Seth – La France des Maudits

Il 04/06/2024, di .

Gruppo: Seth

Titolo Album: La France des Maudits

Genere:

Durata: 46:22 min.

Etichetta: Season of Mist

85

In genere mi è facile quando devi descrivere un disco bruttino, piatto, noioso, magari soltanto derivativo. All’opposto i dischi belli ti lasciano senza parole. Come già era accaduto per l’ allora top album ‘Le Morsure di Christ’ del 2019 i Seth bissano il risultato con ‘La France des Maudits’, sempre per Season of Mist. Stessa line up, stesso sapore di cenere sulla lingua, come se avessi attraversato una serra in fiamme. Già dalla cavalcata di spettri dell’opener ‘Paris des Malefices’ spicca l’ intento di riprendere il discorso intrapreso dal disco precedente, vale a dire l’idea di black denso di dramma, rabbia, atmosfera mortifera. Sebbene le radici siano sempre nel background nordeuropeo la band di Bordeaux trasuda una passione aliena all’ approccio gelido degli scandinavi. ‘Et que vive le Diable!’ e ‘La destruction des reliques’ sono pezzi che sanguinano come avessero vita loro. ‘Dans le coeur un poignard’ rallenta i battiti. Nelle prime strofe la voce ce di Saint Vincent, subentrato dietro al microfono in sostituzione di Black Messiah, ricordano i rantoli cerimoniali di Attila Csihar. Dopo la pausa acustica di ‘Marianne’ il disco decolla in crescendo verso il gran finale col trittico ‘Ivre du sang des saints’, ‘Insurrection’ e ‘Le vin du condamne’, che è come attraversare sezioni tridimensionali de Il Giardino delle Delizie di Bosch. In conclusione il pregio dei Seth è quello di raggiungere vette epiche di teatralità senza sconfinare in  barocchismi, ma contando sul nudo lavoro delle chitarre di Heimoth e Drakhian, sostenute da una sezione ritmica in grado di sostenere le cariche belliche così come di scandire i passaggi più solenni. Tastiere ridotte all’essenziale, prive delle sperimentazioni industriali di ‘Era decay’. Produzione pulita il giusto. Con l’ingresso del vocalist S.Vincent i testi sono tornati ad essere in francese come nel debutto targato 1998. Dopotutto, quasi trent’anni di militanza nel black, danno i loro frutti maledetti come dimostrato da questo ‘La France des Maudits’.

Tracklist

1. Paris des Maléfices (5:09)
2. Et Que Vive le Diable ! (5:35)
3. La Destruction des Reliques (5:51)
4. Dans le Cœur un Poignard (5:30)
5. Marianne (2:59)
6. Ivre du Sang des Saints (5:37)
7. Insurrection (7:33)
8. Le Vin du Condamné (8:06)
9. Initials B.B. (Bonus Track) (3:49)

Lineup

Heimoth – Keyboards, Guitars

Alsvid – Drums

EsX – Bass

Saint Vincent – Vocals (Black Lodge)

Pierre Le Pape – Keyboards

Drakhian – Guitars