Lacuna Coil – Sleepless Empire

Il 14/02/2025, di .

Gruppo: Lacuna Coil

Titolo Album: Sleepless Empire

Genere: ,

Durata: 47 min.

Etichetta: Century Media Records

85

A distanza di ben sei anni dall’ultimo album in studio ‘Black Anima’ e a tre dai festeggiamenti per il ventennale di ‘Comalies’ (che oltre alla ristampa comprendeva una nuova versione completamente riarrangiata e registrata ex novo, trovate QUI la recensione) arriva la nuova attesissima fatica dei Lacuna Coil dal titolo ‘Sleepless Empire’, anticipata da un EP uscito nell’ottobre scorso presentato in occasione del Lucca Comics, evento al quale i Lacuna sono legati da tempo. Partiamo proprio dall’EP ‘Dawn Of The Empire’ che conteneva quattro brani: il nuovo singolo ‘Oxygen’, dai connotati tipici dei Lacuna Coil e che per musicalità rimandava immediatamente alla fase compositiva intercorsa tra ‘Delirium’ e ‘Black Anima’, poi ‘Hosting The Shadow’ con la partecipazione di Randy Blythe dei Lamb Of God e ‘In The Mean Time’ in cui compare Ash Costello dei New Years Day, infine ‘Never Dawn’, in collaborazione con Cmon, il famoso editore di giochi da tavolo che ha realizzato il popolare gioco “Zombicide”: White Death”, brano inizialmente utilizzato come versione strumentale in un trailer della campagna di promozione del gioco. A fine gennaio è stato poi rilasciato il nuovo singolo ‘Gravity’, quindi possiamo essere certi del fatto che giunti in prossimità dell’uscita di ‘Sleepless Empire’ i fan avranno ampiamente metabolizzato tutti i brani, ma il nuovo album riserva succose soprese. Sono undici le canzoni in setlist, si parte con ‘The Siege’, oscura e con una batteria mitragliatrice in doppia cassa; si tratta di un brano dritto, preciso, che colpisce per impatto sonoro e di fatto introduce ai temi dell’intero album. Già ad un primo ascolto si percepiscono alcune innovazioni compositive, il growl di Andrea Ferro è sempre più devastante mentre il canto di Cristina Scabbia sembra migliorare sempre più nel tempo, una voce che ringiovanisce con l’avanzare degli anni. Refrain memorabile e la voce di Cristina raggiunge livelli di perfezione assoluta. L’intro di ‘Scarecrow’ apre a sonorità cinematiche/industrial, poi il brano sale sui binari canonici dei suoni Lacuna, e anche in questo caso colpisce lo strepitoso refrain ed alcuni vocalizzi di Cristina che uniti al growl implacabile di Andrea non lasciano scampo. ‘Scarecrow’ dal vivo farà scintille e sono certo diverrà uno dei brani maggiormente amati dai fan. Mai come in questi ultimi anni il duo ha trovato una perfetta alchimia nello scambio dei ruoli e delle parti ad ognuno assegnate, e senza timore di smentita una tale coesione era marcatamente visibile in ‘Comalies XX’, nel quale Andrea e Cristina avevano invertito alcune parti vocali rispetto all’edizione originale del disco del 2002. Da questi due brani si nota una maggiore propensione allo stile Metalcore da parte di Andrea, che da alcuni anni ha fatto proprio uno stile growl che nei primi album della band non gli apparteneva completamente. Ad ogni modo, che si tratti di una propensione al Metalcore o meno, di certo Andrea ha trovato un proprio stile growl che ad oggi risulta essere il perfetto bilanciamento a Cristina. ‘I Wish You Were Dead’ ingloba sonorità elettroniche atipiche per i Nostri, comprensibili dalle note allegate al materiale informativo fornitomi dall’etichetta, in cui Maki racconta di essere cresciuto guardando film con il padre e di essere innamorato delle colonne sonore di Hans Zimmer, Danny Elfman e John Williams e spiega che ascoltando le parti orchestrali di ‘Sleepless Empire’, escludendo voci e strumenti, ci si può trovare all’interno di una movie soundtrack. Come dargli torto? ‘I Wish You Were Dead’ è un brano eccellente che infatti rimanda immediatamente alle colonne sonore dei film, oltre ad avere una melodia accattivante e per nulla banale che ricorda alcuni episodi dei Nightwish di ‘Once’. Così come ‘In Nomine Patris’, introdotta e chiusa da un coro dialettale di voci femminili; anche in questo caso prova eccezionale di Cristina specie nello splendido refrain, ma il punto più alto del disco si raggiunge con la Titletrack e con ‘Sleep Paralysis’, due brani in cui Cristina, citando la sua recente uscita letteraria, sembra avere acquistato anima e forza dal diavolo. In particolare ‘Sleep Paralysis’ è la perfetta summa tra i vecchi e nuovi Lacuna Coil, in cui i suoni maggiormente legati al sound Gothic dei primi anni (‘In A Reverie’, ‘Unleashed Memories’, ‘Comalies’) meglio si amalgama al nuovo corso della band vicino a sonorità più estreme in cui il growl di Adrea ispessisce la matrice più Metal delle composizioni. Fermatevi ora per un attimo a riascoltare la prova vocale di Cristina nel refrain di ‘Sleep Paralysis’, semplicemente superlativa. Menzione a parte per ‘Gravity’, il brano di più recente uscita del lotto; parti elettroniche si mescolano a soluzioni Gothic in cui vince l’alternanza delle voci Andrea/Cristina rispetto alla parte strumentale che torna ai lidi di ‘Karmacode’. ‘Gravity’ per ricerca compositiva potrebbe essere accostata a ‘Veneficium’ (da ‘Black Anima’) data la parte iniziale cantata in lingua latina.
Alla luce della evidente evoluzione stilistica della band si deve tornare indietro di circa dieci anni, quando in seguito alla pubblicazione di ‘Broken Crown Halo’ sono iniziati i numerosi avvicendamenti in line-up. Non ultimo, il recentissimo ingresso del chitarrista Daniele Salomone in sostituzione del defezionario Diego Cavallotti, ma dalle note in mio possesso al momento non mi è dato sapere in quanti e quali brani di ‘Sleepless Empire’ abbia suonato. Tornando all’album, quest’ultimo alterna piacevolmente i brani pubblicati nell’EP ad ottobre con quelli totalmente inediti per cui non viene meno l’effetto sorpresa e i Lacuna Coil si confermano nuovamente una band capace di rinnovarsi realmente mantenendo i propri tratti distintivi nel tempo. Caratteristica non comune al giorno d’oggi. In conclusione ‘Sleepless Empire’ è un Signor disco che ci mostra una band affiatata e in forma superlativa. A mio giudizio un gradino sotto ‘Black Anima’, ma qui entrano in gioco le sensazioni personali, quindi godetevi semplicemente questa nuova oscura fatica targata LC che non vi deluderà affatto. Al contrario vi stupirà in positivo. Garantito. Top album!

 

 

 

Tracklist

01. The Siege

02. Oxygen

03. Scarecrow

04. Gravity

05. I Wish You Were Dead

06. Hosting The Shadow (feat, Randy Blythe)

07. In Nomine Patris

08. Sleepless Empire

09. Sleep Paralysis

10. In The Meantime (feat. Ash Costello)

11. Never Dawn

Lineup

Cristina Scabbia: Clean Vocals

Andrea Ferro: Clean and Growl Vocals

Marco “Maki” Coti Zelati: Bass, Guitar

Daniele Salomone: Guitar

Richard Meiz: Drums