Falling In Reverse – Popular Monster

Il 06/09/2024, di .

Gruppo: Falling In Reverse

Titolo Album: Popular Monster

Genere: , , ,

Durata: 38 min.

Etichetta: Epitaph Records

86

‘Prequel’ apre il quinto lavoro sulla lunga distanza della band statunitense Falling In Reverse: apparentemente e verosimilmente attribuibile ad un disco di NF, per stile vocale e strumentale, il brano introduce uno tra gli album più eterogenei, interessanti e riusciti del momento; accompagnato da un videoclip di dimensioni e pretese cinematografiche, mostra subito la grande ambizione sonoro/visiva del disco, della band e del suo indiscusso leader, il controverso Ronnie Radke. La vocazione trasversale di ‘Popular Monster’ non fatica ad emergere con la successiva title-track, dall’incipit hip-hop che si sviluppa poi in un trascinante e melodico brano rock dal facile e accattivante refrain, per accogliere poi una deviazione metalcore. Il vero tormentone del disco è ‘All My Life’, brano dal piglio hip-hop/punk/folk/country, che ricorda da vicino i migliori Sublime: ad accompagnare la voce di Radke troviamo l’importante e imponente presenza di Jelly Roll, navigato cantante country/hip-hop che regala un tocco di esotismo alla canzone e al suo divertentissimo videoclip.
Fin qui i toni restano piuttosto morbidi sul versante rock/metal, fino all’arrivo provvidenziale di ‘Ronald’ a scompaginare, doppiamente, le certezze: l’attacco micidiale in screaming viene esacerbato dalla voce di Alex Terrible che appesantisce ulteriormente un episodio musicalmente potente e dai riff tritaossa. Ma non basta: il secondo piacevole disorientamento stilistico arriva esattamente a metà brano con le iper-veloci rime di Tech N9ne, che si rivelano come una sorta di antagonista alla successiva, devastante, furiosa chiusura tra growl e scream: il brano vale l’acquisto dell’intero disco. D’altro canto, Ronnie Radke non ha poi troppo da invidiare a rapper affermati, come ad esempio Eminem, da cui dichiara di aver preso grande ispirazione: ne troviamo imponente, notevole dimostrazione, oltre che nel brano di apertura, in ‘Watch The World Burn’ da cui emergono le vastissime capacità vocali del cantante, in grado di abbracciare con confidenza il rap più intransigente e ritmato, il cantato convenzionalmente metal per arrivare allo scream/growl della chiusura: un altro brano che non può passare inosservato. ‘No Fear’ rappresenta un ottimo momento rap/hip-hop, incalzante e motivante, con qualche timida chitarra che appare in sordina. Accenno di passaggio ad almeno altri tre brani di grande valore: la ballabile ‘Zombified’, anch’essa dal ritornello inossidabile con momenti in grande stile nu-metal; ‘Voice In My Head’, brano solo marginalmente metal, ma estremante coinvolgente; ‘Bad Guy’, con ospite Saraya, canzone hip-hop/metal che si imprime nella testa e non va più via.
Un disco al limite della megalomania, incentrato sulla figura di Ronnie Radke, cantante vocalmente dotato che non si trattiene dal mettere in mostra le proprie potenzialità canore, teatrali e carismatiche, esponendo liriche esplicite, provocatorie, provenienti da un background privato piuttosto movimentato, coadiuvato nella sua performance da musicisti che sanno bene dove distorcere a dovere il suono. La maggior parte dei brani sono affiancati da videoclip con budget importanti che enfatizzano la vocazione poetica, profetica, quasi messianica del disco. ‘Popular Monster’ potrebbe far storcere il naso ai puristi delle varie influenze musicali che contempla ovvero esaltare gli amanti della contaminazione e della musica trasversale che qui trova un esemplare ben riuscito.

Tracklist

01. Prequel
02. Popular Monster
03. All My Life
04. Ronald (Feat. Tech N9ne + Alex Terrible)
05. Voices In My Head
06. Bad Guy (Feat. Saraya)
07. Watch The World Burn
08. Trigger Warning
09. Zombified
10. No Fear
11. Last Resort – Reimagined

Lineup

Ronnie Radke: voce
Christian Thompson: chitarra
Tyler Burgess: basso
Luke Holland: batteria