Odium Humani Generis – Miedzycas

Il 29/10/2024, di .

Gruppo: Odium Humani Generis

Titolo Album: Miedzycas

Genere: ,

Durata: 42:07 min.

Etichetta: Malignant Voices

80

Ho avuto l’onore di vedere gli Odium Humani Generis in apertura al live dei Mgla nella Capitale un paio d’anni fa’. Ammetto che non li avevo mai sentiti nominare prima di allora per cui, oltre alla fantasia erotica concretizzata di vedere i Mgla dal vivo, gli OHG sono stati il secondo regalo dal destino della giornata.

Dopo la parentesi dell’Ep ‘Zarzewie’, per il successore del loro debutto escono sotto l’ etichetta Malignant Voices. In termini stilistici questo ‘Miedzyczas’ resta entro i binari tracciati da ‘Preddzien’, che già grondava di personalità.

Dopo l’intro strumentale ‘Lustro’ si entra subito nel vivo dell’album con ‘Idee Fixe’ che rende giustizia al titolo coi suoi ritorni ossessivi dello stesso giro di chitarre, scandite dalla marcia cadenzata della batteria che suona come campane a morto. Le vocals di Bialy si discostano dallo screaming canonico: relegate dalla produzione sullo sfondo rispetto alle chitarre come echi di urla agonizzanti, ricordano i Gehenna nell’ultima mutazione in chiave depressive di ‘Unravel’

Se ‘Miedzyczas’ e ‘Poploch’ vedono le componenti black sfumare in maggiori concessioni alla melodia, vibranti di reminiscenze new waveche tendono a predominare su tutta la prima metà dell’album, ‘Drogowskaz’ ti afferra per le orecchie spingendoti il viso nel terriccio marcio, brulicante di vermi, che abbraccia le radici del genere. L’arpeggio iniziale di ‘Jarzmo’ suona come i primi istanti di sospensione prima del volo d’Angelo sopra l’inferno, sospinto dalla doppia cassa di Murukh. In chiusura ‘Granice’ riassume il mix di aggressione e malinconia divenuto il trademark della band di Lodtz.

Al termine dell’ ascolto devo riconoscere il contributo ottimale in sede di Mixing&Mastering ad opera di The Fall degli Hauntologist, rivelazione black dell’anno precedente, di cui ritroviamo qui gli stessi riverberi di angoscia urbana, vuoi per la pregnanza di tematiche postmoderne trasversale alla scena polacca, vuoi per la provenienza dalla stessa fornace di suoni.

Tracklist

1. Lustro

2. Idée Fixe

3. Międzyczas

4. Popłoch

5. Drogowskaz

6. Jarzmo

7. Granice

Lineup

Biały – Guitars, Vocals

Ominous – Guitars

Bartos – Bass

Murukh – Drums