Vision Divine – Blood And Angel’s Tears

Il 20/09/2024, di .

Gruppo: Vision Divine

Titolo Album: Blood And Angel's Tears

Genere: ,

Durata: 49 min.

Etichetta: Scarlet Records

84

C’è un qualcosa di rassicurante nella notizia di un nuovo album dei Vision Divine. Nati nel 1999 nel periodo dell’abbandono da parte di Olaf Thorsen della band madre Labyrinth, i Vision Divine avevano dimostrato subito la pasta di cui erano fatti con il debutto omonimo. Mano a mano che gli anni procedevano, i cantanti si avvicendavano, e Olaf ritornava a casa con gli amici Tiranti e Cantarelli, la band guadagnava però un volto suo, distinto dai Labyrinth. Una band più raffinata ed eclettica rispetto ai Labyrinth, meno immediata e coinvolgente forse, ma caratterizzata – oltre che da un uso maggiore dell’elemento progressivo – da un immaginario più evidente e uniforme, come dimostrava già da subito la figura angelica presente in copertina. Di anni dal 1999 ne sono trascorsi venticinque, e l’Angelo – sebbene assente o trasformato nelle copertine dei sette album che seguirono il debutto – è riuscito ad arrivare fino a qui, fino a questo ‘Blood And Angel’s Tears’; lavoro dove viene, insieme con due suoi relati, scacciato dal paradiso per raggiungere la Terra, dove combatterà per salvarla.

Basta questo per accendere il vostro interesse? Non abbiamo la risposta a questa domanda, ma per noi basta e avanza, ve lo assicuriamo. Il dramma, la disperazione, la furia, ma soprattutto l’ampio respiro epico che si accompagna a temi come questi veste e ricopre alla perfezione lo stile dei Vision Divine; cosa che si perpetua alla perfezione in questo lavoro, che si configura probabilmente come quello più epico mai fatto in carriera da Thorsen e soci. La partenza dopo l’introduzione ‘War In Heaven’ è delle più terremotanti, e la quasi title-track ‘Ballet Of Blood And Angel’s Tears’ si configura come una cavalcata power d’altri tempi, guardando direttamente agli anni del già citato debutto. Un power diretto figlio dei mitici Anni ’90, che ci presenta subito due elementi che ci accompagneranno per quasi un’ora di musica: il drumming potente e preciso di Matt Peruzzi, davvero devastante, e le linee vocali di Ivan Giannini, personalissime e lontane da quella che poteva essere la scuola Lione o – anche di più – Luppi. ‘Once Invisible’ raddoppia il cazzotto, con un altro devastante attacco power a sottolineare le convulse parti iniziali della storia; qui però a brillare stavolta sono anche le tastiere di Alessio Lucatti, davvero essenziali per quella patina di scintillante eleganza che da sempre caratterizza i lavori della band. Tastiere che diventano ancora più importanti su ‘Drink Our Blood’, che abbandona temporaneamente le coordinate power per abbracciare qualcosa di più ampio e melodico. Come abbiamo detto in apertura, il metal progressivo è sempre stato strutturale per i Vision Divine, e ‘When Darkness Comes’ ce ne parla profusamente, con le sue atmosfere cangianti e teatrali a parlarci di album quali ‘The Perfect Machine’ (ancora il mio preferito). ‘Preys’, ‘A Man On A Mission’ e ‘Go East’ mostrano un momento di stasi dell’album ma assolutamente non di stanca: è come se dopo l’urgenza narrativa iniziale e le eclettiche prestazioni dei pezzi successivi si sia raggiunta una virtuosa stabilità, che viene onorata da tre brani solidi e compatti, ricchi di tutto quanto citato fino ad adesso, e dotati della solita, altissima, qualità. Quando potresti anche esserti abituato a questo tenore dell’album però i nostri riescono ancora a stupisci, con un’altra bordata come ‘The Broken Past’ , assoluto gioiello reso ancora più scintillante dalle ospitate di Ray Alder e Alle Conti. La conclusiva ‘Lost’ fa cadere un momentaneo sipario (è attesa una seconda parte) su un album che soddisfa con margine le aspettative – alte – che avevamo.

Al nono colpo in carriera, i Vision Divine realizzano un centro assoluto, un album che se ne frega di essere comparato a ‘Send Me An Angel’ o ‘Stream Of Consciousness’, ma che adesso,  con questa formazione e questa esperienza, è quello che dovevamo sentire da una band come la loro.

Tracklist

01. War In Heaven
02. The Ballet Of Blood And Angels’ Tears
03. Once Invincible
04. Drink Our Blood
05. When Darkness Comes
06. Preys
07. A Man On A Mission
08. Go East
09. The Broken Past
10. Dice And Dancers
11. Lost

Lineup

Ivan Giannini: vocals
Olaf Thorsen: guitars
Federico Puleri: guitars
Alessio Lucatti: keys
Andrea Torricini: bass
Matt Peruzzi: drums