White Circle Project – Close Your Eyes And See Your Ghosts

Il 27/01/2025, di .

Gruppo: White Circle Project

Titolo Album: Close Your Eyes And See Your Ghosts

Genere:

Durata: 42 min.

Etichetta: Autoproduzione

78

‘Close Your Eyes And See Your Ghosts’  è il primo album dei White Circle Project, una band formata da quattro musicisti che dal Metal ha acquisito la forma per dare sostanza ad un’amalgama di suoni classici e sinfonici che si muove liberamente tra echi di Prog e derivazioni tipicamente Gothic. Non è un album Metal in senso stretto e ciò è evidente dal fatto che ci muoviamo nella sezione “Out Of Metal” della nostra rubrica, ma dal Metal nasce tutto il magma sonoro che i quattro musicisti hanno condensato in otto brani dal forte impatto emotivo.
È la summa di un percorso durato anni di passione e lavoro afferma Paolo Pagnani, ideatore del progetto White Circle, introducendo così la sua nuova creatura, che abbiamo approfondito nell’intervista alla band.
Ascoltando attentamente ‘Close Your Eyes And See Your Ghosts’ emergono evidenti le derivazioni dal Gothic e dal Progressive primigenio ed oscuro dei decenni passati. Ciò che maggiormente riporta al Metal è un sound elaborato frutto del percorso artistico dei membri del progetto. Alfonso Mocerino (batteria) ad esempio ha militato nei Temperance. La voce calda della cantante Claudia Liucci, nell’eleganza delle sue armonie vocali, è poi un importante elemento che apporta ai brani una grande profondità, perfettamente amalgamata all’interno di un sound di matrice classica che riesce, insieme al violoncello di Raffaele Sorrentino e al pianoforte di Paolo Pagnani, ad emozionare e sorprendere. Si tratta di un progetto che ha molto a che fare con il Metal senza necessariamente utilizzare chitarre elettriche e drumming forsennati.
Appaiono chiare le influenze di Claudia: ritorna il Gothic a cui ho accennato poco sopra. Potrei citare Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, Simone Simons degli Epica, Sharon Den Adel dei Within Temptation, e molte altre nel panorama Metal odierno; una female voice magnetica che trasporta l’ascoltatore nelle sonorità classiche dei White Circle Project, ma non soltanto, a tratti la voce di Claudia ricorda quella di Antonella Ruggiero dei Matia Bazar, e nonostante le inevitabili influenze che possiamo scovare ad ogni ascolto riesce ad essere originale nel contesto di matrice classica nella quale si inserisce.
Entriamo adesso nell’album. Prendiamo ‘Shadow’, il brano posto in apertura di ‘Close Your Eyes And See Your Ghosts’, che nelle parole di Paolo si tratta di un omaggio a ‘Darkness’ dei Van Der Graaf Generator. Come dargli torto? Ad un primo ascolto appare evidente che l’ispirazione venga esattamente da quel Prog che ha ispirato centinaia di musicisti nei decenni a venire; anche Steven Wilson si è ispirato a quella stagione e da quelle composizioni ha costruito una carriera, in particolare sull’album ‘The Raven That Refuse To Sink’ ci ricorda Paolo.
Il disco riserva molte sorprese: nel brano ‘Tra Il Letto e l’Orologio’ il canto è affidato a Zorama, musicista con all’attivo numerosi album e conosciuto anche per essere stato autore per Mina, che fa suo il brano con una straordinaria interpretazione vocale.
In ‘Strange Signal’ il canto è affidato a Nicoletta Rosellini degli Alterium che conferisce al brano una veste evocativa e più tipicamente Metal, se pure si tratti di uno slow-tempo non slegato dagli altri brani del disco, una ballad e che non sfigurerebbe inserita in un album più strettamente Gothic Metal. Il pianoforte accompagna la voce di Nicoletta e il violoncello di Raffaele Sorrentino dona al brano una veste malinconica e suggestiva e conferisce a tutto l’album una musicalità classica capace di adattarsi ad ogni composizione, nonostante l’eterogeneità dei brani possa far pensare al contrario, e insieme al piano di Paolo Pagnani ogni traccia assume connotati nuovi e diversi ad ogni ascolto.
‘Tulpa’s Dream’ prosegue il discorso già intrapreso da  ‘Strange Signal’, ma qui il cantato, affidato a Claudia Liucci, inizialmente rimanda ai grandi classici del Soul dei seventies, per poi rientrare nei binari di sonorità sinfoniche.
Nel brano ‘La Maschera’ Claudia sorprende con una doppia linea vocale, due tonalità che rendono la composizione elegante e al contempo incisiva, mentre ‘Connect With Me’ rimanda direttamente ai Within Temptation (ricordate il live acustico ‘An Acoustic Night At The Theatre’ del 2009?) o ad alcuni slow-tempo dei Nightwish (mi viene in mente ‘Kuolema Tekee Taiteiljian’ da ‘Once’).
Chiude l’opera la straordinaria ‘Romantic Ending Scene’, un condensato di elegante e magniloquente classicità, nella quale il pianoforte di Paolo ci trasporta su lidi nostalgici e malinconici che fanno emozionare e commuovere, accompagnato dal Circle Choir che sembra portarci verso sonorità liturgiche.
‘Close Your Eyes And See Your Ghosts’  è un album sorprendente, che riesce a sintetizzare in otto brani tutto il mondo Metal all’interno del suono classico e sinfonico. Ho sempre ritenuto il popolo metallaro capace di apprezzare queste sonorità a tratti complesse ma dense di pathos; del resto ogni genere Metal ha forti basi classiche, a partire dalla formazione di musicisti che di Metal si nutrono e vivono. Per questo motivo ‘Close Your Eyes And See Your Ghosts’  è da considerarsi un album metaforicamente Metal che non deluderà affatto. Lasciatevi cullare dalle magniloquenti melodie e il gioco sarà fatto.
Meraviglioso!

Tracklist

01. Shadows

02. Cathedral on fire

03. Tra il letto e l’orologio

04. Strange Signal

05. Tulpa’s Dream

06. La Maschera

07. Connect with me

08. Romantic Ending Scene

Lineup

Paolo Pagnani : Pianoforte

Claudia Liucci : Voice

Alfonso Mocerino: Drums

Raffaele Sorrentino: Violoncello

Guests:

Roberto Giangrande: Basso (tutti i brani esclusa traccia 4)

Nicoletta Rosellini: Voce (traccia 4)

Zorama: Voce (traccia 3)

Alessandro Jacobi: Basso (traccia 4)

Circle Coir:

Marisa Portolano, Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, Paolo Rescigno.