Smashing Pumpkins – Aghori Mori Mei

Il 28/08/2024, di .

Gruppo: The Smashing Pumpkins

Titolo Album: Aghori Mori Mei

Genere:

Durata: 44 min.

Etichetta: Martha's Music, Thirty Tigers

80

In una storia Instagram pubblicata dopo la tappa al Pireo (l’ultima del tour europeo), Billy Corgan ha rivelato che per gli Smashing Pumpkins quello di quest’anno è stato il miglior tour dagli anni Novanta. Un periodo ricco di sorprese per la band di Chicago, visto che pochi giorni prima di questo post, è giunta la notizia dell’uscita di un nuovo album, ‘Aghori Mori Mei’, pubblicato digitalmente il 2 agosto 2024 e presentato al mondo anche attraverso un video social girato in parte proprio nella nostra Lucca, la città che quest’anno li ha accolti per il loro breve-ma-intenso viaggio in Italia.

L’enigmatico nome può suonare anche come ‘Aghori Mori Me’ (con ‘me’ all’inglese, come ha affermato lo stesso Billy), probabilmente una citazione agli indù di Shiva, i quali sono conosciuti per la loro ricerca della libertà attraverso cicli infiniti di nascita, morte e rinascita. Una rinascita che mette in evidenza una profonda connessione alla passione di un tempo, insieme a un’opera di restyling che ha portato energia nuova, anche grazie all’arrivo di Kiki Wong, chitarrista ‘terrific’ che si è unita alla band la scorsa primavera.

Aghori Mori Mei, con un sound più gothic e primitivo rispetto ai lavori recenti, incarna perfettamente questa ritrovata vitalità. Un assaggio di questo cambiamento è stato dato durante gli ultimi live della band, dove i grandi successi sono stati rivisitati con lo stesso approccio. Questo riallacciarsi alla loro golden age dei 90s è stata una mossa vincente che ha fornito nuova linfa, ma che non ha sminuito la discografia dei primi anni 2000 che ha dato comunque ottimi risultati – basti pensare a ‘Oceania’ e ‘Monuments to an Elegy’, accolti positivamente dalla critica e dai fan, nonostante l’assenza di Iha e Chamberlin.

Con Aghori Mori Mei Billy&Co. si riscoprono outsider, seguendo più il cuore che la ragione, più la pancia che le riflessioni. Questo ritorno al passato non è per nulla un tentativo di ringiovanire o una tessitura malinconica di ciò che è stato, come può apparire, è una pagina nuova di zecca scritta nella storia della band. È il frutto della maturità, un’età più consapevole e spensierata, nella quale c’è poca ansia da prestazione e tanto desiderio di mostrarsi per ciò che si è davvero.

Il disco si apre con ‘Edin’, un brano dalle idee chiare che introduce e anticipa il carattere di tutte le tracce successive. Segue ‘Pentagrams’, pezzo emblematico, incisivo e orecchiabile, in cui spicca la frase ‘Love never dies’ come per riassumere i contenuti dell’intero album. Una moderna ‘Disarm’, invece è ‘Pentecost’, ma solo dal punto di vista strumentale, perché le tematiche sono piuttosto differenti. C’è spazio per una piccola sperimentazione finale in ‘Murnau’, dove si può percepire un chiaro sapore anni Ottanta. ‘Aghori Mori Mei’ è un album pervaso da un’aura mistica e magnetica che invita ad immergersi nell’incessante desiderio di esplorazione che ha sempre definito il modo di fare musica degli Smashing Pumpkins. Come Billy e James hanno spesso dichiarato, sin dagli anni del loro debutto, il progetto SP è unico nel suo genere, e questo lavoro ne è la prova tangibile, una dimostrazione di come la band continui a reinventarsi senza mai tradire la propria essenza.

 

Tracklist

1 – Edin
2 – Pentagrams
3 – Sighommi
4 – Pentecost
5 -War Dreams of Itself
6 – Who Goes There
7 – 999
8 – Goeth the Fall
9 – Sicarus
10 – Murnau

Lineup

Billy Corgan – voce, chitarra, tastiere, basso.
James Iha – chitarra, basso, voce e cori.
Jimmy Chamberlin – batteria.

Membri aggiuntivi per i live:

Jack Bates – basso.
Katie Cole – tastiera, chitarra, cori.
Kiki Wong – chitarra.