Methedrine – No Solution, No Salvation
Il 09/12/2024, di Francesco Faniello.
Gruppo: Methedrine
Titolo Album: No Solution, No Salvation
Genere: Hardcore, Thrash Metal
Durata: 25:16 min.
Etichetta: Time To Kill Records
C’era un illustre collega recensore che – interpellato per un suo parere al volo sull’allora ultimo degli Overkill – rispose con la laconica frase “spaghetti al sugo di mamma!”. Cinque parole che apparentemente sbandieravano una connotazione negativa, per far affiorare in realtà il malcelato sentimento del sentirsi a casa propria con i dischi di determinati gruppi, nuovi o vecchi che fossero. Ecco, i Methedrine conoscono di sicuro la ricetta per quella salsa, mostrando addirittura di aver affinato la combinazione degli ingredienti nel passaggio dall’EP d’esordio a questo debutto sulla lunga distanza – che poi è “lunga” nel senso di ‘Reign in Blood’ degli Slayer, come si intende da un minutaggio che non arriva neanche alla mezz’ora.
Sarà perché anche io da ascoltatore mi sono finalmente convinto a staccare il ricorrente cordone ombelicale con il glorioso passato del singer Lou (che, per chi non lo sapesse, è stato alla testa della compagine Upset Noise per tutti e tre i 12″ della loro discografia), ma questo ‘No Solution, No Salvation’ ci consegna finalmente un combo dal sound ben definito e compatto, in ogni caso un passo avanti rispetto al pur seminale EP ‘Built For Speed’, uscito ormai sei anni orsono.
Tornando al concetto di “sugo di mamma”, l’errore più grave che si può fare con un disco come quello dei Methedrine è derubricarlo come una miscela un po’ arruffona di thrash, HC e rock’n’roll. Non perché la miscela sia sbagliata, ma perché la categoria “arruffona”, che tanto piace ai puristi dal sopracciglio pronto a sollevarsi, mal si adatta a un quartetto che colpisce lì dove fa male, sia a livello tecnico che attitudinale, sia in studio che sulle assi dei palchi, dove ho avuto modo di intercettarli più volte nel corso degli anni.
D’altronde, con una tambureggiante opening track come ‘Bob’s Gay Hunting Ground’ e il suo tono tongue-in-cheek, i puristi sono subito messi sullo scaffale che a loro compete. Per non parlare delle hit assolute ‘Luminol’ (“Same Old Shit / Brand New Day”… e come ti sbagli?) e ‘Die Once’, in cui emerge prepotentemente la vocazione melodica del crossover thrash di ieri e di oggi, degli echi dei migliori COC presenti su ‘Deep Blue’, della vorticosa ‘Cruel and Short’ con la sua fusione (quasi) impossibile tra Prong e Machine Head o del thrash’n’roll mortale e malefico della title track.
I Methedrine, forti di un assalto preciso e chirurgico frutto dei tanti concerti macinati in carriera, che sono il sale del loro sound stradaiolo, riescono da un lato a frullare con le loro sapienti lame il concetto Motown di ‘Sugar Pie, Honey Bunch’ facendo anche il verso al NYHC, dall’altro a consegnarci tra le mani una gemma assoluta che risponde al nome della conclusiva ‘A Massgrave for my Dreams’, dal bellissimo tiro emozionale sottolineato dagli accordi tirati al massimo, come si diceva una volta. Ecco… fatevi un favore: procuratevi ‘No Solution, No Salvation’. Voi non ve ne pentirete… i vicini sì!
Tracklist
01. Bob’s Gay Hunting Ground
02. Matapuercos
03. Luminol
04. Die Once
05. Upset with the World
06. Deep Blue
07. Cruel and Short
08. Sugar Pie (Honey Bunch)
09. No Solution, No Salvation
10. The Dark Wake
11. A Massgrave for my Dreams
Lineup
Lucio: vocals
Dario: guitars
Bob: bass
Nik: drums