Old Forest – Graveside
Il 19/12/2024, di La Baki.
Gruppo: Old Forest
Titolo Album: Graveside
Genere: Atmospheric black metal, Black Metal
Durata: 43 min.
Etichetta: Soulseller Records
Il duo inglese Old Forest torna con il suo nono album, ‘Graveside’, a poco più di un anno dal precedente, ‘Sutwyke’. Pubblicato sotto l’etichetta Soulseller Records, questo nuovo lavoro rappresenta un omaggio consapevole alla seconda ondata del black metal degli anni ’90, combinando riferimenti a band come Emperor, Satyricon e Dimmu Borgir, ma con uno stile unico.
‘Graveside’ si distingue per un approccio volutamente grezzo e regressivo, un’opera che abbraccia l’imperfezione deliberata sia nella scrittura che nella registrazione, evocando atmosfere che richiamano le nebbie pesanti delle moorland inglesi e le sinistre leggende del folklore locale. Questo ritorno alle radici del black metal è intriso di atmosfere primitive ed istinto che hanno caratterizzato gli albori del genere. Nonostante il suo rifiuto per l’innovazione e la perfezione tecnica, l’album riesce a trasmettere una potenza emotiva autentica, che si rivela particolarmente evidente nei primi due brani: ‘Curse of Wampyr’ e ‘Witch Spawn’.
Quest’ultimo è un’esplosione di percussioni selvagge, riff iconici e vocalizzi laceranti che incarnano l’essenza più pura del black metal. Tuttavia, ‘Curse of Wampyr’ introduce elementi più melodici che aggiungono profondità e varietà al sound.
Dopo l’interludio ‘Interment of Ashes’, l’album esplora una gamma più ampia di atmosfere e dinamiche. Brani come ‘Solstice Sacrifice’ e ‘Soil of the Martyrs’ mostrano influenze folk e pagan, con l’uso di chitarre acustiche e assoli che ricordano persino il prog. La combinazione di passaggi aggressivi e momenti di riflessione melodica crea un equilibrio che mantiene vivo l’interesse dell’ascoltatore fino alla conclusione dell’album.
Con ‘Graveside’, gli Old Forest dimostrano una maestria nell’arte di riciclare e reinterpretare i tratti distintivi del black metal classico. Le tastiere e le composizioni lineari contribuiscono a un’atmosfera che è al tempo stesso nostalgica e fresca. L’album si posiziona come un ponte tra il caos della seconda ondata e un’estetica moderna più focalizzata.
Gli Old Forest hanno saputo distillare decenni di influenze in un’opera che celebra il passato senza essere una semplice imitazione. Questo disco è un must per gli appassionati del black metal che cercano atmosfere oscure e autentiche, un compagno perfetto per le fredde e malinconiche giornate autunnali.
Tracklist
1. Curse of Wampyr
2. Witch Spawn
3. Solstice Sacrifice
4. Interment of Ashes
5. Decrepit Melancholy
6. Halfway Human
7 .Soil of the Martyrs
8. Forgotten Graves
Lineup
Kobold – Voce, Batteria, Keyboards
Beleth – Basso, Chitarra