OU – II: Frailty

Il 06/08/2024, di .

Gruppo: OU

Titolo Album: II: Frailty

Genere:

Etichetta: Inside Out Music

50

Secondo album per la band del batterista statunitense Anthony Vanacore, un progetto con forte radicamento e impronta cinese. Sicuramente tratto distintivo della band la voce acuta della cantante cinese Lynn Wu, che con i testi in cinese e le melodie orientali usate influenza e contamina l’opera della band, che senza sarebbe catalogabile in un progressive metal moderno alquanto standard e non particolarmente originale. Bastano le prime tre tracce dell’album per far capire la ricetta proposta dalla band: drumming iper tecnico con cui basso e chitarra si fondono, creando un groove monolitico e martellante. Dopo la prima ‘Frailty’ che scorre senza particolari sussulti, è la seconda ‘Purge’ a risultare più interessante. Ritmiche energiche su cui danza la voce onirica di Lynn, a tratti rabbiosa, che sicuramente giova di una produzione ad altissimi livelli. Nel complesso il sound degli OU ha una doppia faccia: una perfezione tecnica che risulta con il passare dei minuti troppo fredda. Suoni molto compressi perdono la loro rotondità, appiattendo qualsiasi espressività degli stessi. Su tutto ha gioco facile la voce, che diventa elemento predominante, occupandosi di delineare atmosfere, melodie e qualsiasi altro elemento in grado di caratterizzare la singola parte e il singolo brano. Purtroppo le linee vocali risultano però abbastanza ripetitive e quindi con un registro troppo limitato che rende l’intera opera poco interessante e incapace di distinguersi in un panorama progressive metal ormai saturo da decenni. Dopo quindi le prime tre tracce molto aggressive e intense, la quarta ‘Redemption’ rappresenta un break acustico che ravviva l’interesse. Una chitarra clean crea un tappeto su cui la voce pennella un cantato sognante che rompe totalmente con la prima parte dell’album. La traccia cattura e apre una nuova fase della release che continua con la successiva ‘Capture and Elongate (Serenity)’ che porta le sonorità in una elettronica pura, il beat crea un nuovo tappeto per la voce di Lynn e dopo qualche minuto sembra sentire la versione cinese di Bjork. Il sound viene così totalmente reinventato con la quinta traccia, che con l’apertura finale e l’ingresso della sessione ritmica assume i tratti della ballata dell’album. Totale assenza di assoli o di qualsiasi protagonismo della parte strumentale, si palesa l’indirizzo del progetto, totalmente incentrato sulla voce della cantante cinese. Con ‘Spirit broken’ si insiste su sonorità più dolce, ma tutto risulta ormai già sentito. Le ultime tracce non regalano alcun sussulto, l’ascolto si fa difficoltoso e anche la voce consuma velocemente alcun appeal. La conclusiva ‘Recall’ richiama melodie di altre tracce e la band si diverte a realizzare un gioco di voci interessante come idea, ma ripetitivo e tedioso come sviluppo. L’idea complessiva di questo album si potrebbe riassumere con questo: tanta tecnica sia strumentale sia a livello di produzione audio, che manca di creatività e da un song writing molto trascurato soprattutto sul fronte strumentale. Potenziale da sviluppare in fase di composizione che rimandiamo alla prossima release.

Tracklist

01 蘇醒 Frailty
02 淨化 Purge
03 海 Ocean
04 血液 Redemption
05 衍生 Capture and Elongate (Serenity)
06 破魂 Spirit Broken
07 歪歪地愛 yyds
08 輪迴 Reborn
09 念 Recall

Lineup

Lynn Wu – Voce
Jing Zhang – Chitarra
Chris Cui – Basso
Anthony Vanacore – Batteria