The Troops of Doom – A Mass To The Grotesque

Il 25/06/2024, di .

Gruppo: The Troops Of Doom

Titolo Album: A Mass To The Grotesque

Genere: ,

Durata: 49:22 min.

Etichetta: Alma Mater Records

62

Jairo T., uno di quei nomi che gli appassionati di “scrittura delle formazioni” sui retrocopertina delle cassette registrate conoscono a menadito. Nomi a cui per lungo tempo è stato impossibile associare un volto, come nel caso di Wagner “Antichrist” Lamounier – tanto per restare in tema – o di Doug Sampson, Ron McGovney e di tutta una serie di membri originali o che semplicemente hanno militato in una determinata formazione prima che quest’ultima abbia fatto il proverbiale “botto”. Ecco, nel caso del nostro Jairo molti sanno che era il chitarrista dei seminali ‘Morbid Visions’ e ‘Bestial Devastation’ dei Sepultura, e abbiamo imparato nel tempo a completare la “T” che stava per “Tormentor” – non molti magari ricordano che anche Max Cavalera aveva un nickname, “Possessed”.
I più attenti poi ricorderanno l’apparizione sulle scene del progetto The Mist, con un approccio un po’ più figlio del tempo (erano gli anni ’90, ma le radici del Male carioca erano ancora ben riconoscibili), mentre è un fatto acclarato la creazione del nuovo gruppo a nome The Troops of Doom (monicker dalle ovvie origini) oltre al contributo offerto dal debut ‘Antichrist Reborn’, che seguiva un paio di EP realizzati a partire dal 2020.
Ecco, banalmente quello che probabilmente manca al presente ‘A Mass To The Grotesque’ è proprio l’effetto sorpresa di cui invece avevano potuto disporre le precedenti release: la band si è fatta le ossa in una serie di tour sudamericani assieme ai pesi massimi del death mondiale (Cavalera compresi), ha assunto il mitico Dan Seagrave per l’artwork di copertina e ha nel frattempo “ripulito” il suono dal gusto retrò che magari a non tutti piace, ma stavolta fatica a centrare appieno l’obiettivo di rappresentare un baluardo del genere nel continente di riferimento.
Il problema è che il disco appare lungo, nonostante i pezzi inclusi siano solo dieci più un’introduzione e nonostante la durata media abbia pochi picchi che vadano pericolosamente oltre i tre o quattro minuti di ordinanza. L’approccio è quello della devastazione a testa bassa senza compromessi, ma anziché porsi come baluardo dell’old school in questi Anni Venti del 2000 la tracklist ha l’effetto di appiattire il lavoro a guisa di gruppi come i conterranei Headhunter DC (chi se li ricorda?), e a poco valgono le aperture in stile primi Slayer del riff di ‘The Impostor King’ o la citazione più o meno velata delle atmosfere alla King Diamond (ascoltare prima ‘Dawn of Mephisto’ e poi ‘Father Picard’ dal capolavoro ‘The Eye’ per credere!). Per non parlare di ‘Psalm 7:8 – God of Bizarre’, che lascia ben sperare con la sua lunga apertura di atmosfera, salvo dispernerne il potenziale appena la band attacca a pieni cilindri.
Certo, qualcosa da salvare c’è e giustifica una valutazione comunque sufficiente, a partire dall’affiorare delle pristine influenze mitteleuropee sul riffing di ‘Terror Inheritance’ e ‘The Grotesque’, sotto l’egida dei Kreator e dei primi Coroner che fa capolino e stavolta si mescola bene con lo stile vocale di Alex Kafer, a metà tra il padre putativo Max Cavalera e il sempre osannato Tom G. Warrior, con le dovute differenze di efficacia. nonostante le vocals. La verità però è che è la conclusiva ‘Venomous Creed’ a salvare la situazione e a indicare la via maestra da seguire auspicabilmente per il futuro da parte dei Troops of Doom: sia tratta (ancora una volta banalmente) di perseguire l’alternanza tra momenti di furia iconoclasta e momenti oppressivi che fanno tra l’altro onore all’altra accezione del monicker. Non mi resta che parafrasare i politologi di casa nostra e dire convintamente “Jairo T. riparta da Venomous Creed”!

Tracklist

01. Solve Et Coagula (Introduction)
02. Chapels Of The Unholy
03. Dawn of Mephisto
04. Denied Divinity
05. The Impostor King
06. Faithless Requiem
07. Psalm 7:8 – God of Bizarre
08. Terror Inheritance
09. The Grotesque
10. Blood Upon The Throne
11. Venomous Creed

Lineup

Alex Kafer: vocals, bass
Jairo “Tormentor” Guedz: guitar
Marcelo Vasco: guitar
Alexandre Oliveira: drums