Aydra – Leave to Nowhere
Il 17/12/2024, di Maurizio Buccella.
Titolo Album: Leave to Nowhere
Genere: Death Metal, Thrash Metal
Durata: 38:00 min.
Etichetta: Rude Awakening
Tra gli appunti buttati giù durante il primo ascolto a freddo mi sono ritrovato a scrivere “ottimo debutto” a fronte della storia trentennale degli Aydra, che peraltro avevo conosciuto col precedente disco ‘Hyperlogical Nonsense’ del 2004. Forse è in primis la distanza dall’ultimo lavoro che, coi suoi vent’anni di latenza, mi ha fatto dimenticare per un attimo di aver già avuto a che fare con le loro chitarre schizzate. Se ‘Hyperlogical Nonsense’ inglobava le influenze massicce del deathrash svedese dominante nei primi Duemila, questo ‘Leave to Nowhere’ di sicuro ne guadagna in personalità. Dall’opener ‘Three Minutes Walk’ le derive groove, già intuibili dalle citazioni insite nel titolo, ti piombano addosso come sassi franati sul cofano mentre i profili rocciosi ai lati dell’autostrada ti sgretolano. La successiva ‘Deserter’ invece riecheggia i fasti del thrash teutonico. ‘Black Skin and Red Sand’ e ‘They Waste a Throne’ continuano a macinare intrecci delle chitarre di Giuseppe Cardamone e Luca Calò, affilate come spade in costante duellare. In proposito va sottolineato che, fin nelle strutture più cervellotiche (vedi ‘Lost Between Two Lands’ e ‘You can’t Talk to Anyone’) il guitarwork mantiene sempre il pathos di fondo, soprattutto nei soli, senza mai stagnare in quella freddezza che rappresenta l’effetto collaterale delle overdosi di tecnicismi. Non mancano brani più votati alle fratture multiple da pogo (‘Make Slaves’ e ‘They Waste a Throne’) dove la sezione ritmica mastica le casse. Dopo la title-track chiude il capitolo ‘Forever Hide’, eppure i Nostri ci regalano la riedizione 2024 di ‘Psycho Pain Control’ dall’EP di debutto datato 1996. Il vocalist – unico membro originario della formazione storica – Mauro Pacetti cavalca questa bestia dalle molte fauci con cupa maestria, passando dallo screaming acido stile Soilwork/At The Gates degli esordi a timbriche più death groove, ben incastrate nella politica schiacciasassi del sound. Vent’anni sono tanti tra un disco e l’altro, ma gli Aydra si riaffacciano sulla scena come se ne avessero trascorso ogni singolo giorno ad affinare l’abnegazione chirurgica della loro arte assassina, a testimonianza dell”attitudine più orientata alla qualità che alla quantità, orfana di smanie da riflettori. Menzione di merito alla cover art che ripropone, in chiave martirizzata, l’autoritratto del pittore Gustave Courbet che, al di là dell’ impatto estetico, si sposa alla perfezione con quegli elementi cervellotici del songwriting, mai cafoni neppure in queste vesti più groove, che restano la costante stilistica nella produzione Aydra.
Tracklist
- Three Minutes Walk
- Deserter
- Black Skin And Red Sand
- They Waste A Throne
- Lost Between Two Lands
- Make Slaves
- You Can’t Talk Anyone
- Leave To Nowhere
- Forever Hide
- Psycho Pain Control 2024
Lineup
Giuseppe Cardamone: chitarra
Luca Calò: chitarra
Mauro Pacetti: voce
Marco Bianchella: batteria
Andrea Massetti: basso