Ulver – Liminal Animals
Il 05/12/2024, di Gaetano Iannarelli.
Gruppo: Ulver
Titolo Album: Liminal Animals
Genere: Dark, Elettronica
Durata: 51 min.
Etichetta: House Of Mythology
Il tredicesimo album dei lupi norvegesi alla fine ha visto la luce. Dopo aver centellinato singoli lungo il 2024, gli Ulver pubblicano un lavoro di nove tracce, quasi tutte ormai note ai fan, tranne l’ultima ‘Helian’. Quando si parla del progetto Ulver la mente non può che aprirsi, in primis pensando al percorso di una delle band più controverse del genere metal. Il nuovo corso della storica band black metal viene sostanzialmente confermato se non ulteriormente affinato in questo ‘Liminal animals’. Sulla scia degli ultimi album pienamente elettronici, questa nuova release marca ulteriormente il nuovo corso, con tratti più introspettivi ma allo stesso tempo più diretti. Dall’opener ‘Ghost entry’, alla scansonata ‘Hollywood babylon’, passando dalla ballata ‘Forgive us’, gli Ulver offrono un trittico molto diretto, con trame sonore dai suoni estramamente curati, con un’attitudine diretta e catchy. Altri segnali arrivano invece da brani più “heavy”, come ‘A city in the skies’ e ‘The red light’, molto affini all’album precedente ‘Flowers of Evil’ del 2020, che mostrano un’anima dark molto viva ancora nella band. La venatura che non ci si aspettava arriva dai brani ‘Nocturne#1’ e ‘Nocturne#2’ più atmosferici e sperimentali, figli per certi aspetti della storica release ‘Shadows of the Sun’ e di un’elettronica sperimentale e ricercata alla Vangelis, che portano con una forma più strutturata agli interessanti ‘Locusts’ e alla new entry ‘Helian’, di fatto colpo di coda di questa release. Un ultima traccia che non ti aspetti che sembra già essere oltre, denso groove marciante su cui si sviluppa il recitato ipnotico del poema ‘Helian’ di Georg Trakl, per undici minuti lunghi ma che sanno di incompiuta. Un intro per qualcosa che verrà? Sempre interessante il progetto Ulver, imprevedibile nello stile quanto nelle forme in cui si manifesta, oltre qualsiasi schema che il catalogo ci potrebbe indicare. Produzione ottima sotto tutti gli aspetti come sempre, anche l’ordine finale scelto per le tracce sempre aver dato nella somma un qualcosa in più rispetto all’ordine di uscita dei singoli. Cosa altro aggiungere? Out of metal? Uno dei tanti progetti elettronici in circolazione? Non abbastanza sperimentale? Semplicemente quello che oggi gli Ulver sono. Il viaggio continua.
Tracklist
1. Ghost Entry
2. A City In The Skies
3. Forgive Us
4. Nocturne #1
5. Locusts
6. Hollywood Babylon
7. The Red Light
8. Nocturne #2
9. Helian (Trakl)
Lineup
Ole Alexander Halstensgård
Kristoffer Rygg
Jørn H. Sværen
Recorded and produced at Lupercal in the Old Town, Oslo
Mixed by Anders Møller at Subsonic Society
Mastered by Vegard Sleipnes