Kingcrow – Hopium

Il 10/09/2024, di .

Gruppo: Kingcrow

Titolo Album: Hopium

Genere: ,

Etichetta: Season of Mist

88

Un album notevole questa nuova pubblicazione dei Kingcrow. Ispirato, ben confezionato, con un’ottima produzione. Niente è stato trascurato dalla band italiana, che vanta un’esperienza quasi trentennale e sa come calibrare gli elementi per costruire e dar forma alle ottime idee melodiche e ritmiche che sono alla base delle dieci tracce dell’album. Un ascolto molto semplice, idee chiare, melodie sempre interessanti e raramente scontate, supportate da ritmi tipicamente progressive. La voce sempre molto centrale e tutto sembra orientato a supportarla, forse da qui l’unica critica che si potrebbe muovere verso i Kingcrow: raramente gli strumenti prendono la scena, ma c’è da dire che è un andazzo abbastanza comune negli ultimi anni anche nel progressive.
Passando alle tracce, l’album si apre con il singolo ‘Kintsugi’, supportato da un video di ottima qualità. Brano diretto, potente, energico, orecchiabile e trascinante. Ma è un crescendo, perchè il successivo ‘Glitch’ è un’altra traccia di altissimo livello, forse più particolare e che ricorda nel sound i Leprous. Ottimamente costruite le linee melodiche della voce, i cambi di tempo, una grande prova di song writing. La terza ‘Parallel Lines’ è un’altra carta vincente e spiazza perchè mostra subito un’altra sfaccettatura dei Kingcrow. Le sonorità si avvicinano più ai Pain of Salvation, l’atmosfera si fa più densa, la chitarra si libera dell’ombra e assistiamo ad un assolo molto interessante. Voci si sommano e tutto arriva in modo chiaro e diretto, denotando un grande lavoro di produzione. A metà del brano un gran crescendo culmina in un’apertura molto interessante, che live probabilmente potrebbe rendere ancora meglio. Giunti alla quarta traccia ogni ascoltatore potrebbe mettersi comodo e ripassare per bene le prime tre tracce, ma le idee dei Kingcrow non sono per niente finite. Le successive ‘New Moon Harvest’ e ‘Losing Game’ sono brani più soft ma ugualmente interessanti. L’ascolto si fa più rilassato ma non noioso, un progressive più alla The Pineapple Thief, alla Porcupine Tree, atmosfere e parti acustiche che sanno accelerare, voci in risalto. Con ‘White Rabbit’s Hole’ tocchiamo uno dei massimi dell’album, ai livelli dei migliori Porcupine Tree, con  un ritornello trascinante e avvolgente. Un singolo che meriterebbe di avere un video a supporto, come successo per la successiva ‘Night Drive’, hit dell’album. Testo interessante, interpretato meglio, ottima vetrina per il mainstream progressive.
Tris finale esuberante con l’elettronica ‘Vicious Circle’, la title track ‘Hopium’, la ballata ‘Come Through’, che porta il tutto oltre ad un livello qualitativo veramente raro di questi tempi. Il livello dell’album si mantiene su standard elevatissimi fino all’ultimo secondo, c’è poco da dire: un masterpiece.

Tracklist

1.Kintsugi
2.Glitch
3.Parallel Lines
4.New Moon Harvest
5.Losing Game
6.White Rabbit’s Hole
7.Night Drive
8.Vicious Circle
9.Hopium
10.Come Through (Bonus Track)

Lineup

Diego Marchesi (Vocals)
Diego Cafolla (Guitars, Keyboards, Backing Vocals)
Ivan Nastasi (Guitars, Backing Vocals)
Riccardo Nifosì (Bass)
Thundra Cafolla (Drums, Percussions)