Metallica – C’è Chi Dice No (Alla Cover Di Vasco)

Il 12/02/2018, di .

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Metallica – C’è Chi Dice No (Alla Cover Di Vasco)

Forse si tratta solo di chiacchere da bar o magari c’è dell’altro. Quelli che in fondo non hanno partecipato al concerto dei Metallica per le ragioni più diverse sono consci che quell’evento li riguarda da vicino, comunque. Il gruppo di San Francisco è diventato, infatti, uno dei gruppi iconici del metal attraversando tre decadi di storia. Lo hanno fatto con album storici, ma anche con robe che molti di noi si vorrebbero dimenticare. Per una parte dei loro fan, più legati al thrash degli esordi, sono morti da una certa data in poi, ma non abbastanza da non far rumore e quindi diventando divisivi.

Così salta fuori che i Metallica – sì, proprio loro – durante il concerto di Torino omaggiano il nostro ‘bel’ Paese con ‘C’è chi dice no’ di Vasco Rossi. Grazie ai social le reazioni non si fanno attendere. I commenti vanno in tante direzioni, ma per lo più prevale lo sdegno. Certo, si sa, che in rete, l’indignazione, la critica anche feroce funziona meglio, ma forse stavolta c’è altro. Non è semplicemente il fatto di associare Vasco Rossi, idolo indiscusso delle masse italiane, al metal, ma la cosa che, nemmeno tanto inconsciamente fa paura, è quella di domandarsi chi siamo. Esiste o è mai esistito il metallaro? Chi erano quei tipi che cantavano il pezzo di Vasco a Torino? E, soprattutto, cosa ci distingue dai fan di Vasco?

Domande forse insolute che si perdono in risposte ambigue. Qualcuno accenna alle magliette (quelle che troviamo ormai anche nei negozi alla moda?). Altri i capelli lunghi (sì, ma a me sono caduti!?!). Altri l’attitudine (risposta elusiva). La musica? Forse. Ma il buon Vasco in fondo è stato pure lui rock e come tutto i grandi ribelli è diventato, guarda un po’, come i Metallica, icona e quindi parte integrante del capitalismo al suo meglio. Eppure l’identità va difesa, a oltranza e ad ogni costo, perché altrimenti saremmo sempre stati come gli altri. Questo è il punto. Il metallaro vede sul palco i suoi eroi li vorrebbe duri e puri, in ricordo del passato e in modo che il suo universo, quasi sempre mentale, coincida (forzatamente) con quello reale. Non vogliamo essere in alto nelle classifiche di vendita, non vogliamo fare sfilate di moda e nemmeno cover mal suonate di rockettari ormai brandizzati. E, in fondo è cosa, legittima quindi e sana, per il metal e per il metallaro, che vi sia ‘chi dice no’.

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