Deathless Legacy – Damnatio Aeterna

Il 07/03/2025, di .

Gruppo: Deathless Legacy

Titolo Album: Damnatio Aeterna

Genere: ,

Durata: 57:38 min.

Etichetta: Scarlet Records

80

Personalmente, recensire il settimo capitolo in studio dei toscani Deathless Legacy lo considero un riscatto, in quanto nel mio discutibile mestiere di redattore ritengo che il mio padiglione auricolare mi abbia ingannato un paio di volte, ed una di queste fu l’aver dato un voto troppo basso (seppur non insufficiente) al precedente ‘Mater Larvarum’: mea culpa. Detto questo, è un piacere ascoltare del nuovo materiale da parte di una band mai banale, nuovamente abile nell’abbinare all’interno del suo Horror Metal classe sonora e soluzioni catchy. Questo nuovo lavoro è innanzitutto un concept riguardante la vicenda del demone minore Malchrum, incitato da Lucifero a “donare” ad un prete l’eterna dannazione, portandolo a peccare. Registrato agli Eden Studios, mixato e masterizzato da Simone Mularoni presso i Domination Studio, ‘Damnatio Aeterna’ parte con la title-track, la cui accessibilità piacevolmente rimanda a ‘Ora Pro Nobis’, opener dello scorso album. Si entra quindi immediatamente in tenebrosi vicoli, e il primo singolo estratto, ‘Miserere’, scorre spedito grazie a parti taglienti di chitarra che vanno a braccetto con le tastiere di Alex Van Eden, fiore all’occhiello della proposta del sestetto. ‘Get On Your Knees’, semi-ballad dal tetro fascino sullo stile di Alice Cooper, colpisce per la performance arrochita di Steva, mentre nel mid-tempo di ‘Communion’ sono nuovamente chitarre e tastiere a dettare legge, prima che aperti ritornelli la rendano quasi soave. Personalmente, ‘Indulgentia Plenaria’ si candida a miglior pezzo del lotto, grazie ad una varietà in primis tastieristica (con effetti operistici che il maestro Dario Argento potrebbe gradire come colonna sonora di un suo film), ed un ritmo calzante che tengono alto l’interesse. E’ in effetti la parte centrale del disco la più coinvolgente, dato che con ‘Oblivion’ le ritmiche, ma soprattutto uno spirito che rende perfettamente il significato quasi disperato del titolo, non tendono a rallentare; lo fanno con il secondo singolo estratto ‘Spiritus Sanctus Diabolicus’, dove lodevole nelle strofe è l’intesa tra Steva e Van Eden, mentre la semi-ballad, nonché terzo singolo estratto, ‘Sanctified’, colpisce nel suo crescendo e grazie ad una frontwoman dalle più sfumature. ‘Mother Of God’, pur trascinando in tutta la sua furia, è semplice nella struttura, tuttavia l’accattivante ‘Nightshade’ e la conclusiva, melodrammatica, ‘Gehenna’, con ancora un gargantuesco lavoro di Van Eden, pongono la ciliegina su ‘Damnatio Aeterna’, torta che a detta di chi scrive consacra i Deathless Legacy come realtà non solo italiana, ma di grande caratura anche europea. Augurando loro il successo che meritano, non nascondo che inserirò questo lavoro nella mia Top Ten di fine anno.

Tracklist

01. Damnatio Aeterna
02. Miserere
03. Get On Your Knees
04. Communion
05. Indulgentia Plenaria
06. Oblivion
07. Spiritus Sanctus Diabolicus
08. Sanctified
09. Mother Of God
10. Nightshade
11. Gehenna

Lineup

Steva: vocals
Sgt. Bones: guitars
Alex Van Eden: keyboards
Deadwood Nick: bass
Frater Orion: drums
The Red Witch: performances