Arch Enemy – Blood Dynasty
Il 13/03/2025, di Stefano Ricco.
Gruppo: Arch Enemy
Titolo Album: Blood Dynasty
Genere: Death Metal, Melodic Death Metal
Durata: 42 min.
Etichetta: Century Media Records
Dodicesimo disco sulla lunga distanza per Arch Enemy, tra i migliori e più acclamati gruppi melodic death metal. ‘Blood Dynasty’ apre con la potente ‘Dream Stealer’, brano piuttosto tirato, dal refrain epico e accattivante, con un paio di solo acidi e vorticosi, stile Slayer. Un taglio nettamente diverso quello della successiva ‘Illuminate the Path’, dai tempi medi: Alissa White-Gluz si mostra propensa ad accogliere linee vocali pulite, apertura stilistica avvenuta a partire da ‘Will to Power’ e poco presente in questo ultimo lavoro, combinate naturalmente al suo gutturale ormai ben caratterizzante.
Il disco vede la dipartita del validissimo Jeff Loomis, dopo nove anni di militanza nella band e dopo aver vissuto e condiviso la realizzazione di ottimi dischi, come ‘War Eternal’, nonché lavori di grande successo commerciale, come il già citato ‘Will to Power’. La band si dimostra ancora vincente nel combinare la musica estrema con aperture melodiche toccanti: si veda a titolo di esempio ‘March of the Miscreants’, incalzante nella sua cupezza eppure capace di accogliere melodie toccanti.
In ‘Blood Dynasty’ non mancano derive thrash metal: si ascolti la massiccia ‘Don’t Look Down’, brano ibrido e contaminato da varie influenze, ma soprattutto “Piper Tiger’, con riff che possono ricordare i tempi d’oro dei Megadeth.
Brano emblema del disco è sicuramente la title-track, dal forte impatto e impianto melodico, con una ritmica trascinante e dal refrain che si impianta bene nel cervello. Come accennato, la voce di Alissa White-Gluz rappresenta il trade-mark della band, insieme naturalmente alla grande chitarra di Michael Amott, accompagnata da quella di Joey Conception cui spetta il compito di sostituire, egregiamente, Jeff Loomis.
A lasciare spiazzati è la ballad ‘Vivre Libre’, riuscita sì ma, a mio avviso, evitabile.
Dopo tre decadi di attività e vari avvicendamenti, il gruppo di Halmstad si presenta in forma smagliante e arricchisce il proprio repertorio, e quello dell’universo metal, con un disco vincente, che li definisce nuovamente come esponenti di spicco del death metal melodico.
Tracklist
01. Dream Stealer
02. Illuminate the Path
03. March of the Miscreants
04. A Million Suns
05. Don’t Look Down
06. Presage
07. Blood Dynasty
08. Paper Tiger
09. Vivre Libre
10. The Pendulum
11. Liars & Thieves
Lineup
Michael Amott: Guitars
Alissa White-Gluz: Vocals
Sharlee D’Angelo: Bass
Daniel Erlandsson: Drums
Joey Conception: Guitars