Skid Row – Live in London
Il 13/09/2024, di Andrea Lami.
Quando ho saputo dell’uscita di un album dal vivo degli Skid Row, la mia preoccupazione è stata capire chi ci fosse a cantare. Conosciamo tutti le vicende degli Skid Row, cantanti che entrano ed escono dalla band nel giro di breve tempo creando sempre una sorta di confusione musicale e lasciando la band in un alone di incertezza. L’ingresso di Erik Grönwall in un colpo solo aveva cancellato questa perplessità e dall’altro canto aveva regalato alla band una ventata di freschezza con un cantante decisamente sopra alle righe. Un matrimonio perfetto anche se c’è un certo Sebastian Bach che ovviamente non ne è stato contento, ma anche a quanto era emerso dai vari fan in giro per il mondo, la scelta era risultata giustissima e condivisa. La conferma è stata l’album ‘The Gang’s All Here’ (qui la nostra recensione), un ottimo lavoro che ha ricevuto recensioni positive un po’ ovunque. Purtroppo per gli Skid Row, Erik ha deciso di dedicarsi alla sua salute – giustamente, aggiungiamo noi – abbandonando la band, ma questo è un altro discorso. Quindi il quesito era: chi c’è al microfono di questo primo live degli Skid Row? La risposta è… proprio Erik Grönwall!
Il concerto in questione è stato registrato il 24 ottobre 2022 presso l’O2 Forum Kentish Town e ci regala un’ottima prestazione della band che ci presenta, come avrete modo di scoprire, un po’ tutti i suoi classici. Si parte a mille con l’esecuzione di ‘Slave To The Grind’, un brano conosciuto ed amato da chi li segue, in grado di far deflagrare qualsiasi platea. Un pugno in pieno volto, non c’è altro modo di descriverlo, eseguito al meglio e reso perfetto dalla prestazione di Erik, uno dei pochi cantanti che non ha fatto rimpiangere la versione originale delle canzoni. La versione dell’altro classico ‘Big Guns’ è posta subito dopo ‘The Threat’ e dalla partecipazione del pubblico si capisce che le scelte della scaletta è stata fatta nella maniera giusta.
Risulta veramente superfluo parlarvi del brano che ha regalato il successo alla band, che viene proposto praticamente subito. Basta l’arpeggio iniziale per far esaltare il pubblico presente, che esplode quando partono le seguenti parole: “Ricky was a young boy, he had a heart of stone“… siamo di fronte ad una hit mondiale che non ha bisogno di ulteriori presentazioni. La setlist continua come continuano i brani super conosciuti. Pezzi come ‘Piece Of Me’ o ‘Livin’ On A Chain Gang’ fanno sempre la loro bella figura e ci traghettano a ‘Psycho Therapy’, come tradizione cantata da Rachel Bolan. Un po’ di punk ci sta sempre bene. Le hit continuano con ‘In A Darkened Room’, brano tanto bello quanto difficile ma che viene eseguito in maniera egregia da Erik, ‘Makin’ A Mess’ e ‘Riot Act’, estratte entrambe dall’album d’esordio e intervallate dall’omonimo estratto dall’ultimo lavoro (‘The Gang’s All Here’). L’altro estratto dall’ultima fatica risponde al nome di ‘Tear It Down’, altro episodio riuscitissimo che trova un ottimo feedback da parte del pubblico, segno quest’ultimo che i brani nuovi sono all’altezza del grande passato della band. La scaletta vola verso il termine, non prima di aver ascoltato la cattivissima ‘Monkey Business’ seguita dalla dolcissima ‘I Remember You’ (impossibile dimenticare cosa stesse facendo Seb Bach prima di registrarla… in caso non sappiate, andate a leggervi la sua biografia!). Chiudono la serata ‘Time Bomb’, ultimo estratto da TGAH, e ovviamente la canzone/inno ‘Youth Gone Wild’ che ha il compito di spremere le ultime energie sia della band che del pubblico presente.
Tolte alcune VHS (erano uscite in questo formato!!) gli Skid Row ci regalano finalmente un album da vivo contenente i maggiori successi della band. La scelta di pubblicarlo con il penultimo cantante lascia un po’ perplessi, visto che attualmente c’è l’ottima sostituta Lzzy Hale (temporanea?) ma verrà sicuramente apprezzato dai fan che a suo tempo avevano festeggiato l’ingresso di Erik nella band. Questa è la conferma che gli Skid Row sono (erano) in formissima e che la (precedente) formazione è stata la migliore degli ultimi tempi, capace – come già detto – di non far rimpiangere i dies fast. ‘Live in London’ è un album sanguigno che farà felici i fan della band e del genere racchiudendo il meglio della discografia degli Skid Row; da avere assolutamente.
Tracklist
01. Slave To The Grind
02. The Threat
03. Big Guns
04. 18 And Life
05. Piece Of Me
06. Livin’ On A Chain Gang
07. Psycho Therapy
08. In A Darkened Room
09. Makin’ A Mess
10. The Gang’s All Here
11. Riot Act
12. Tear It Down
13. Monkey Business
14. I Remember You
15. Time Bomb
16. Youth Gone Wild
Lineup
Erik Grönwall: vocal
Rachel Bolan: bass
Dave ‘The Snake’ Sabo: guitar, backing vocals
Scotti Hill: guitar, backing vocal
Rob Hammersmith: drums