Lesoir – Push back the horizon
Il 20/09/2024, di Gaetano Iannarelli.
Gruppo: Lesoir
Titolo Album: Push back the horizon
Genere: Progressive Rock
Durata: 47 min.
Etichetta: V2 records
I Lesoir sono sempre un bel sentire. Musicalità, creatività, ricercatezza. Dopo il prezioso e breve ‘Babel’, la band olandese torna con un più corposo album dal titolo ‘Push back the horizon’ anticipato da diversi singoli, che risultano ancora più preziosi nell’ascolto complessivo della release. Sono diversi gli aspetti che portano ad apprezzare questo nuovo lavoro dei Lesoir. In primis la loro capacità di un song writing sempre ispirato, capace di comporre brani molto fluidi, mai prevedibili e perfettamente arrangiati. Tutti gli strumenti coralmente concorrono a sostenere le varie parti, prendendo a turno la scena e dando il loro contributo all’arricchimento generale.
Nonostante l’orecchiabilità delle tracce, le sonorità anche molto aperte, al limite dell’AOR se non del pop, i brani risultano sempre molto ricchi di dettagli e con una forte identità. Da questi aspetti il secondo punto di forza: una magistrale padronanza degli strumenti. La produzione è sicuramente all’altezza e capace di far apprezzare tutte queste sfumature, per un sound compatto, nitido ed energico all’occorrenza. L’ascolto complessivo fa perdere di vista la singola traccia dell’album, che diventa solo un’ennesimo passaggio ben riuscito.
L’apertura con ‘Push back the horizon’ è un ottimo biglietto da visita che permette di contestualizzare e presentare il progetto olandese. La frontman Maartje Meessen si impone subito come grande voce, versatile, piacevole, che regala anche inserti di flauto preziosi che fanno capolino qua e là. La successiva ‘Under the stars’, come anche la traccia ‘You are the World’, oppure la omnicomprensiva ‘As long as your girls smile’, sono brani molto diretti che fanno capire il potenziale del progetto anche verso una platea più mainstream. I progster ovviamente vedranno la loro attenzione catalizzata da tracce come ‘Fireflies’, arabeggiante scorribanda che richiama tanto i Riverside tra elettronica e tanto groove, oppure dalla strumentale ‘AEON’ tanto fresca quanto accattivante, oppure dal singolo ‘What Do You Want From Me?’ tra le tracce più dure in cui la frontman conquista un perfect a mani basse. Apice dell’album la bellissima ‘The Drawer of the chest in the corner is empty’, saggio di composizione ed interpretazione. Linee vocali fenomenali sostenute perfettamente dalle parti strumentali, in primis dalla chitarra solista di Ingo Dassen, con un’alternanza di dolcezza ed epicità perfettamente gestita. Brano che meriterebbe un video e maggiore risalto. Dal carattere più sperimentale la dolce ninna nanna ‘Nadi’, con linee vocali nuovamente al top che ricordano alcuni notevoli passaggi di ‘Babel’, e la conclusiva ‘Why I stand here now’, che incorpora un bellissimo riff di chitarra che da il la ad un finale epico per l’intero album che probabilmente verrà sfruttato per un finale in sede live (ovviamente prima dei bis di rito).
I Lesoir semplicemente stanno riuscendo in quello in cui molti hanno fallito in questi anni: fare del progressive orecchiabile ma non ruffiano, tecnico ma non muscolare. Un progetto originale che si sta ritagliando il suo spazio sempre più ampio. Non ci resta che aspettarli in Italia per goderci questo gran lavoro dal vivo a tutto volume. Notevole.
Tracklist
Push Back The Horizon
Under The Stars
Fireflies
You Are The World
The Drawer of the chest in the corner is empty
AEON
Nadi
What Do You Want From Me?
As Long As Your Girls Smile
Why I stand here now
Lineup
Maartje Meessen – Voce / Piano / Flauto
Eleën Bartholomeus – Chitarra / Synth / Cori
Ingo Dassen – Chitarra / Beats programming
Bob Van Heumen – Batteria / Cori
Ingo Jetten – Basso / Pedalsteel / Chitarra / Cori