Olzon – Rapture
Il 19/06/2024, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Olzon
Titolo Album: Rapture
Genere: Symphonic Metal
Durata: 52 min.
Etichetta: Frontiers
Distributore: Frontiers
Tra gli stakanovisti del metal oramai possiamo a ragion veduta considerare anche la infaticabile Anette Olzon… Da quando infatti – dopo il suo chiacchierato split con i Nightwish – Anette si è per così dire “accasata” con la label Frontiers, la cantante svedese sembra non aver più poggiato penna e microfono un solo anno. Prima coautrice nel progetto The Dark Element con Liimatainen, poi compagna di Russel Allen nell’omonimo progetto Allen/Olzon ed infine padrona della scena con un paio di lavori solista; sono oramai ben sei i lavori in studio che la partecipante attiva; sia come cantante che come compositrice. Lavori però, diciamolo subito, dotati di una personalità ben definita, e che quindi tendono a essere, diciamolo pure, alle volte un po’… scontati, se non addirittura ripetitivi.
Power (di stampo melodico), metal sinfonico e qualche sfumatura un po’ (poco) più oscura sono gli ingredienti chiave di fatto usati in tutti questi progetti; progetti che vengono tra l’altro pubblicati con copertine davvero simili, non tanto nel tema quanto nella realizzazione. Caratterizzate da colori tra il notturno e il blu, colori spesso contrastati da violenti colpi di rosso o arancione; queste copertine sembrano essere diventate un po’ anche loro un trademark della Olzon, sancendo appunto una continuità artistica che se da un lato può anche essere dovuta dall’altro, come detto prima, rischia un po’ di stancare. Rischio che, lo diciamo subito, su questo ‘Rapture’ si è corso forse un po’ troppe volte. Infatti – sebbene il disco presenti un taglio leggermente più affilato dei suoi predecessori e risulti influenzato da input più robusti quali il death melodico – ciò che ascoltiamo qui è esattamente quanto che ci aspettavamo da lei, e anche dal suo attuale co-autore, il quasi onnipresente (almeno in campo Frontiers) Magnus Karlsson. Due nomi che sono sicuramente garanzia di un lavoro di qualità; ma che appunto non fanno pensare come prima cosa a innovazione o effetto sorpresa.
Musicalmente infatti ‘Rapture’ è anche un bel prodotto. Ha un po’ di pezzi grintosi e dalle melodie decisamente riuscite, come l’opener ‘Heed the Call’ o ‘Greedy World’. Qualche brano qua e la osa un po’ di più e sconfina addirittura nel death melodico, grazie soprattutto al growl dell’ospite Johan Husgafvel che bene interpreta brani come ‘Day Of Wrath’ e ‘Take A Stand’ tra i più duri del lotto. Il reparto bombastico e cinematico è poi decisamente in primo piano… anche se già presente in passato, questo aspetto su ‘Rapture’ è maggiormente sviluppato che in precedenza; tanto più che i brani che abbiamo preferito sono proprio quelli più sottolineati da una vena più drammatica e sinfonica, come la suadente ‘Hear My Song’ o la solenne ‘Requiem’. Ma cosa rimane delle altre canzoni del disco? Senza starci a girare troppo intorno, ricadono tutte nelle tre descrizioni fornite prima: canzone potente e melodica, brano più duro con alternanza growl/voce femminile e pezzo sinfonico con una maggior grandeur. Solo che rispetto a quelli citati, sono meno belli.
È qui che casca un po’ l’asino, volendo metterla in termini semplicistici. ‘Rapture’ è un prodotto fatto da dei professionisti che si mettono la divisa aziendale, vanno in ufficio, si mettono alla scrivania e fanno il lavoro al meglio delle proprie possibilità. Il lavoro certo viene bene, senza errori, e la pagnotta a casa arriva. Ma questo è rock, metal, e quindi ci immaginiamo qualcosa di diverso dell’impiegato che produce dell’ottima musica da incidere. Forse, almeno su quest’album, se la Olzon e Karlsson si fossero tolti la divisa da ufficio per indossare il jeans strappato, il corsetto nero e i pantaloni in pelle avremmo ascoltato un disco forse meno perfetto ma con una scintilla creativa maggiore. Così… è piacevole ascoltato. Ma i dischi che aspettiamo poi alla fine sono altri.
Tracklist
01. Heed The Call
02. Rapture
03. Day Of Wrath
04. Requiem
05. Arise
06. Take A Stand
07. Cast Evil Out
08. Greedy World
09. Hear My Song
10. Head Up High
11. We Search For Peace
Lineup
Anette Olzon: Vocals
Magnus Karlsson: Guitar Bass Keyboards
Anders Köllerfors: Drums
Johan Husgafvel: Growl