Cradle Of Filth – The Screaming Of The Valkyries

Il 21/03/2025, di .

Gruppo: Cradle Of Filth

Titolo Album: The Screaming Of The Valkyries

Genere:

Durata: 56:18 min.

Etichetta: Napalm Records

80

E’ innegabile come, discograficamente parlando, da una decina di anni i Cradle Of Filth stiano vivendo una seconda giovinezza: fu ‘Hammer Of The Witches’ (2015) ad aprire le danze poi proseguite a buoni livelli con ‘Cryptoriana – The Seductiveness Of Decay’ (2017) ed ‘Existence Is Futile’ (2021). Oggi, con il nuovo ‘The Screaming Of The Valkyries’, i sei vampiri di Ipswich si promettono di continuare con altrettanta convinzione. E’ effettivamente un lavoro nel quale, come ammesso da Zoe Marie Federoff e Marek “Ashok” Smerda ai nostri microfoni lo scorso novembre a Trezzo Sull’Adda, la proposta dei Nostri è nuovamente aggiornata, e gran spazio ma soprattutto inventiva trovano le tastiere di Federoff, davvero intriganti nell’offrire effetti cari alla band (con richiami a ‘Dusk… And Her Embrace’ [1996] e ‘Midian’ [2000]), ma con un orecchio attuale. E così il secondo singolo estratto ‘To Live Deliciously’ rompe piacevolmente il ghiaccio, marcato stretto dalla successiva ‘Demagoguery’, che stilisticamente riporta ad un recente e convincente singolo del sestetto (‘She Is a Fire’, dall’ultimo album dal vivo ‘Trouble And Their Double Lives’). Ma è con ‘Trinity Of Shadows’ che Dani Filth e soci calano il primo asso, offrendo un brano dalle ritmiche serrate, dove incalzanti sono le chitarre di Smerda e Burbage, che non disdegna melodia, gusto ed accessibilità. Il crescendo e l’armonia di ‘Non Omnis Moriar’, dove oltre che alle tastiere la Federoff è apprezzabile pure alla voce (lo sarà anche nel pezzo successivo), richiama alla seduzione di ‘Nymphetamine Fix’, mentre con il terzo singolo estratto ‘White Hellebore’ si ritorna all’inappuntabile periodo di ‘Cruelty And The Beast’ mescolato alla varietà ed alla modernità dell’odierna proposta del gruppo, dettata in primis da una molteplicità di ritmiche che, oltre ad inglobare praticamente ogni sua era discografica, donano sfumature grazie alle quali l’interesse continua a salire: personalmente, il miglior pezzo del lotto. L’attenzione non cala con la cadenzata ed articolata ‘You Are My Nautilus’, che nei suoi circa otto minuti di durata non contiene passaggi superflui o tediosi, mentre il primo singolo estratto ‘Malignant Perfection’ risalta grazie alla solita accessibilità a cui i sei ci hanno abituato negli anni, e ad un’atmosfera sinistra data da un gran lavoro di tastiere. Si viaggia verso la conclusione con la spedita ‘Ex Sanguine Draculae’, nella quale melodia e rabbia viaggiano all’unisono e maestoso è il lavoro di Skaroupka dietro le pelli, mentre in ‘When Misery Was a Stranger’ accurati sono gli intrecci delle due chitarre, ben supportati da una Federoff che si dimostra fiore all’occhiello di questo lavoro. In conclusione, sono felice di poter nuovamente constatare come la ciurma di Dani Filth si dimostri più in forma che mai: ‘The Screaming Of The Valkyries’ funziona nel suo essere variegato e al tempo stesso fresco e moderno, mantenendo alto l’interesse non solo verso i Cradle Of Filth, ma per il genere stesso. Continuate così, immersi in questa seconda giovinezza.

Tracklist

01. To Live Deliciously
02. Demagoguery
03. The Trinity Of Shadows
04. Non Omnis Moriar
05. White Hellebore
06. You Are My Nautilus
07. Malignant Perfection
08. Ex Sanguine Draculae
09. When Misery Was A Stranger

Lineup

Dani Filth: vocals
Marek “Ashok” Smerda: guitars
Donny Burbage: guitars
Daniel Firth: bass
Martin “Marthus” Skaroupka: drums
Zoe Marie Federoff: keyboards, additional vocals