Trip On – Sunset Whispers
Il 30/09/2024, di Andrea Lami.
Gruppo: Trip On
Titolo Album: Sunset Whispers
Genere: Alternative Rock, Strumentale
Durata: 48 min.
Quasi ad un anno di distanza, ci ritroviamo tra le mani il nuovo lavoro dei Trip On, band nata dal genio di Zac Vanders e Macho De La Isla, due musicisti che hanno unito le loro forze e capacità per dare alla luce questo progetto ambizioso. Come vi avevamo anticipato nella recensione del primissimo EP (che potrete trovare qui), siamo di fronte ad un progetto strumentale che varia tra preludi e colonne sonore.
Non so quante volte ho pensato, ho detto, oppure ho scritto di quanto sia difficile fare una recensione di un album strumentale per chi non sa suonare nulla se non un clacson o un citofono. Al massimo mi ripeterò. La difficoltà sta non solo nel capire ciò che gli artisti hanno voluto esprimere ma anche nella ricerca di un qualcosa che nelle canzoni normali è la melodia. Non che nei brani strumentali sia completamente assente questa qualità, ma al posto che rimanere in attesa del coro o del riff, bisogna ‘cercare’ altro. E’ altresì vero che talune volte non c’è, altre volte risulta nascosta o di difficile comprensione. Quindi farò esattamente come l’altra volta, dopo aver ascoltato ed analizzato più volte questo prodotto vi racconterò il più obiettivamente possibile ciò che contiene cercando in qualche modo di trasmettervi ciò che a me è arrivato.
Si parte con ‘Only The Brave’ il cui titolo riporta alla mente film come Braveheart, ma come sempre sono già spiazzato perché ci troviamo di fronte ad un brano decisamente coinvolgente la cui sezione ritmica decisa e potente fa da scheletro intorno ad una chitarra elettrica che si alterna ad un violino. Senza parlare dei vocalizzi. Si inizia alla grande. Il tutto fino ad arrivare al minuti 02:21 dove inizia una parte melodica che mi ha conquistato e che, dopo qualche ascolto, mi viene facile fischiettare durante l’ascolto del brano.
‘Dear Friend Saint Spitchia’ ha un intro che mi ha ricordato qualche brano dei Dream Theater, e come tutti sanno, per me si sta parlando del top in assoluto. Allo scoccare del primo minuto la parte chitarristica cambia e si sviluppa in maniera più decisa, continuando ad appoggiarsi sul tappeto tastieristico di Macho. Forse questo è il brano che più mi ha conquistato proprio perché mi ha riportato a certe atmosfere che il Teatro del Sogno è capace di creare.
Veniamo al brano omonimo, quello che ha dato il titolo all’album e che sicuramente sarà il preferito di chi questo album l’ha costruito pezzo per pezzo. Sto parlando di ‘Sunset Whispers’ introdotto da un arpeggio semplice e seguito da un suono di percussioni che ne cadenza il movimento. Ascoltare questo brano chiudendo gli occhi, almeno per la prima parte, sembra di assistere al finale di un film con i titoli di cosa che scorrono mentre le immagini si soffermano su un tramonto, trovo quindi il titolo azzeccatissimo. Se il brano precedente ricopre una certa importanza perché da il titolo all’album che stiamo ascoltando ed analizzando, il seguente da il nome alla band e quindi, in qualche modo è rappresentativo di ciò che la band vuole essere e vuole farci ascoltare. I cambi di ritmo e di atmosfere sono frequenti e non lasciano tregua ad un ascoltatore disattendo che deve mollare qualsiasi cosa stia facendo per ascoltarne ed apprezzarne tutte le varie sfumature.
Quando si parla di album strumentali, viene facile avvicinare ciò che si recensisce ai grandi di questo genere. Sto parlando di Vai, Gilbert, Malmsteen ma anche Sherinian, Rudess o Moore per citare qualche nome. Detto questo siamo di fronte a ‘New Reason’, il brano che forse si avvicina di più alla discografia di Satriani.
‘The Great Eagle Extended’ ci mostra il lato nativo americano della band, i ritmi delle percussioni riportano alla mente i canti degli indiani americani facendoci volare come se ci fossimo fumati il calumet della pace ed è compito del suono della chitarra elettrica di riportarci sulla Madre Terra mentre cerchiamo di capire il significato dell’ultimo minuto di canzone in cui si sente il vento mescolato allo scoppiettio di qualcosa di non definito (che sia un fuoco??). Mi sento di riunire in un’unica descrizione gli ultimi tre brani che rispondono ai titoli: ‘Crazy Man Walk Alone’, ‘Spoke In The Wheels’ e ‘Blinding Light’. Ho deciso di concedermi questa libertà e di prendermi quest’azzardo (ne parleremo con i protagonisti in sede di intervista) perché le sensazioni che questi tre brani mi hanno causato sono del tutto simili. Siamo di fronte a tre pezzi che, pur avendo momenti tranquilli al loro interno, sono tutti e tre pieni di un certo tipo di aggressività sonora. Il tutto potrebbe essere il frutto di un discorso ritmico decisamente importante e potente che risulta predominante rimanendoci fissato nella mente alla fine dell’ascolto degli stessi.
Anche se il lavoro di Zac, in qualche modo sembra prendersi le luci della ribalta, non va tralasciato tutto il discorso musicale portato avanti da Macho creando un binomio davvero interessante. Il risultato finale non solo è piacevole e mostra gli importanti passi avanti compiuti dalla band, ma ci regala quasi un’ora di musica che potrà far la gioia di chi ha voglia di sperimentare, sia sdraiato sul proprio divano ad ascoltare qualcosa di diverso, sia di chi ci ha messo del proprio come i due musicisti in questione.
Tracklist
01. Only The Brave (4:53) Featuring Lie Khem Violin & Back Vocals , Loris Green Drum
02. Dear Friend Saint Spitchia (4:32) Featuring Ramon Rossi Drum
03. Sunset Whispers (04.42) Featuring Steve Foglia Drum, Davide Corseri Percussion
04. Trip On (5:13) Featuring Folkert Beukers Drum , Jack T.B Bass
05. New Reason (3:45)
06. The Great Eagle Extended (7:13) Featuring Joyce Back Vocals, Davide Corseri Percussion, Steve Foglia Drum
07. Crazy Man Walk Alone (5:33) Featuring Antonio Burzotta Drum
08. Spoke In The Wheels (6:24) Featuring Freddy Volante Drum
09. Blinding Light (5:20)
Lineup
Zac Vanders: Guitars
Macho De La Isla: Keyboards and producer mix master
Guest:
Lie Khem Violin & Back Vocals
Antonio Burzotta , Loris Green, Ramon Rossi, Steve Foglia, Folkert Beukers, Freddy Volante: Drum
Davide Corseri: Percussion
Jack T.B Bass
Joyce Back Vocals