Frost* – Life in the Wires

Il 14/11/2024, di .

Gruppo: Frost*

Titolo Album: Life in the Wires

Genere: ,

Durata: 86 min.

Etichetta: Inside Out Music

86

Un album antologia del progressive, dalle sfumature più melodiche del neo-progressive degli anni Ottanta, a quello più muscolare e tecnico degli anni Novanta del secolo scorso. Un concept su doppio CD tutto da ascoltare che potrebbe di fatto soddisfare tutti i palati degli appassionati del genere. Momenti più atmosferici e lenti, ma anche capacità di accelerare serrando i ritmi realizzando brani molto energici e trascinanti. Dopo un breve intro ‘Skywaing’, è la seconda title track ‘Life in the Wires Pt.1′ a introdurre meglio la formula degli inglesi Frost*: voci curate supportate da una sessione ritmica sempre all’altezza, qua e là impreziosita da fraseggi affidati ai vari strumenti che scalpitano e non poco.
Echi di svariate band della Storia del progressive che si fa fatica a identificare, ma c’è un po’  di tutto. La ballata ‘This House of Winter’ è il primo momento lento, voci perfettamente composte e prodotte, atmosfera densa, tappeto pianistico, fino all’apertura che porta all’assolo di chitarra, interessante e notevole. La struttura si ripete per una top ballad. Con ‘The Solid State Orchestra’ diventa chiara l’influenza dei Genesis ma in generale di tutto quel progressive rock dalle sonorità più aperte. Altro brano notevole con un groove che trascina e riporta a sonorità sicuramente di altri tempi. ‘Evaporator’ è una delle tracce più interessanti e particolari, di quelle che facilmente rimane e si fa riconoscere. Dopo un intro elettronico e moderno, il brano prende vita con un ritmo continuo e coinvolgente, con un effetto WOW e tastiere proprio da anni Ottanta. Variazioni repentine perfettamente padroneggiate, evidenziano tutta l’arte e l’esperienza della band. Ritornello contagioso, altro assolo di chitarra interessante e una chiusura con effetto risucchio perfettamente realizzata in fase di produzione. Siamo poi all’apice dell’album con ‘Strange World’, brano intenso a metà strada tra i più atmosferici Dream Theater (quelli di Kevin Moore per intenderci) e il più ispirato Phil Collins. La successiva ‘Idiot Box’ è una ripartenza netta e decisa, con riff del prog metal più classico, ma anche su questi territori i Frost* non sfigurano, anzi.
Le tracce continuano a regalare spunti notevoli, variazioni di atmosfere e sonorità sempre diverse, veramente un bel sentire, quel progressive che sa utilizzare tutti gli ingredienti del Rock per creare e dar vita al messaggio, comunicandolo nel migliore dei modi, con quello che serve, ne una nota in più ne una di meno. Strizzando l’occhio a Pain of Salvation con ‘Absent Friends’, nuovamente ai Dream Theater con ‘School’ e ‘Propergander’, per una seconda parte del concept sicuramente dal sound più moderno che scorre ma stordisce per la mole di input che è capace di generare. Chiudono infine la omnicomprensiva ‘Life in the Wires, Pt.2’ con i suoi ricchi quindici minuti e la hit da radio ‘Starting fires’, che pone il sigillo ad un album dagli altissimi livelli qualitativi. Concept ispirato e perfettamente realizzato, introduzione al progressive degli ultimi quaranta anni per i novelli, piacevole conferma per i veterani del genere.

Tracklist

CD1:
1.       Skywaving
2.       Life in the Wires, Part 1
3.       This House Of Winter
4.       The Solid State Orchestra
5.       Evaporator
6.       Strange World
7.       Idiot Box
8.       Absent Friends

CD2:
1.       School (Introducing The All Seeing Eye)
2.       Propergander
3.       Sign Of Life
4.       Moral And Consequence
5.       Life in the Wires, Part 2
6.       Starting Fires

Lineup

Jem Godfrey – voce, chitarra, tastiere
John Mitchell – chitarra, voce
Nathan King – basso, voce
Craig Blundell – batteria