A Day In Venice – A Man Without a Name
Il 12/07/2024, di Gianfranco Monese.
Gruppo: A Day In Venice
Titolo Album: A Man Without a Name
Genere: Alternative Rock
Durata: 31:31 min.
Etichetta: Autoproduzione
Quinta release per il progetto del polistrumentista triestino Andrej Kralj che ci trascina assieme a questo “uomo senza nome” in una camminata eterea per le malinconiche strade di Venezia. Prodotto presso i Sound Sail Recording Studio di Trieste, quanto subito giunge alle nostre orecchie è un suono che, coadiuvato dalle voci di Palomino e Leon, soavi nel raccontare la nostalgia della proposta (tra alternative Rock, dream Rock e dark wave) e perfette per la sua resa, prende spunto da band quali The Cranberries, Smashing Pumpkins (quelli di ‘1979’) e i The Cure si mesti ma dal minutaggio “concentrato”. Quindi, se come da genere ‘Tendencies’ e ‘How Blind’ scorrono piacevolmente ma senza sussulti, ecco che con ‘Feeling The Heat’ si rispolvera, oltre alle band già citate, pure una grezza rabbia delle Hole di Courtney Love, piacevole (e quasi obbligata) per consegnare al fruitore un qualcosa di diverso che faccia rimanere a galla l’interesse per l’album. Strutturalmente, la titletrack è la canzone che più convince: parte piano, con strofe sospinte da voce, basso, archi e batteria: al suo crescendo ci pensano le chitarre, notevoli nell’accrescerne il ritmo e, nuovamente assieme agli archi, a trascinarla verso un finale esplosivo abbandonato a sé stesso, come un risveglio a corto di fiato. E mentre ‘Vibrant Whispers’ ci ricorda in un colpo solo Goldfrapp e Florence And The Machine, i tre minuti scarsi delle “sorelle” ‘Night Owl’ e ‘Narrations Of Loss And Death’ viaggiano tra armoniose voci, nostalgiche distorsioni e mesti sintetizzatori. Tempo di salpare grazie a ‘Sailing To The End Of The Words’, la quale elettronicamente cela una meta che chissà se vedremo, e dove a restare nel cuore è il malinconico ricordo di quanto trascorso in precedenza. Chiude questa terza prova in studio ‘Through The Embers Of Hell’, un pò l’afflitto riassunto di ‘A Man Without a Name’, un lavoro sicuramente abile nel saper unire vari generi in una sola proposta e furbo nel sapersi contenere col minutaggio, senza quindi stancare. Forse i suoni, a scapito soprattutto delle chitarre, non rendono pienamente giustizia alla qualità di quanto contenuto, abbassandone il voto, ma al di là di questo il disco si mantiene sempre a livelli più che sufficienti.
Tracklist
01. Tendencies
02. How Blind
03. Feeling The Heat
04. A Man Without a Name
05. Vibrant Whispers
06. Night Owl
07. Narrations Of Loss And Death
08. Sailing To The End Of The Words
09. Through The Embers Of Hell
Lineup
Andrej Kralj: all instruments
Amanda Palomino: vocals
Mariana Leon: vocals
Marjan Milic: guitar licks on the outros of ‘Tendencies’, ‘How Blind’ and ‘Night Owl’