P.O.D. – Veritas
Il 28/06/2024, di Gianfranco Monese.
Ah, il nu Metal: forse, ad oggi, l’ultima rivoluzione musicale, che a corso finito ha visto molte band scomparire (d’altronde, come affermato ai nostri microfoni dal frontman dei Korn Jonathan Davis nel 2002, il genere era sovrappopolato), altre invecchiare male perchè troppo ancorate a quello stile, incapaci di uscirne (Limp Bizkit), ed altre ancora reinventarsi (Korn, Slipknot, Deftones), regalando oggi una proposta che abbraccia un più generico alternative Metal e relegando il nu Metal ad un periodo ben definito della storia della musica. Ed in tutto questo, dove si inseriscono i Payable On Death, o meglio P.O.D.? Arrivati a noi con il loro quarto full length ‘Satellite’ (uscito nel giorno funesto di venerdì undici settembre 2001) grazie soprattutto ai primi due singoli ‘Alive’ e ‘Youth Of The Nation’, hanno poi costantemente proseguito sino a questo ‘Veritas’, undicesimo lavoro in studio, in una parabola che li ha visti, come molti colleghi, perdersi qua e là nel cercare di capire da che parte avrebbero tirato i venti, passata la “moda” del genere. Va innanzitutto ammesso che ‘Veritas’ prosegue sulle convincenti linee dei precedenti ‘The Awakening’ (2015) e ‘Circles’ (2018), arrivando sei anni dopo quest’ultima release: astutamente, mi vien da aggiungere, perchè nella dilatazione delle tempistiche Sandoval e soci hanno potuto riunire il miglior materiale possibile, materiale che si presta ad essere diretto e conciso, pieno di buoni spunti sia rabbiosi (l’opener ‘Drop’, ‘Dead Right’) che cadenzati (‘I Got That’, ‘Lay Me Down’). C’è tutto quello che non si vedeva l’ora di ascoltare vent’anni fa: un nu Metal avvincente, convinto e piacione, condito da un Hip Pop contagioso e calzante (‘Breaking’, ‘We Are One (Our Struggle)’), da melodia (‘Afraid To Die’) e break che arrivano al momento giusto, senza mai sfigurare. Pure le ospitate sono state pensate per arricchire la setlist, risultando il vero elemento aggiunto e dando ciascuna la propria parte in pezzi che, pur rientrando in una proposta che ormai si conosce a memoria, hanno ognuno la propria particolarità. In conclusione, si può criticare al terzetto il fatto di aver consegnato un prodotto per nostalgici del genere, o furbamente di aver atteso il momento giusto per tornare alla ribalta ora, dove più che mai sembrerebbe esserci un ritorno a queste sonorità, ma è anche vero che i P.O.D., nell’arco della loro carriera, non si sono fermati, e non è certo colpa di nessuno se oggi sono più in palla che mai, tant’è vero che se ‘Veritas’ fosse uscito vent’anni fa, si griderebbe ancora al capolavoro.
Tracklist
01. Drop (feat. Randy Blythe)
02. I Got That
03. Afraid To Die (feat. Tatiana Shmayluk)
04. Dead Right
05. Breaking
06. Lay Me Down (Roo’s Song)
07. I Won’t Bow Down
08. This Is My Life (feat. Cove Rever)
09. Lies We Tell Ourselves
10. We Are One (Our Struggle)
11. Feeling Strange
Lineup
Sonny Sandoval: vocals
Marcos Curiel: guitars
Mark “Traa” Daniels: bass