The Halo Effect – March Of The Unheard
Il 28/01/2025, di Alessandro Ebuli.
Gruppo: The Halo Effect
Titolo Album: March Of The Unheard
Genere: Melodic Death Metal
Durata: 44 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Non ho ancora capito se i The Halo Effect siano un supergruppo oppure una band con l’intenzione di aprirsi la strada in un territorio oramai battuto in lungo e in largo. Certo è che i musicisti qui coinvolti – gli In Flames quasi al completo e Mikael Stanne dei Dark Tranquillity – hanno un passato (ed un presente) glorioso nel Melodic Death Metal che permetterà loro di soddisfare ogni propria aspettativa o desiderio. Hanno colpito nel segno con il primo album ‘Days Of The Lost’ meno di due anni fa (trovate QUI la recensione) e tornano in pista con il nuovo ‘March Of The Unheard’ che prosegue sulla linea già tracciata dal suo predecessore. L’intenzione dei The Halo Effect non è certo quella di stupire (cosa mai potranno inventare di nuovo?), ma di portare avanti un discorso musicale che per quanto riguarda gli ex membri degli In Flames (Stromblad, Iwers, Svensson) si è interrotto da un po’ di tempo, mentre per Stanne prosegue parallelamente alla sua band principale, i Dark Tranquillity. March Of The Unheard’ è senza dubbio un buon disco, con alcune soluzioni estremamente piacevoli ed altre già sentite, non poteva essere altrimenti, ma sostanzialmente risente della mancanza dell’effetto sorpresa di cui godeva ‘Day Of The Lost’. Lo stile è sempre quello, non si scappa, e anche qui troviamo brani che lasciano il segno come il trittico in apertura del disco, un bordata Melodic Death che, permettetemi di affermare, vale già il prezzo del biglietto, pur trattandosi di uno stile che mescola le carte In Flames/Dark Tranquillity senza alcun timore di smentita. ‘Conspire to Deceive’, ‘Detonate’ e ‘Our Channel to the Darkness’ sono brani perfettamente riusciti capaci di dare il benvenuto all’ascoltatore che al termine del primo album della band avrà sicuramente avuto grandi aspettative per il nuovo disco. Come affermava il collega Gianfranco Monese nella recensione di ‘Day Of The Lost’, i The Halo Effect mostrano qualche inevitabile richiamo ai bei tempi che furono (‘Only For The Weak’, da ‘Clayman’), riferendosi nella fattispecie ad un brano specifico: ‘Conditional’, ma anche in questo caso, nella pur splendida ‘Forever Astray’, qualche richiamo a ‘Only For The Weak’ si sente; poi però arrivano le clean vocals di Stanne e tutto torna ad abitare casa Dark Tranquillity. Si sappia, per pura onestà, che chi scrive ritiene la voce di Stanne tra le più belle in circolazione, soprattutto nelle parti clean. In questa seconda fatica le sento ancora più emozionanti che in passato e trovo in quelle parti una similitudine con quelle contenute nell’album ‘Atoma’ dei DT; si prenda ad esempio ‘Between Directions’, dal refrain memorabile in clean vocals. Ma ‘March Of The Unheard’ non è soltanto clean vocals per fortuna di tutti noi, e infatti c’è la titletrack che parte in doppia cassa martellante con uno splendido riff guitar e uno Stanne agguerrito in growl. ‘Cruel Perception’, ‘What We Become’, ‘The Burning Point’ sono brani di carattere ma troppo legati ai canoni stilistici del Melodic Death, nulla aggiungono e nulla tolgono eppure riescono ad essere freschi e piacevoli, soprattutto ‘What We Become’ con ottime guitar lines. C’è spazio anche per un intermezzo di due minuti ‘This Curse of Silence’ e di una ‘Coda’ piuttosto anonima in coda appunto al disco. Ora, in previsione di un terzo capitolo discografico per i The Halo Effect, non sarebbe se il brano in apertura fosse la continuazione melodica di ‘Coda’, così da dare un senso ad un brano che se non fosse stato inserito non sarebbe mancato a nessuno. Ad ogni buon modo ‘March Of The Unheard’ è un disco validissimo che non arriva al livello del suo predecessore soltanto, come già scritto qualche riga sopra, perché manca l’effetto sorpresa, ma si pone un gradino sotto.
Tracklist
01. Conspire to Deceive
02. Detonate
03. Our Channel to the Darkness
04.Cruel Perception
05. What We Become
06. This Curse of Silence
07. March of the Unheard
08. Forever Astray
09. Between Directions
10. A Death That Becomes Us
11. The Burning Point
12. Coda
Lineup
Mikael Stanne: Vocals
Niclas Engelin: Guitar
Jesper Stromblad: Guitar
Peter Iwers: Bass
Daniel Svensson: Drums