Klone – The Unseen

Il 12/11/2024, di .

Gruppo: Klone

Titolo Album: The Unseen

Genere:

Durata: 42 min.

Etichetta: Pelagic Records

65

Nati dalla passione per band come Meshuggah, Opeth e Porcupine Tree, il progetto Klone ha fatto veramente tanta strada, forse però perdendo man mano la direzione, dato che questo ultimo album di progressive ha veramente poco, sia tecnicamente che in quanto a ricercatezza e sperimentazione. Peccato, visto che di spunti, di melodie interessanti e di atmosfere su cui ricamare ce ne sarebbero. Protagonista sicuramente la voce di Yann Ligner dietro cui gli strumenti quasi si nascondono, creando un sottofondo privo di dettagli, di voglia di emergere, di carattere. Inizio con ‘Interlaced’ convincente solo in parte, un brano diretto ma che resta statico ritmicamente e che si trascina per quasi sei minuti. La title track ‘The unseen’ risulta più particolare ma non troppo distante dalla precedente. La terza ‘Magnetic’ ha il merito di aumentare il ritmo ed essere più ispirata. Gli strumenti si animano e riescono ad intrecciarsi meglio, avvolgendo la voce e ampliando lo spettro sonoro, a tutto vantaggio della dinamica complessiva. La successiva ‘After the sun’ è una traccia diretta, voce protagonista e tanta melodia alla ricerca del singolo dell’album. Con ‘Desire line’ l’ascolto definitivamente viene risucchiato da un mood melodico e di scarso appeal, lasciando alla voce la guida dei brani, con intermezzi strumentali di scarsa qualità. La penultima ‘Slow down’ non aggiunge assolutamente niente alle precedenti, anche se al pari di ‘Magnetic’ risulta essere più interessante del resto dei brani. Chiude ‘Spring’, oltre dodici minuti che con ambizioni sperimentali si ripropinano sempre gli stessi ingredienti. Un album che forse si rifà più ai Soen più diretti, ma che poco ha a che fare con la galassia progressive, sia rock che metal, lasciando abbastanza insoddisfatti.

Tracklist

1.Interlaced
2.The Unseen
3.Magnet
4.After The Sun
5.Desire Line
6.Slow Down
7.Spring

Lineup

Yann Ligner – voce
Guillaume Bernard – chitarra
Matthieu Metzger – sassofono, tastiera, campionatore
Florent Marcadet – batteria
Aldrick Guadagnino – chitarra
Jean Etienne Maillard – basso