Slash – Orgy Of The Damned

Il 22/07/2024, di .

Gruppo: Slash ft. Myles Kennedy & The Conspirators

Titolo Album: Orgy Of The Damned

Genere: ,

Durata: 70 min.

Etichetta: Gibson Records

85

Hey ragazzi, ve lo ricordate il bellissimo ‘Slash & Friends’ del 2010? Cazzo, se ci manca quell’album. Certo, con le sue due canzoni con Myles Kennedy si ha avuto la miccia appunto per i Slash, Myles Kennedy & the Conspirators, e di musica buona in 4 album ne abbiamo poi avuta a iosa; ma il divertimento – il puro amore per il semplice fatto di suonare in compagnia di qualcuno – dell’album del 2010 è rimasto ineguagliato. Fino ad adesso.

Non un altro ‘Slash & Friends’ per via di una differenza che diremo tra pochissimo; ‘Orgy of The Damned’ porta con se la bellissima notizia di uno Slash di nuovo in versione sala prove e non stampato su solco digitale: uno Slash con in mano una Les Paul più scassata del solito, ma di cui la sua mano sinistra conosce ogni minima scanalatura del manico, e con dietro un grosso muro di Marshall male impilati, lì lì per cadere, ma il cui suono caldo e avvolgente ci piace particolarmente, perché ci sembra di essere li per sentire proprio quello, e ci dimentichiamo che in realtà c’è un disco che gira nel nostro lettore.

Beh, fatte le dovute introduzioni, possiamo anche giungere al punto principale: ‘Orgy Of The Damned’ non è un disco di inediti. Sono bensì dodici brani blues – brani storici per giunta – che Slash interpreta in compagnia di cantanti e interpreti diversi. Una roba deprimente? Un’uscita dedicata solo a chi ascolta il blues degli Anni ’50 se non prima? Ma va. Il disco è Slash al 100%. 101% forse. Perché in copertina ci sono i tizi rockettari e le tettone, perché lo stile di tutto il package è cartoonistico in uno stile che non si può non associare alla figura del chitarrista col cilindro… perché in fondo, in ogni singola nota di assolo su queste famose canzoni, il marchio Slash è inciso più a fondo che con un ferro per segnare il bestiame. E non importa che sia il blues rock più recente di ‘The Pusher’, il blues di Chicago di ‘Hoochie Coochie Man’, l’RnB di Memphis di Booker T. (‘Born Under a Bad Sign’) o il country blues di Philip Sayce; ogni declinazione della musica nera per eccellenza, passando anche per il soul e per una leggeda come Stevie Wonder (‘Living For The City’) viene perfettamente (ri)letta e interpretata dalle dita di Slash. E dalle ugole degli ospiti! Non li abbiamo ancora nominati, ma di gente che ci piace sentire ce ne è tanta… Un suadente e sornione Iggy Pop rende fumosa e seducente ‘Awful Dream’, un grande Brian Johnson (AC/DC) sfodera una voce per noi inedita su ‘Killing Floor’ e un roco ma verace Stapleton fa muovere chiappe e seni sui ritmi spezzati di ‘Oh Well’. Grandi anche le due ladies presenti: Demi Lovato, credibilissima in ‘Papa Was A Rolling Stone’ e Dorothy, che ci consegna le chiavi di una polverosa autostrada degli Stati del Sud su ‘Key To The Highway’.

Beh, come avrete capito, la recensione forse non è obbiettivissima, però fidatevi che i punti che abbiamo scritto ci sono tutti. E’ un disco di Slash, è un disco che nasce dalla passione di Slash per la musica – che sia rock o che sia blues poco ci importa. Ed è un disco farcito di ospiti strepitosi e di musica altrettanto bella. Poi, che a noi personalmente queste sonorità così viscerali –  che tanto sanno della chitarra del mio scomparso padre e della prima esibizione a teatro di mio figlio – parlino in modo particolare è solo un di cui. Quello che possiamo dirvi, è che il nostro capelluto (e cappelluto) chitarrista all’anagrafe noto come Saul Hudson ha fatto centro. Un centro netto.

Tracklist

01. The Pusher (featuring Chris Robinson)
02. Crossroads (featuring Gary Clark Jr.)
03. Hoochie Coochie Man (featuring Billy Gibbons)
04. Oh Well (featuring Chris Stapleton)
05. Key To The Highway (featuring Dorothy)
06. Awful Dream (featuring Iggy Pop)
07. Born Under A Bad Sign (featuring Paul Rodgers)
08. Papa Was A Rolling Stone (featuring Demi Lovato)
09. Killing Floor (featuring Brian Johnson)
10. Living For The City” (featuring Tash Neal)
11. Stormy Monday” (featuring Beth Hart)
12. Metal Chestnut

Lineup

Slash: guitar
Johnny Griparic: bass
Teddy Andreadis: keyboards
Michael Jerome: drums
Tash Neal: add vocals/add. guitar