Marilyn Manson – One Assassination Under God – Chapter One

Il 02/12/2024, di .

Gruppo: Marilyn Manson

Titolo Album: One Assassination Under God - Chapter One

Genere: ,

Durata: 43:26 min.

Etichetta: Nuclear Blast

70

A trent’anni dal suo debutto in studio ‘Portrait Of An American Family’, eccoci nuovamente al cospetto del Sig. Brian Hugh Warner, capace in tre decenni di sfornare album in qualità di cantante ma soprattutto di crearsi un personaggio apparso come un anticristo (Superstar) più trucco e parrucco che effettiva sostanza, per questo perfetto burattino del music business. Ma se ai tempi la sua forza mediatica era bastevole per aizzare la perseveranza di chi, in primis in Italia, si adoperava per cercare di annullare ogni suo concerto (con le stesse motivazioni per le quali il nome d’arte di Ariana Grande inciterebbe al Nazionalsocialismo), nascondendo deludenti prove in studio, dopo le accuse post ‘We Are Chaos’ (2020) partite dall’ex compagna Evan Rachel Woods e poi aumentate, ora il Reverendo sembrerebbe (e sinceramente lo spererei) non far più paura a nessuno, lasciando parlare la musica. Musica che tuttavia, piacciano o meno i lavori più recenti, è stata testimonianza di una personale maturazione. Non fa quindi eccezzione questo ‘One Assassination Under God – Chapter One’, ovviamente influenzato da quanto accaduto negli ultimi tre/quattro anni, e che per questo ha forse instillato nei fan un maggiore attaccamento verso l’artista (non a caso, i biglietti per la data milanese del prossimo undici febbraio sono volati via in ventiquattr’ore). Si parte con la titletrack ed è subito chiara l’intenzione del Nostro: come già accaduto nel recente passato, consegnare un lavoro dalle più sfumature, che non ne intacchi il trademark ma al tempo stesso sia rappresentazione non di una seconda giovinezza, bensì di una seconda fase iniziata a piccoli passi da ‘Eat Me, Drink Me’ (2007). Ed ovviamente, con le sue luci ed ombre. Le prime ci vengono consegnate da qualche singolo estratto, come il primo ‘As Sick As The Secrets Within’, sicuramente il miglior pezzo del lotto per quel mesto glam/industrial Rock lancinante che ha sempre contraddistinto Manson e che fedelmente troviamo anche nel materiale di qualche sua conoscenza (‘Better The Devil’ di Skold), mentre la titletrack e il secondo ‘Raise The Red Flag’ sembrano incattivire piacevolmente sonorità new wave care ai Depeche Mode. Sfacciatamente, il terzo singolo estratto ‘Sacrilegious’ ha lo scopo di rimanere in testa dopo un paio di ascolti (se in maniera banale o amabile, giudicate voi) e ‘No Funeral Without Applause’, che qualche eco alla cover ‘Sweet Dreams (Are Made Of This)’ la riporta, è la più riuscita connessione col passato dell’artista. Inoltre, come per l’album precedente, anche qui il fanalino di coda (‘Sacrifice Of The Mass’) risulta essere una semi ballad introspettiva sicuramente efficiente per alzare il voto. Le ombre, invece, sono date non tanto da un materiale insufficiente, quanto piuttosto da una certa prevedibilità che ormai, arrivati alla release numero dodici, stanca. Ecco che quindi il synth pop di ‘Death Is Not a Costume’, seppur piacevole, passa in sordina, anche perchè certe soluzioni le abbiamo già ascoltate da chi in quel genere ci naviga (come ‘Hourglass’ [2007] di Dave Gahan), mentre ‘Nod If You Understand’ cerca di pescare della rabbia danzereccia dal passato (un mix tra ‘The Beautiful People’, ‘The Fight Song’ e ‘mOBSCENE’), ma ne è solo una fotocopia. Per concludere, al di là del logo in copertina che lasciava ben sperare, non comparendo dai tempi di ‘Holy Wood’ (2000), alle mie orecchie ‘One Assassination Under God – Chapter One’ si mantiene poco superiore rispetto al suo predecessore. Speriamo che nel secondo capitolo Manson osi, anche se ne dubito: ormai la strada presa da tempo è questa, e sempre da tempo il Reverendo non fa più paura. Dopotutto, a lui va bene così.

Tracklist

01. One Assassination Under God
02. No Funeral Without Applause
03. Nod If You Understand
04. As Sick As The Secrets Within
05. Sacrilegious
06. Death Is Not a Costume
07. Meet Me In Purgatory
08. Raise The Red Flag
09. Sacrifice Of The Mass

Lineup

Marilyn Manson: vocals
Tyler Bates: guitars
Reba Meyers: guitars
Piggy D.: bass
Gil Sharone: drums