Sadist – Something To Pierce
Il 25/03/2025, di Alessandro Ebuli.
Gruppo: Sadist
Titolo Album: Something To Pierce
Genere: Death Metal, Progressive Death Metal
Durata: 39 min.
Etichetta: Agonia Records
Dopo più di trent’anni di attività e album clamorosi i genovesi Sadist non hanno più niente da insegnare a nessuno. Il loro Death Metal sound venato di partiture Prog è perfettamente riconoscibile dopo pochi secondi di ascolto e negli ultimi quindici anni la band sembra godere di una nuova linfa vitale che disco dopo disco migliora, complice una raggiunta piena consapevolezza di ciò che deve essere la composizione di un album. I numerosi avvicendamenti in line-up hanno mescolato le carte in tavola, ma il duo Talamanca-Trevor è invariata nel tempo e di fatto il vero motore di un gruppo che non ha la minima intenzione di fermarsi, anzi procede spedito album dopo album. Il nuovo ‘Something To Pierce’, decimo album della band, riparte esattamente dall’ultimo, strepitoso ‘Firescorched’ del 2022 con dodici tracce nervose e dense di architetture Progressive su un Death sempre nervoso ed elaborato, in cui la chitarra di Talamanca riesce ad intessere trame melodiche sublimi, con incursioni arabeggianti (‘Nove Strade’) e riff micidiali i pieno Death style. La voce di Trevor è come sempre devastante, eppure a tratti, dono di pochi vocalist growl, anche malinconica e suggestiva nelle parti “meno violente”. Come accade spesso nei dischi elaborati come ‘Something To Pierce’ – che risulta nella produzione più moderno e sperimentale del suo predecessore – è necessario un ascolto ripetuto anche per comprendere appieno certi passaggi elaborati e apprezzarne ogni sfumatura; si prenda la strumentale ‘Respirium’, che rimanda ai dischi solisti di Talamanca ma che al contempo è 100% Sadist, così come la violenta titletrack posta in apertura dell’album, una vera dichiarazioni di intenti. ‘Deprived’ sembra uscita direttamente da ‘Firescorched’, probabilmente è il brano che fa da ponte tra il vecchio e nuovo album, dopodiché l’album è tutto un susseguirsi di emozioni: ‘No Feast For Flies’, impreziosita dalla voce di Gloria Rossi che aveva già collaborato con Talamanca nei suoi progetti solisti; ‘Kill Devour Dissect’, legata per sonorità corali ad ‘Accabadora’ (da ‘Firescorched’) in cui emerge nuovamente la voce di Gloria Rossi, ‘The Sun God’, con un giro di chitarra nella parte centrale che mi ha riportato a quell’alternative rock di fine ottanta, inizio novanta alla Skid Row, per poi catapultarci nuovamente dentro un Death arcigno e glaciale. Oltre alla chitarra anche le pregevoli tastiere di Talamanca conferiscono all’album atmosfere cupe, a tratti orrorifiche, grazie alle quali il sound risulta ancora più elaborato che in passato, con una ulteriore evoluzione rispetto alle precedenti pubblicazioni. I Sadist possiedono il grande dono di essere sempre riconoscibili eppure ad ogni album aggiungere qualche elemento tale da conferire una modernità che all’ascoltatore più attento e sensibile non passerà inosservata. Insomma i Nostri fanno un altro centro pieno, ma nessuno aveva dubbi che ‘Something To Pierce’ fosse un grande album. I Sadist ad ogni nuova pubblicazione ci dimostrano che i confini del Death sono segnati ma si possono oltrepassare senza snaturare un sound consolidato nel tempo. Grandi!
Tracklist
01. Something to Pierce
02. Deprived
03. No Feast for Flies
04. Kill Devour Dissect
05. The Sun God
06. Dume Kike
07. One Shot Closer
08. The Best Part is the Brain
09. Nove Strade
10. Respirium (instrumental)
11. Latex Hood (CD bonus track)
12. The Unsmiling Windows (CD bonus track)
Lineup
Trevor: Lead vocals
Davide Piccolo: Bass
Giorgio Piva: Prums
Tommy Talamanca: Guitars & keyboards
Gloria Rossi: Guest female vocals