia. Perché se c’è un sottogenere del metal che può essere considerato una corrente filosofica è proprio il Doom. Scoprirete i natali ideologici, risalenti al Medioevo, e quelli musicali, più vicini a noi cronologicamente e legati al blues.
Da quel punto in poi, la imponente mole di lavoro viene suddivisa dall’autore secondo canoni temporali e geografici, per un excursus che vi farà scoprire gruppi e personaggi misteriosi, oscuri e, talvolta, bizzarri. Per un genere che è vivo e mutevole, capace di partire, quasi per unanimità, con l’esordio dei Black Sabbath, e per poi riprodursi per meiosi in tante micro correnti (quasi mai capaci, invero, di guadagnarsi il successo di massa), che vanno dallo stoner, al drone, al funeral, allo sludge e all’epic. Alla base c’è sempre la sofferenza, alle origini accettata in modo fatalista, oggi forse portatrice di rabbia.
Mai come in questo caso le band italiane, soprattutto per il nostro bagaglio religioso e culturale (che il più delle volte sono la stessa cosa), sono state capaci di salire agli onori della cronaca. Jacula/Antonius Rex, Death SS, Paul Chain, BlackHole, Requiem e The Black rappresentano la storia di un movimento ancora oggi vivo, vario e florido con Novembre, L’impero Delle Ombre, Il Segno Del Comando, Abysmal Grief, Ufomammut e Shores Of Null, senza dimenticare Thunderstorm, Doomsword e Misantropus.
In modo circolare, il libro si conclude con una interessante teoria sul futuro di questo genere, che offre agli appassionati un’ottima chiave di lettura su quello che potrà accadere domani.
E come un buon pezzo Doom dal minutaggio elevato, che pare quasi non finire mai, anche Children Of Doom va oltre la sua stessa fine (concetto di per sé Doom) e regala nelle appendici una serie di interviste ai vari personaggi della scena nostrana e internazionale come Carmelo Orlando (Novembre), Mario “The Black” Di Donato (The Black), Martin Popoff (critico musicale e autore), Niko Skorpio (Thergothon), Diego Banchero (Zess), Paul Groundwell (Peaceville Records), Randy Holden (Blue Cheer), Fabio Bellan (Thunderstorm), Regen Graves (Abysmal Grief ), Joe Hasselvander (Pentagram), Greg Chandler (Esoteric), Albert Witchfinder (Reverend Bizarre), e Urlo (Ufomammut). Questa parte varrebbe da sola il prezzo dell’opera, almeno per i fanatici!
DOOM ON!
DETTAGLI DEL VOLUME:
Titolo: Children Of Doom
Autore: Eduardo Vitolo
Anno: 2018
Editore: Tsunami Edizioni
Pagine: 414
ISBN: 978-8894859171
Prezzo: Euro 22,00
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