Wardruna – Birna
Il 25/01/2025, di Nicola Picerno.
Questo nuovo anno non poteva iniziare in modo migliore: essere inaugurati da un gruppo del calibro dei Wardruna è sicuramente una fortuna non da poco. La band neo-folk norvegese, ormai conosciuta e riconosciuta a livello internazionale come pilastro della musica norrena e capitanata dal cantore, poeta e polistrumentista Einar Selvik (aka Kvitrafn), che ricordiamo anche avere un passato più oscuro nei Gorgoroth, ci fa dono di ‘Birna’, il risultato di un lungo dialogo di Kvitrafn con la natura, con gli spazi più remoti dei boschi, alla ricerca dell’Orsa (“birna”, appunto, in antico norreno), guardiana delle foreste e antica custode del legame tra uomo e natura. Secondo quanto rilasciato dai nostri in varie interviste, infatti, questa nuova fatica vuole essere un tributo a quello che è uno dei totem più antichi, quello dell’orso ovviamente, in quanto creatura temuta e rispettata, ammirata e venerata, in plurime culture ancestrali dell’emisfero settentrionale. Il compito di Einar è, in questo caso, non solo la ricerca, ma soprattutto un richiamo al risveglio dell’antica Madre ormai schiacciata dalla modernità, in un letargo permanente ed eterno.
Musicalmente l’album si presenta come un lavoro eseguito davvero in maniera magistrale, a tratti superiore ai precedenti, data ormai l’esperienza di cui vanta la band.
La title-track, rilasciata tra l’altro come uno dei singoli, consente all’ascoltatore di conoscere l’Orsa, rievocandone le memorie ormai sepolte attraverso l’incantevole voce di Lindy-Fay Hella e il meraviglioso intreccio di note tra percussioni e fiati, dal ritmo incalzante e inquieto. Indescrivile l’eterea ‘Ljos Til Jord’, caratterizzata dalla profonda voce di Einar accompagnata da trepidanti cori femminili, il tutto accompagnato da una sezione di fiati incredibilmente magica e dalle sfumature fantastiche. La perla la troviamo nel mezzo dell’album: magnifica l’unione tra musica composta e field recording nel brano diuturno ‘Dvaledraumar’, che va a richiamare l’eterno letargo di cui parlavamo prima. Rilassante, delicata, dai toni dolci e distesi. Seguono la solenne ‘Himinndotter’, di cui si consiglia anche la visione del video ufficiale, girato nel Parco Nazionale di Rondande, in Norvegia, in cui si inneggia all’Orsa in quanto potente creatura celestiale e la calma ‘Hibjornen’, uno splendido dialogo tra Einar e la sua tagelharpa. Poderosa e furente l’inconsueta ‘Skuggehesten’, che sembra quasi inseguire la successiva ‘Tretale’, più placida e malinconica. A chiusura, l’imponente ‘Lyfjaberg’, singolo che conosciamo già da un po’ e che ha già accompagnato i Wardruna nel loro tour autunnale appena passato.
Un album mastodontico e introspettivo, un fortissimo richiamo alla natura e all’indissolubile rapporto tra uomo e selvaggio. ‘Birna’ è un’opera straordinaria, talmente profonda che va oltre qualsiasi limite artistico.
Tracklist
- Hertan
- Birna
- Ljos til Jord
- Dvaledraumar
- Jord til Ljos
- Himinndotter
- Hibjørnen
- Skuggehesten
- Tretale
- Lyfjaberg
Lineup
Einar “Kvitrafn” Selvik: voce, polistrumentista, compositore
Lindy Fay Hella: voce, flauto
Arne Sandvoll: cori, percussioni
HC Dalgaard: cori, percussioni, tamburi
Eilif Gundersen: corni, flauti
John Stenersen: moraharpa